Editoriale1: Nelson Mandela è morto il 5 dicembre 2013 nella sua casa di
Johannesburg
A darne per primo l'annuncio è stato il presidente del
Sudafrica, Jacob Zuma, in diretta televisiva. Mandela è stato il primo
presidente eletto dopo la fine
dell'apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993. Fu a lungo
uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella
caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni
dell'attivismo anti-segregazionista. Venne eletto presidente nel 1994, nelle
prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999.
Mandela è il cognome assunto dal nonno. Il nome "Rolihlahla"
("colui che provoca guai") gli fu attribuito alla nascita;
"Nelson" gli fu assegnato alle scuole elementari. Il nomignolo Madiba
è il suo nome all'interno del clan di appartenenza, dell'etnia Xhosa. Nel 1941,
all'età di 22 anni fu messo di fronte all'obbligo di doversi sposare con una
ragazza scelta dal capo Thembu Dalindyebo. Questa imposizione di matrimonio
combinato la rifiutò e scappò a Johannesburg dove da giovane studente di legge
fu coinvolto nell'opposizione al regime sudafricano, che negava i diritti
politici, sociali, civili alla maggioranza nera sudafricana, unendosi
all'African National Congress (ANC). Nel 1962 fu arrestato dalla polizia
sudafricana. Per tutti i successivi 26 anni in carcere, Mandela fu sempre più
coinvolto nell'opposizione all'apartheid, e lo slogan "Mandela
Libero" divenne l'urlo di tutte le campagne anti-apartheid del Mondo.
Divenuto libero cittadino fu eletto presidente nel maggio 1994 avviando la
transizione dal vecchio regime basato sull'apartheid alla democrazia,
guadagnandosi il rispetto mondiale per il suo sostegno alla riconciliazione
nazionale e internazionale. Dopo aver abbandonato la carica di presidente nel
1999, Mandela ha proseguito il suo impegno e la sua azione di sostegno alle
organizzazioni per i diritti sociali, civili e umani. Il 27 giugno 2008 a
Londra, in Hyde Park, si è svolto un grande concerto per ricordare i suoi
novant'anni, il suo impegno nella lotta contro il razzismo e il suo contributo
alla lotta contro l'AIDS. A sorpresa Nelson Mandela ha voluto essere presente
al concerto, accolto da una straordinaria ovazione di circa 500.000 persone. Ai
lati del palco campeggiava il numero 46664, il numero che era scritto sulla sua
giubba durante la permanenza in carcere. Grandi manifestazioni si sono ripetute
nei suoi successivi anniversari. Il 15 dicembre si svolgerà il suo funerale.
Editoriale2: Eccezionale
intervento dei deputati M5S a Bruxelles: applausi in tutta Europa.
Come ogni anno, sponsorizzato dalla Unione Europea e dal
Parlamento Europeo di Strasburgo, si è aperta la sessione del "European
Youth Forum", una importante manifestazione gestita dai più giovani
parlamentari d'Europa, in cui i grossi papaveri di Bruxelles, una volta tanto,
partecipano come ascoltatori e osservatori.. il tema di questa edizione 2013 è:
" Giovani parlamentari europei raccolgono le forze per trovare una
soluzione immediata al problema della disoccupazione giovanile” ). Va da sé che
si tratta del tema decisivo per i 450 milioni di europei. Nessuna notizia è
stata data, che io sappia, dai notiziari televisivi. Nessuna notizia è stata
data sui quotidiani nè sui siti on line. Ad ogni modo non si è dato rilievo a
questo avvenimento. Il motivo c'è.
