costruire
la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori
1 aprile 2015
editoriale 1: Stangata sulla
bolletta dell'acqua: è aumentata fino a costare più della minerale
Aumenta la bolletta dell'acqua degli
italiani, fino a costare più di quella minerale. Ad aumentare
notevolmente (+74%), rileva l'Istat, è stata la spesa media mensile effettiva
delle famiglie per "l'acqua nell'abitazione principale", da 12,16 euro del 2008 a 21,18 euro del 2013. La spesa
media mensile delle famiglie per l'acquisto di acqua minerale, invece, si
attesta nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. Si tratta quindi di
quasi la metà di quella sostenuta per il servizio di acqua per l'abitazione.
L'istituto statistico ha diffuso i dati in occasione della Giornata mondiale
dell'acqua, istituita dall'Onu e celebrata ogni 22 marzo. Nel 2012 i gestori
dei servizi idrici operanti in Italia sono 3.161: nell'82,8% dei casi si tratta
di amministrazioni comunali, negli altri casi di gestori specializzati. Nel
2012 il prelievo nazionale di acqua a uso potabile ammonta a 9,5 miliardi di
metri cubi, di cui l'84,8% proviene da acque sotterranee, il 15,1% da acque
superficiali e il restante 0,1% da acque marine o salmastre. (da www.lapresse.it )
leggi
editoriale 2 : Regione che vai, «Porcellinum» che trovi - La
babele delle riforme alla vigilia del voto
Per eleggere il presidente degli Stati Uniti si
usano le stesse regole da 211 anni, ma tanta leggerezza non può certo essere
applicata quando bisogna scegliere i consiglieri regionali dell'Umbria. Da noi,
il voto amministrativo in programma fra poco più di due mesi, oltre al balletto
sulle date ha scatenato in questi mesi la creatività locale in fatto di leggi
elettorali. Chi resisterà alle sirene dell'astensionismo andrà a votare in base
a regole fresche di stampa, con la sola eccezione della Liguria: ma non perché
a Genova abbiano pensato che cambiare la legge elettorale mentre si formano
coalizioni e candidature non è il massimo, ed espone al sospetto di ritocchi a
uso e consumo di questa o quella maggioranza. Più semplicemente, liti e veti
incrociati hanno fatto cadere venti giorni fa il progetto di riforma, che
prevedeva l'abolizione del "listino" e un nuovo premio di
maggioranza. Altrove, invece, nulla ha frenato il desiderio invincibile di
novità…( Gianni Trovati da ilsole24ore) leggi
Missioni militari, dalla Bosnia alla Libia l’Italia ha speso 13 miliardi in
11 anni
Lo spettro dell’intervento militare sul fronte
aperto dal terrorismo jihadista si agita sempre più nell’agitato scacchiere
meridionale. Con l’ipotesi di una spedizione italiana che potrebbe comportare
impegni economici elevatissimi. Ma c’è anche un altro fronte sul quale il
nostro Paese sta spendendo tantissimo e da molti anni. Quello delle missioni
internazionali che ci vedono impegnati in tante parti del globo. C’è stata la
Bosnia, l’Albania, il Kosovo e la Macedonia, solo per restare ai paesi dell’ex
Jugoslavia. Ma anche il Medioriente: dal Libano all’Iraq passando per
l’Afghanistan. E non poteva mancare naturalmente neppure l’Africa: Somalia,
Libia, Sudan e Ciad, giusto per citare qualche caso. Dal 2004 al 2015 sono
state in tutto 31, molte tuttora in corso, le missioni che hanno visto l’Italia
impegnata in vari teatri. E che, finora, sono costate ben 13 miliardi 365
milioni di euro ( Antonio Pitoni da ilfattoquotidiano.it
) leggi
Rifiuti: in Italia censite 188 grandi discariche abusive.
