23 ottobre 2010

Appello nazionale antinucleare per il 6-7 novembre


Antinucleare: 6-7 novembre
"Facciamo muovere il Movimento"

Appello nazionale

L’8 novembre del 1987, ad un anno e mezzo dall’incidente di Chernobyl, di gran lunga il più grave, insieme a Three Mile Island, dei 150 incidenti avvenuti ad oggi in impianti nucleari, quasi 21 milioni di italiani si dichiararono favorevoli a fermare lo sviluppo del nucleare in Italia (5 milioni si dichiararono contrari).
Nei 25 anni successivi la scelta di utilizzare il nucleare come fonte per produrre energia elettrica si è progressivamente arenata nel mondo ed oggi rappresenta con 440 reattori più o meno funzionanti, meno del 16% della produzione elettrica e più o meno il 5% dei consumi energetici totali.
Dal punto di vista tecnologico è una opzione obsoleta, costosa, pericolosa, perseguita da alcuni paesi dell’Asia e Medio Oriente per il possibile utilizzo secondario a fini militari, e da altri in Europa ed USA prevalentemente per le pressioni della fortissima lobby del settore che la sostiene ma non ci investe neppure un dollaro..
Decine di nazioni nel mondo (12 nella sola Europa) non hanno mai scelto questa tecnologia, molte altre ne stanno uscendo con pesanti costi per il decommissioning e la sistemazione, irrisolta, delle scorie.
I pochi reattori della cosiddetta “terza generazione” in costruzione stentano a decollare e quello finlandese, il più noto, sta miseramente arenandosi, con costi, tempi di costruzione, ritardi e difficoltà tecnologiche che continuano ad aumentare.

In Germania il deposito di scorie apprestato ad Asse in Bassa Sassonia due decenni fa per durare centinaia di anni, è stato invaso dall’acqua e verrà svuotato nei prossimi 10 anni con costi incalcolabili, mentre in USA il governo di Obama sta per dichiarare irresolvibile il problema, rinunciando alla costruzione di un sito nel deserto e rimandando la soluzione del problema alle prossime generazioni.

In queste settimanne è stato reso noto che per la prima volta la produzione elettrica da Rinnovabili (eolico, solare fotovoltaico, idroelettrico) ha eguagliato nel mondo quella di origine nucleare e che già oggi i costi del solare fotovoltaico, attorno ai 12,3 centesimi di euro/kwh, stanno superando verso il basso quelli del nucleare.

In questo scenario l’Italia è l’unico paese al mondo il cui Governo si appresta a far decollare un programma nucleare che prevede la costruzione di impianti nucleari per 6400 MW ( 4 centrali da 1600 MW, mai costruite ad oggi nel mondo) che dovrebbe costituire, entro 10 anni circa, meno del 10% dei 70.000 MW elettrici più o meno ritenuti necessari a quell’epoca.

E’ necessario che questo progetto venga fermato; al di là della sua reale fattibilità, affosserebbe le potenzialità delle Rinnovabili ritardandone lo sviluppo e insieme drenerebbe risorse utili al paese per altre scelte più convenienti, meno costose, più urgenti, sia nel settore energetico sia nella disponibilità di risorse per affrontare crisi economica, tagli alla ricerca, scuola, servizi , che si stanno pesantemente abbattendo sul paese.

Per questo invitiamo i movimenti, i comitati, le associazioni, tutti coloro che vogliono un'altra Italia, un diverso tipo di modello economico ed energetico, che sognano un paese migliore e vogliono contribuire a cambiarlo, a mobilitarsi sabato 6 e domenica 7 novembre in ogni paese, in ogni città, in ogni regione, per promuovere iniziative nelle forme possibili e più diverse, per interrompere questo percorso, e iniziare a costruire la nuova Italia.

Alessandra Algostino - Torino Silvia Argano - Albano L.
Lino Balza - Alessandria Eugenio Battistini
Daniele Bertolo Marco Boato - Trento
Renato Bauducco - Torino Bruno Bonino - San Mauro Tor.se
Michele Boato - Mestre Laura Binello
Gabriele Bollini - Bologna Marco Boschini - Colorno (PR)
Luigi Brigo Massimo Casadei - Forlì
Alessandra Capo - Albano L. Aldo Cerutti
Laura Cima - Torino Fabio Corgiolu - Sesto San Giovanni MI
Alessandro Cimbelli - Roma Vincenzo Costantino - Alessandria
Marco Carbonelli - Marino L. Gianfranco de Biase - Pomezia
Giulietto Chiesa - Acqui T. Orazio Di Mauro - Torino
Paolo Cremi Lai - None Michele Dotti - Faenza
Pietro Del Zanna - Poggibonsi Claudio Erani - Forlì
Carla De Benedictis - Albano L. Marco Francone - Torino
Maurizio Di Gregorio - Velletri Gisella Fossat - Pinerolo
Dario Francese - Vercelli Claudio Fabbri
Rosanna Ferraioli - Torino Fusco Lorenzo - Torino
Vanna Fort - Pordenone Valeria Giacosa - Torino
Christian Ferrari - Alessandria Samantha Grassi - Omegna
Paolo Galletti - Lugo di RomagnaNando Giarrusso - Pinerolo
Pietro R.Grassi - Omegna Massimo Giordano
Sivia Giardini Stefano Ippoliti - Albano L.
Massimo Galli Francesca Marino - Torino
Roberto Lombardi - Roma Gloria Maggioni - Barbania
Massimo Marino - San Mauro Tor Sofia Marino - Palermo
Gabriella Meo - Bologna Marco Mantelli - Alessandria
Ida Mannoni - Roma Emanuele Negro - Torino
Gianandrea Mancini - Venezia Luca Nardi - Albano L.
Silvia Nerini - Modena Ezio Orzes - Ponte delle Alpi -Belluno
Tommaso Orazi - Labico Massimo Paupini - Lariano L.
Violante Pallavicino - Roma Alberto Piras
Alice Paupini - Lariano L. Doriana Pesce - Alessandria
Nello Peluso - Alessandria Patrizia Paterna - Ardea
Francesca Paparoni - Roma Vincenza Raso - Roma
Laura Raduta - Roma Emanuela Rampi - Torino
Massimo Reale - Milano Ettore Rinaldi - Rivoli
Marco Ricci - Albano L. Giuseppe Ravedoni - Gozzano (NO)
Marinella Robba - Collegno Livio Ricci - Albano L.
Marco Riva - Torino Maria Teresa Ricca
Maurizio Sabato - Albano L. Angela Senatore - Rivoli
Antonio Soldo - Vinovo Piero Serniotti - Torino
Sauro Turroni - Forlì Dario Tamburrano - Roma
Adolfo Tammaro - Marino L. Oscar Tordi
Andrea Zuzza - Roma Vittoria Veglio - Milano

luned' 25 ottobre 2° elenco di adesioni e 1° elenco di iniziative
per adesioni scrivere "aderisco" con nome cognome e città a ecoblog@libero.it
per segnalare iniziative scrivere a ecoblog@libero.it

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