29 giugno 2011

Manovra Finanziaria 2011 – FAQ


Fonte: Mente Critica

Il provvedimento relativo alla cosiddetta “finanziaria” è in fase di discussione. Obiettivo di questa manovra sarà il raggiungimento del punto di pareggio di bilancio.
Ieri sulle principali testate nazionali è stata pubblicata una bozza che fornisce un’idea di quali siano le risorse che l’attuale governo metterà in atto per ottenere il suo obiettivo. Vediamole un po’ più nel dettaglio e cerchiamo di capire assieme il contesto.


Cosa s’intende per manovra?

Una manovra è un insieme decisioni riguardanti tasse/imposte/accise e inerenti la distribuzione delle risorse economiche da esse generate in un arco di tempo di medio/lungo periodo.
In sintesi, una “manovra finanziaria” può introdurre nuove tasse, eliminarne altre e stabilire budget di spesa ma, essendo un provvedimento legislativo a tutti gli effetti, può contenere anche altre voci non connesse a tasse e spese.

Quali sono gli obiettivi di questa manovra?

Sintetizzando e generalizzando, i provvedimenti previsti dalla manovra dovrebbero consentire all’Italia di non chiudere i propri bilanci in perdita, raggiungendo così il punto di pareggio.

Che cos’è il punto di pareggio di bilancio?

Il BEP (Break Even Point), o punto di pareggio, è il “momento” di bilancio in cui spese e ricavi si compensano, senza generare un utile o una perdita.

Perché si deve raggiungere il punto di pareggio?

E’ necessario raggiungere il BEP per rispettare i parametri UE di stabilità economica e non incorrere in sanzioni, nonché per garantire la “solvibilità dello Stato”.

Raggiungere il punto di pareggio è condizione sufficiente a garantire la stabilità economica della nazione?

No.
Raggiungere il punto di pareggio significa poter pagare tutti i conti più gli interessi sul debito pubblico emesso (BOT, BTP etc.).
In questa condizione bisogna ricordare che il debito pubblico rimane invariato, ovvero non si generano risorse per abbassarlo; di fatto, per rispettare pienamente i parametri UE relativi all’indebitamento, l’Italia deve andare a ridurre il debito attuale.
Va ricordato che, oltre al debito pubblico, lo Stato deve sanare un altro “buco”, questa volta nei confronti dei propri cittadini: quello relativo all’INPS, che non possiede più i fondi versati dai singoli contribuenti per la propria pensione e che sta pagando le attuali pensioni con i fondi versati dai lavoratori in fase di contribuzione, quindi senza cumulare il capitale necessario per essi.

Nella bozza attuale vengono introdotte nuove voci di prelievo fiscale a carico dei contribuenti?

In senso strettamente letterale, no.
Ad eccezione di un aumento delle tariffe sui treni del servizio pubblico per i passeggeri a media e lunga percorrenza, la nuova manovra è concentrata più che altro sulla spesa pubblica, prevede tagli alla stessa e una serie di provvedimenti volti a generare efficienza in alcune strutture statali – e di conseguenza, risparmio.
Viene però ritoccato il sistema pensionistico e vengono bloccati gli adeguamenti retributivi per i dipendenti della Pubblica Amministrazione.

Quali efficienze sono previste nella nuova manovra?

L’introduzione di un sistema di acquisti pubblici online, volto a generare competizione tra i fornitori dei vari enti pubblici; la privatizzazione della Croce Rossa Italiana, che passerà da regime pubblico a regime privato pur mantenendo lo status di associazione non profit; un pacchetto di modifiche nella gestione di Sanità e Scuola; il blocco delle nuove assunzioni per la la riforma dell’Anas attraverso la creazione di due differenti società; la riforma dei processi civili.

Quali nuove spese prevede lo Stato nella manovra?

930 milioni vengono assegnati a titolo d’incremento del fondo infrastrutture per il 2012 (1 miliardo di € all’anno sarà invece la nuova dotazione per il quadriennio 2013/16).
Sono inoltre passati sotto silenzio i 736,4 milioni di € complessivi per il rifinanziamento delle missioni militari all’estero fino al 31/12/2011 (art. 1 comma 240 l. 27/12/2006 n. 296 e art. 24 commi 74/75 d.l. 01/07/2009 n. 78). Molte delle testate nazionali non li citano nemmeno.

Quali ritocchi vengono fatti al sistema pensionistico?

Ve ne sono di tre tipi.
Il blocco degli adeguamenti (rivalutazione automatica) per le fasce 3/4/5 volte superiori al minimo: le fasce 3 e 4 percepiranno il 45% dell’adeguamento previsto, la fascia 5 non avrà alcun adeguamento.
La riduzione della quota di “reversibile” a favore del coniuge sopravvissuto, che diminuisce del 10% e oltre in determinati casi.
L’aumento dell’età pensionabile per le donne: a 61 anni dal 01/01/2012, a 62 dal 01/01/2014, a 63 dal 01/01/2016, a 64 dal 01/01/2018, a 65 anni dal 01/01/2020.
Da ultimo, il governo ha deciso d’ufficio che tutti i contenziosi aperti nei confronti dell’Inps per importi inferiori ai 500 € vengano estinti.

Cosa viene previsto in materia di Sanità?

Vi sono norme riguardanti le assunzioni, altre che concernono la gestione degli acquisti di medicinali e macchinari; quasi tutte si traducono in tagli della spesa e blocchi delle assunzioni.
Quella che tocca più da vicino le tasche dei cittadini riguarda l’introduzione di due ticket: 10 € sulla ricetta per prestazioni specialistiche ambulatoriali e 25 € per le prestazioni di pronto soccorso classificate con codice bianco.

E la Scuola? Come viene riformata?

Anche qui tagli. Le disposizioni principali riguardano la creazione di istituti comprensivi che raggruppino i primi 3 gradi d’istruzione (infanzia, primaria e secondaria di 1° grado), aventi un numero minimo di 1000 alunni fatti salvi casi particolari. V’è poi il blocco degli organici e si regolamenta in maniera differente l’insegnamento di sostegno.

La manovra finanziaria comprende tutte le disposizioni fiscali di questo periodo?

No.
Vi sono disposizioni già approvate che trovano attuazione proprio in questi giorni.
Ad esempio l’aumento dal 28/06/2011 delle accise sui carburanti (benzina e gasolio) di 4 €cent per litro, a finanziamento dei fondi legati all’emergenza immigrazione. Dal 01/07/2011 entreranno in vigore ulteriori accise per 1,9 €cent per litro, previste dal decreto sul fondo unico per lo spettacolo.
Il totale delle accise salirà quindi a 61,32 €cent per litro sulla benzina e a 47,22 €cent sul gasolio. Più Iva 20%.

Bozza Manovra Economica in formato PDF.

1 commento:

  1. Anonimo13:42

    Solo l'accisa sui carburanti per l'emergenza immigrazione è una tristezza assurda. Una manovra del genere era capace anche un ragazzo di 5° elementare di farla...probabilmente lo è anche il quoziente intellettivo dei nostri parlamentari.

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