Enorme è stata la sorpresa, per tutta la stampa estera europea
presente al convegno, nell'ascoltare il discorso di questo giovanissimo
sconosciuto, Claudio Cominardi, eletto deputato nelle fila del M5S nella
circoscrizione di Brescia. Un discorso considerato da tutti il più commovente
e, ciò che più conta, quello
culturalmente più evoluto e il discorso più europeista mai ascoltato in tempi
recenti a Bruxelles. La BBC ha aperto il
suo telegiornale riferendo che " i giovani parlano del loro futuro in
Europa: un deputato italiano offre uno strumento rinfrescante lanciando un
nuovo modello d'Europa"). Credo che
nessuno vi informerà mai sull'accaduto, lo faccio su questo blog per onor di
cronaca. (dal blog di Sergio Di Cori Modigliani ) leggi
Perché serve una rivoluzione anche se avremmo tanto di meglio da fare
Con il porcellum
PD, SEL e i frammenti socialisti ed ex dipietristi incassavano alla
Camera ben 130 deputati in più regalati
dal porcellum ( per lo più rubati al M5S), quindi afferrato il malloppo la
coalizione si scioglieva per far nascere
il suo contrario ( le larghe intese con il PDL ). Consenzienti gli amici
Berlusconi e Alfano che in fin dei conti
al Senato, su base regionale, si portavano a casa anche loro la loro quota del
malloppo di circa 25 senatori in più. Anche questi sottratti prevalentemente ai
5Stelle che complessivamente hanno avuto 90 eletti in meno in proporzione ai
voti ottenuti. Si tratta praticamente di
una "truffa elettorale" (che fa comprendere le vere ragioni
dell’amore per il porcellum accuratamente messe in ombra dai media nei quali si
chiacchiera di liste bloccate e preferenze) tanto che perfino la Corte
Costituzionale non ha potuto far finta di non vedere con qualche ritardo (una
decina di anni). La Corte ha sentenziato in questi giorni che il porcellum è
incostituzionale e che il Parlamento deve modificare la legge elettorale.
Grande soddisfazione e titoloni sui media ma anche qui siamo alla finzione più totale. Si tenterà di fare il
golpe del doppio turno, un superporcellum su 500 collegi uninominali. Molti
italiani odiano il porcellum ma non hanno la minima idea del perché e su cosa
lo dovrebbe sostituire. Dieci anni di fandonie dei media su stabilità e
necessità di premi e maggioritari hanno letteralmente rincitrullito quasi
tutti. Le preferenze non centrano nulla. La Corte è stata costretta ad intervenire dopo
l’ennesimo ricorso di gruppi di cittadini (gli ultimi di prevalente
collocazione a sinistra) che ponevano una sacrosanta questione di
“proporzionalità “ fra i consensi ottenuti da un partito od una coalizione ( inventata allo scopo) ed i seggi guadagnati.
La corte ha dovuto riconoscere la incostituzionalità del premio, cioè di fatto
ha riconosciuto che i Parlamenti eletti nel 2006, 2008 e 2013 sono il
frutto di un accordo incostituzionale
fra i due principali partiti a discapito della espressione di voto degli elettori. ( di Massimo Marino) leggi
Legge elettorale, ecco i 148 deputati “bocciati” dalla Corte Costituzionale
Senza il defunto Porcellum e
il mostruoso premio di maggioranza, marchiato “incostituzionale” dai giudici,
in 148 deputati (126 del PD, 13 di SEL, 7 del CD, 2 SVP) non sarebbero entrati
a Montecitorio: con uno scarto
decimale sul centrodestra, il Partito
Democratico ottenne il 55% dei seggi su 630. Il Quirinale e la Consulta,
proprio ieri con il presidente Silvestri, ribadiscono all’unisono: il
Parlamento è legittimo. La
Giunta per le Elezioni di Montecitorio
non ha ancora convalidato i 148 eletti contestati (leggi l’articolo) e gran parte dei 630. Pura forma. Ma
come precisa il presidente Giuseppe
D’Ambrosio, il Parlamento resta com’è, anche se i 148 “sono precari al
pari dei cittadini”. Nel gruppo ci sono l’economista di Renzi, Gutgeld e il
fondatore di Centro Democratico, Bruno
Tabacci. Proprio il CD permise al PD di conquistare il premio. Nome per
nome, divisi per circoscrizioni, ecco chi sono:(Carlo Tecce su ilfattoquotidiano.it ) leggi
Genova: OLTRE - V3DAY:
Helena Norberg-Hodge e l'economia della felicità
Il
problema centrale è stato che i nostri governi, dai partiti di sinistra a
quelli di destra, hanno deregolamentato le corporazioni e le banche
internazionali, sovra regolamentando invece le economie locali e nazionali.
