Milano è una camera a gas e la gente muore. Se ne stanno accorgendo tutti, non solo i malati. Anche i politici, come il consigliere comunale del Pdl, Barbara Ciabò, che ha avuto il figlio colpito dalla leucemia.Tutti tranne Mortizia Moratti che nel QUATTORDICESIMO giorno consecutivo di smog fuori controllo ha fornito una soave risposta da girare ai genitori dei bambini milanesi ammalati di leucemia: "L'aria di Milano non è peggiore di quella dello scorso anno". Una risposta degna di Maria Antonietta quando raccomandava di dare brioches agli affamati perché mancava il pane.
Intervista a Enrico Fedrighini (Verdi) :
"Mi chiamo Enrico Fedrighini e sono consigliere comunale di Milano, capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, da ieri (25/1/2010, ndr) sono in occupazione della sala consiliare del Comune di Milano per spingere l’Amministrazione a prendere iniziative, interventi concreti, urgenti e immediati per lo smog, originato soprattutto dal traffico privato.
Il Comune di Milano ha iniziato nel
A metà del guado la politica, gli interessi particolari delle lobby, soprattutto dei commercianti, e un timore di non raccogliere voti nel partito degli automobilisti ha iniziato a far fare retromarcia. Un elemento molto grave, perché il cittadino è anche disposto a fare sacrifici e ad accettare scelte politiche impopolari, ma solo se non si fanno all’italiana, se si fanno seriamente e si ha ben evidente l’esistenza di una strategia, di un obiettivo che è quello della tutela della salute…………
Uno studio che è stato commissionato dall’Amministrazione, riguardo un’analisi di rischio sul livello di esposizione dei cittadini milanesi all’inquinamento atmosferico. Che cosa è stato fatto? Sono stati disposti 50 /60 nuovi punti di monitoraggio delle sostanze inquinanti presenti nell’aria, a questa mappa della situazione degli inquinanti è stata sovrapposta la mappa della densità demografica degli abitanti milanesi, i dati delle centraline dell’Arpal, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente, ci danno gli unici dati che hanno valore in termini di legge, che riguardano le concentrazioni medie giornaliere. A Milano questo dato dimostra che c’è una grande differenza tra quartiere e quartiere, tra via e via e quindi, a seconda delle diverse zone della città, tu hai un dato non uniforme e hai bisogno di avviare puntuali interventi che possono significare la modifica della mobilità, la pedonalizzazione di un tratto molto congestionato. Che cosa è successo invece? I risultati di questa ricerca sono arrivati quando la restaurazione era già in corso: si era voluto bloccare ecopass, si stava mandando via l’assessore Croci dalla mobilità, che aveva avviato il piano di mobilità sostenibile e questa ricerca è stata secretata. Noi invece intendiamo renderla pubblica nel corso di un’iniziativa che svolgerà Italia Nostra qui a Milano, nella sua sede in Via Silvio Pellico, perché pensiamo che i cittadini debbano sapere. E’ un documento pagato con denaro pubblico, è un documento importante al servizio della città e dell’amministratore, ma se fossi Assessore al traffico direi con molta chiarezza ai milanesi: “ abbiamo superato i limiti quest’anno, purtroppo la stessa cosa succederà l’anno prossimo e tra due anni, forse anche tra tre anni, con provvedimenti sicuramente strutturali” - le grandi linee di trasporto - ma intanto con quei provvedimenti locali immediati che costano poco, ma che hanno un beneficio immediato sulla qualità dell’aria perché per almeno dieci ore al giorno, bambini, anziani e persone respirano ogni giorno per le strade di Milano. È fatta di tanti provvedimenti, di tanti interventi e di tanti rivoli in un’unica strategia: il non farli, il fermarsi a guardare e aspettare le elezioni o le convenienze politiche o le convenienze di piccoli gruppi consiliari, sacrificando a questo l’interesse generale secondo me è una scelta non sbagliata, ma criminale."
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