8 giugno 2011

Primato ‘green’ per Trentino, Basilicata e Friuli Venezia Giulia


A dirlo è l’Indice di Green Economy 2011

Le analisi di Fondazione Impresa rilevano le migliori performance “verdi” al Nord, ma il Sud va meglio su turismo ed agricoltura

(Rinnovabili.it) – Trentino Alto Adige, Basilicata e Friuli Venezia Giulia sembrano essere le regioni più “green” d’Italia – è quanto emerge dall’Indice di Green Economy 2011 (IGE) di Fondazione Impresa, che recentemente ha aggiornato ed ampliato i settori coinvolti nell’economia verde.
Energia, agricoltura biologica, imprese e prodotti, trasporti, edilizia, rifiuti e turismo sostenibile – da questi comparti l’IGE ha potuto comporre la fotografia dell’Italia verde e stilare una classifica delle regioni italiane più orientate alle opportunità di business offerte dalla Green Economy.

In particolare, l’analisi di Fondazione e Impresa rileva che quasi tutte le regioni settentrionali hanno registrato le performance migliori nei settori dei rifiuti e dell’edilizia. I dati sulla raccolta differenziata ad esempio dimostrano che Trentino Alto Adige, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia differenziano rispettivamente il 56,8%, 52,9%, 48,5%, 46,2%, 42,7%, 42,6% dei rifiuti totali, contro una media italiana di circa 30 punti percentuali.
Stessa cosa per quanto riguarda i dati raccolti sulle detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici: Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, hanno inviato l’11,2%, il 9,9% e il 7,4% delle documentazioni ogni 1.000 abitanti, contro una media italiana del 4%.

Il Trentino invece, sembra conquistare il primo posto insieme a Campania e Lazio, (dati IGE alla mano), con un netto bilancio positivo sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, carbon intensity ed efficienza energetica.
Inoltre, per quanto riguarda il dato relativo esclusivamente alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige superano i 90 punti percentuali, contro una media italiana di 23,7%.

Non mancano comunque le eccellenze di alcuni business specifici, come ad esempio l’agricoltura biologica e il turismo sostenibile: in questo campo le statistiche dell’IGE dimostrano che le regioni meridionali come Basilicata, Sicilia, Calabria, Sardegna, Marche, Umbria, Puglia risultano essere ai primi posti della classifica.
Secondo alcuni ricercatori di Fondazione e Impresa, i dati dimostrano che – “la Green Economy va considerata come una vocazione dell’intero Paese e non prerogativa assoluta di una specifica area geografica.
“Tuttavia – continuano – alcune differenze tra aera e area ci sono. Nord e Sud sembrano esprimere due modi diversi di concepire la Green Economy: un primo approccio centrato sulla sensibilità ambientale espressa dai singoli individui e un secondo approccio invece maggiormente orientato alle opportunità di business offerte dalla cosiddetta rivoluzione verde, quali risorse da spendere in una strategia di sviluppo economico diversa da quella tradizionale”.

Per maggiori informazioni sugli argomenti trattati in questo articolo

da: http://www.bioecogeo.com

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