Questo è stato fatto nel nome del libero scambio e del mercato libero. In
realtà questo mercato è formato da enormi monopoli interconnessi, e il grande
problema di queste strutture non è legato a una questione di chi è buono e chi
è cattivo, ma ha a che fare con la loro scala. Questa struttura interconnessa
di trilioni di dollari deregolamentati, flottanti e speculativi, collegata a
corporazioni mobili, ha creato una forza, una pressione, che sta premendo su
praticamente ogni governo. E praticamente ogni governo sta rispondendo ai
bisogni di banche e corporazioni globali, invece che ai bisogni dei loro
cittadini, o a quelli della madre terra. ( da M5Snews ) leggi
Genova: OLTRE - V3DAY: Paul Connett e rifiuti zero
Paul Connett è un professore americano
di chimica della Standford University, il fondatore della strategia rifiuti
zero, strategia messa dentro il programma del MoVimento 5 Stelle. Per quanto riguarda la
responsabilità della comunità si tratta di ridurre rifiuti, riutilizzare e
riciclare i rifiuti e fare compost. Per quanto riguarda la responsabilità che
si deve assumere l’industria abbiamo bisogno della riprogettazione, devono dire
che se dei prodotti noi non li possiamo riutilizzare, riciclare, farne compost,
l’industria deve pensare a riprogettarli, non li deve più produrre, ma
riprogettare. Noi per il ventunesimo secolo abbiamo bisogno di un migliore
design, di una migliore progettazione industriale. leggi
Dario Fo contro la
delocalizzazione: “Così ci sfracelliamo al suolo, serve una legge”
Il premio Nobel interviene in favore dei 300 lavoratori delle cartiere
Burgo di Mantova, che rischiano di essere "buttati per strada senza
pietà". Ma
come, abbiamo lottato tutta la vita perché ai lavoratori del nostro paese
fossero garantiti i diritti fondamentali, e adesso mandiamo le nostre imprese
in nazioni dove questi diritti nemmeno esistono? Facciamo un po’ di nomi. Fra
coloro che hanno delocalizzato all’estero troviamo per esempio la Geox
(stabilimenti in Brasile, Cina e Vietnam), la Benetton (che è andata a produrre
in Croazia) e la Bialetti (che apre fabbriche in Cina, mentre i lavoratori di
Omegna vengono mandati a casa). Ma la regina delle delocalizzatrici è
senz’altro la nostra Fiat, che ha scelto di produrre le macchine italiane in
Serbia, Polonia, Russia, facendo perdere all’Italia negli ultimi dieci anni ben
20.000 posti di lavoro. Per quanto ancora vogliamo sopportare questa situazione
al limite dello schiavismo? ( da ilfattoquotidiano.it ) leggi
Batteri resistenti
agli antibiotici: un allarme globale
Guardata
con l’occhio del naturalista, la resistenza agli antibiotici nei batteri è un
interessantissimo esempio di evoluzione darwiniana, che avviene in
tempo reale e sotto gli occhi di tutti: l’antibiotico è un agente di selezione
e favorisce la diffusione delle varianti resistenti che si formano
spontaneamente per mutazione o per trasferimento di materiale genetico
tra ceppi batterici diversi. Dal punto di vista della sanità pubblica è invece
una minaccia molto grave: il batterio che presenta resistenza multipla
agli antibiotici potrebbe scatenare epidemie di dimensioni oggi
dimenticate, come le pesti del medio evo. Lo sviluppo di nuovi antibiotici è
invece un investimento poco remunerativo per l’industria farmaceutica:
ha costi elevati e, proprio a causa dell’insorgere di precoci fenomeni di
resistenza, ritorni economici di breve durata. Per questo l’industria non è
particolarmente interessata ad investire in questo campo. In alcuni casi questi
fenomeni di resistenza agli antibiotici sono particolarmente preoccupanti: ad
esempio gli antibiotici della famiglia dei carbapenemi sono l’ultima linea di
difesa nei confronti di molti batteri Gram negativi e tra il 10 e il 25% degli
isolati di alcuni di essi, quali la Klebsiella pneumoniae, risultano resistenti
a questo antibiotico: in pratica l’infezione risulta pressoché intrattabile. (
Andrea Bellelli su ilfattoquotidiano.it ) leggi
All'interno delle varie formazioni della sinistra italiana si registrano
posizioni molto diversificate sull'Europa: dall'invocazione degli Stati Uniti
d'Europa ai propositi di ripudio dei trattati vigenti. Ma senza affrontare il
nodo della moneta unica nessuna strategia potrà mai essere davvero efficace: e
questo sembra averlo capito solo il Movimento5S. Questo articolo
intende analizzare e criticare le proposte di programma delle due principali
formazioni italiane di sinistra, Sinistra Ecologia e Libertà e Rifondazione
Comunista, sull'euro e sull'Unione Europea che, a mio parere, sono, almeno
finora, deludenti, erronee e ideologiche. Non superano un onesto esame di
economia politica, o più semplicemente l'esame della realtà. In confronto la
proposta del Movimento Cinque Stelle di Grillo, quella di indire un referendum
per sensibilizzare i cittadini sui vincoli europei, appare sensata e attraente.
