28 ottobre 2019

Germania, voto Turingia: Sinistra prima, Afd secondo partito, crollo Cdu-Spd




L'ultradestra di Björn Höcke va oltre il raddoppio. La Comunità ebraica: nel nostro sistema politico qualcosa di fondamentale è finito fuori controllo

Netta affermazione dell'estrema destra Alternative for Germany (AfD) alle elezioni svoltesi ieri nello Stato della Turingia, nella Germania centro-orientale, dove si impone come secondo partito dietro alla sinistra, davanti alla Cdu della cancelliera Angela Merkel. Stando ai risultati definitivi, la Linke ha conquistato il 31% dei consensi, l'AfD il 23,4%, pari a +12,8% rispetto alle elezioni del 2014, mentre il partito di Merkel si ferma al 21,8%, pari a -11,7% rispetto al 2014. Seguono quindi i socialdemocratici (Spd) con l'8,2% (-4,2%), i Verdi con il 5,2% e i Liberi Democratici (Fdp) con il 5%.

L'affluenza alle urne della Turingia è stata piuttosto alta: ha infatti votato quasi il 65% degli elettori, contro il 53% di cinque anni fa.Come sottolinea la Deutsche Welle, il risultato dell'AfD in Turingia conferma il forte sostegno di cui l'estrema destra gode anche in altri Stati dell'Est del Paese, come emerso a settembre quando ha conquistato il 27,5% in Sassonia e il 23,5% nel Brandeburgo.

Turingia unico Land a guida Die Linke
Il primo partito, la sinistra radicale Die Linke avrebbe il 29,5% dei voti, segnando un +1,3% rispetto al 2014. La Turingia è l'unico Land tedesco finora guidato da Die Linke (il governatore uscente è Bodo Ramelow), in coalizione con Spd e Verdi.

Afd: declino partiti tradizionali
 Esulta l'Afd subito dopo la pubblicazione dei primi risultati delle elezioni in Turingia. Parlando all'emittente pubblica Zdf, il leader del partito dell'ultradestra, Joerg Meuthen, ha affermato che "quello cui stiamo assistendo è il chiaro declino dei vecchi partiti popolari". L'esponente dell'Afd fa notare che stando alle prime proiezioni i partiti tradizionali (ossia Cdu, Spd, Fdp) non vanno complessivamente oltre il 30% dei voti.


 L'analisi: ultradestra raddoppia
 L'estrema destra tedesca di Alternativa per la Germania (AfD) va oltre il raddoppio in Turingia e diventa secondo partito dopo la sinistra radicale di Die Linke, a spese della Cdu di Angela Merkel che registra il peggior risultato mai ottenuto nella regione. In questo Land dell'est del Paese, nella ex Ddr, l'ultradestra è guidata da una delle sue figure più radicali, Björn Höcke, accusato di avere alimentato l'antisemitismo con ripetute dichiarazioni mirate a rompere con la cultura del pentimento rispetto ai crimini nazisti. Nella campagna elettorale che ha portato al voto, il candidato della Cdu Mike Mohring lo ha accusato di essere "un nazista". Tuttavia, nonostante il recente attacco antisemita del 9 ottobre compiuto da un neonazista a Halle, nel vicino Land di Sassonia-Anhalt, che ha preso di mira una sinagoga, l'AfD prende il 23,4%, cioè più del doppio rispetto al risultato del 2014. Dalla Turingia, dunque, nuovi grattacapi per i due partiti della Grosse Koalition, cioè i conservatori della Cdu di Angela Merkel e i socialdemocratici della Spd. Queste due formazioni, che hanno dominato la vita politica tedesca dal dopoguerra, hanno già subito pesanti sconfitte nelle elezioni locali in Brandeburgo e in Sassonia a inizio settembre, a vantaggio di AfD e Verdi. In Turingia per la Cdu è un crollo storico: è terzo partito con il 21,8%, in calo di 11 punti rispetto al 2014. La situazione in Turingia è particolare: si tratta del solo Land in Germania guidato da Die Linke (in coalizione con Spd e Verdi). Il governatore Bodo Ramelow nel 2014 era riuscito, dopo 24 anni di potere ininterrotto della Cdu, a conquistare questa regione industriale di 2,1 milioni di abitanti, che economicamente sta meglio rispetto alla media della ex Ddr grazie all'industria elettronica e dell'auto. Ex sindacalista, Ramelow ha optato per una politica pragmatica, non esitando a privilegiare temi cari ai conservatori come la sicurezza e ad allontanare gli slogan più radicali del suo partito. La campagna si è svolta in un'atmosfera molto tesa, con accuse contro l'AfD da una parte e minacce di morte agli oppositori dell'ultradestra dall'altra. Sposato e padre di quattro figli, il leader locale dell'AfD Björn Höcke, ex professore di storia al liceo, nel 2017 aveva definito il memoriale della Shoah a Berlino un "monumento della vergogna". Ha anche difeso l'idea di una "Germania millenaria", un modo di intendere che la storia nazionale va al di là del solo periodo nazista.

La cancelliera Merkel, presa regolarmente di mira dall'ultradestra per la sua politica di accoglienza dei migranti nel 2015 e nel 2016, dopo l'attacco di Halle ha esortato a prestare attenzione alle "parole" che possono "trasformarsi in atti". Il suo partito già a giugno aveva chiamato in causa l'AfD a seguito dell'omicidio, da parte di un neonazista, del politico pro-migranti della Cdu Walter Lübcke. 

Comunità ebraica: sistema fuori controllo
 La comunità ebraica tedesca è sotto shock dopo la pubblicazione dei risultati elettorali della Turingia. A detta dell'ex presidente del Consiglio centrale ebraico, Charlotte Knobloch, "che un partito come Alternative fuer Deutschland abbia potuto ottenere un risultato di questa portata dimostra che nel nostro sistema politico qualcosa di fondamentale è finito fuori controllo". "Laddove un partito del genere festeggia tali successi, c'è un problema", ha concluso Knobloch.

* da www.rainews.it    28 ottobre 2019



Nessun commento:

Posta un commento