L'erroneità e l'inconcludenza, ribadisco: a mio modesto parere, dei progetti di
SEL e di RC sono tanto più gravi considerando che quasi tutta la politica
economica e di bilancio pubblico italiana viene decisa a Bruxelles dalla UE, a
Francoforte dalla BCE, e a Berlino dal governo di Angela Merkel; e che le
politiche della UE stanno colpendo pesantemente i lavoratori a cui la sinistra
cosiddetta alternativa vorrebbe rivolgersi e a cui chiede il consenso
elettorale. La questione europea è quindi il nodo più importante che la
sinistra deve affrontare oggi. ( Enrico Grazzini su MicroMega ) leggi
Sette punti per l'Europa. Il nostro cibo.
A Genova per il V3Day sono stati presentati sette punti del M5S per le
elezioni europee che saranno oggetto di discussione on line il prossimo anno
con gli iscritti. Il sesto punto è il "Finanziamento per attività agricole
e di allevamento finalizzate ai consumi nazionali interni". In sostanza i
prodotti per l'alimentazione nazionali consumati nel nostro territorio dovranno
essere avvantaggiati fiscalmente rispetto agli stessi prodotti provenienti da
Paesi della UE. Se produco un chilo di riso in Lomellina o dieci arance in
Sicilia, quel riso e quelle arance dovranno poter essere consumati in Italia al
posto di riso proveniente dalla Romania o arance del Portogallo. Se venisse
applicato il vero costo del trasporto e della distruzione ambientale per i
prodotti agricoli dall'estero verrebbe favorita sempre la produzione interna. Mandare al macero i prodotti della
terra e distruggere le attività agricole locali è una bestemmia. La Coldiretti,
che ha la mia solidarietà, oggi sta protestando al Brennero per proteggere il
"Made in Italy". Nei primi nove mesi del 2013 hanno chiuso i battenti
32.500 stalle e aziende con 36.000 nuovi disoccupati a causa dell'importazione
di prodotti di ogni genere, spesso con il finto marchio del Made in Italy.( dal
blog di Beppe Grillo ) leggi
La Bielorussia non si ricorda Chernobyl: via libera alla centrale di
Ostrovets
L’opposizione protesta. Irregolarità
nelle procedure nazionali e violazione della Convenzione di Espoo. Il padre padrone
della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha firmato il decreto “Sulla
costruzione della centrale nucleare bielorussa” ma questa volta in quella che è
considerata l’ultima dittatura europea, diverse Ong, comitati e partiti hanno
inviato osservazioni e protestano costruzione della centrale nucleare di
Ostrovets. In una presa di posizione comune inviata al Dipartimento per la
sicurezza nucleare e la radioprotezione (Gosatomnadzor) del Ministero
bielorusso per le situazioni di emergenza, diverse Ong bielorusse chiedono
all’agenzia di revocare la licenza di costruzione rilasciata per il reattore 1
e di annullare la decisione di costruire la centrale nucleare. (Umberto
Mazzantini su greenreport.it ) leggi
Perché i bambini finlandesi dormono
nelle scatole di cartone?
Il governo finlandese da settantacinque anni dona una scatola di cartone
alle donne in attesa di un bambino. La scatola contiene il necessario per il
bambino e può essere utilizzata come letto. Molti dicono che ha contribuito a
far raggiungere alla Finlandia uno dei tassi di mortalità infantile più bassi
del mondo. La scatola di cartone in Finlandia è una tradizione che risale al
1930, è stata progettata per dare a tutti i bambini, non importa il loro ceto
sociale, un uguale inizio nella vita. ( di Pattinando da
virtualblognews.altervista.org ) leggi
VIDEO ARCHIVIO
Johnny Clegg, Asimbonanga.
Composto in lingua zulu e inglese, questo brano della band sudafricana Savuka è
stato scritto per chiedere la liberazione di Mandela. Il titolo significa “Noi
non lo abbiamo visto” e allude alla condizione di prigionia di Mandela.
Successivamente, nel 1999, la band è stata raggiunta sul palco da Madiba per
cantare il pezzo: vedi qui
Tracy Chapman - Talkin 'bout a Revolution, live del
1988 nel concerto per il Nelson Mandela 70th Birthday Tribute concert: vedi qui
U2, Ordinary love.
L’ultimo singolo degli U2, pubblicato il 29 novembre, è stato scritto per la
colonna sonora di Mandela:
long walk to freedom, il film biografico dedicato all’ex presidente
che uscirà in gennaio nelle sale: vedi qui
ECOLETTERA del Gruppo delle Cinque Terre vi segnala ogni 15
giorni interventi, documenti, appuntamenti, rimandando ai siti del gruppo o ad
altri link
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