Dalle Alpi alla Sicilia, ci costano oltre 40 milioni ogni sei mesi. A causa
della condanna inflitta dalla Corte europea che ha obbligato l'Italia a
bonificare. Finora con scarsi risultati. Un elenco dettagliato di 188 siti inquinati e abbandonati al
loro destino. La gran parte dei quali situati in sei regioni: Campania (48), Calabria (43), Abruzzo (28),
Lazio (21), Puglia (12) e Sicilia (12). Sono le discariche abusive presenti sul nostro territorio e responsabili
della pesante condanna subita dall’Italia da parte della Corte europea lo
scorso dicembre. Una sentenza che costa al nostro Paese quasi 43 milioni di
euro ogni sei mesi. Che al giorno fanno poco meno di
240mila euro. La denuncia del Movimento 5Stelle. ( Vincenzo Mulè su ilfattoquotidiano ) leggi
San Mauro Torinese :
un milione di euro all’anno buttato nei rifiuti
La gestione dei rifiuti costa a San Mauro circa il 20% delle risorse del
Comune, ben 3,1 milioni nel 2014 secondo le scarse informazioni diffuse
dall’Amministrazione. Con il 61% di Raccolta Differenziata nel 2014 ( cioè
tendenzialmente in lieve diminuzione ) e un aumento delle tariffe già deciso da
Seta per il 2015 di almeno il 5%. L’aumento è singolare considerato
che gli obiettivi di RD, seppure non mantenuti per intero, dovrebbero portare
ad una riduzione dei costi, tanto più vista la tendenza alla deflazione e il
crollo dei costi del petrolio e derivati, quindi del trasporto che incide fra
il 10 e il 15% a seconda dei materiali e della loro destinazione. Abbagliati da
beghe di paese pochi sembrano attenti al problema. Va alla grande invece la
polemica su alcune assunzioni in Seta, si dice politicamente connotate, quasi
fosse una novità, per svolgere nuove mansioni di controllo. ( Massimo Marino ) leggi
Londra sempre più green: gli
orti urbani sono diventati 350mila
Esplode la tendenza dei “giardini tascabili” con
finanziamenti da 5mila a 20mila sterline. Centomila richieste in lista
d’attesa. È vero: la città è sommersa da gru, i cantieri sono aperti notte e
giorno e ovunque si lavora a riqualificare e ristrutturare grazie alla domanda
di un mercato immobiliare che non conosce la parola crisi. Ma non c’è solo
questo nella capitale inglese. L’altra faccia della metropoli sempre aperta al
cambiamento è quella green e riguarda l’esplosione degli orti urbani: ormai se
ne contano più di 350mila. (Antonio Galdo su nonsprecare.it )
leggi
Grecia, quello che vorrebbero farti credere sul debito
Otto false idee sul debito greco
solo per far interiorizzare l'ineluttabilità del debito ai greci e ai
Sud-Europei. Un audit pubblico svelerebbe il ricatto ... Nonostante l'ingerenza
e la pressione dei dirigenti dell'Unione europea (UE), il popolo greco ha
deciso di prendere in mano con coraggio il proprio destino e farla finita con
le politiche di austerità, che hanno sprofondato il paese nella miseria e nella
recessione. Nei paesi vittime della trojka, ribattezzata ora "Istituzioni
europee", ma anche in numerosi altri paesi europei, la vittoria elettorale
di Syriza viene sentita come un incoraggiamento formidabile a battersi per
porre fine a politiche che avvantaggiano i mercati finanziari e sono invece
disastrose per le popolazioni. I nostri grandi mezzi di comunicazione, invece,
non fanno che sostenere uno dopo l'altro l'assurda idea per cui l'annullamento
del debito greco "costerebbe 600 euro a ogni singolo contribuente
francese". Via via che si inaspriscono le trattative tra la Grecia e la
trojka, la propaganda va intensificandosi e il nostro lavoro di educazione
popolare sul problema del debito pubblico diventerà sempre più decisivo. Le
seguenti risposte alle idee indotte sul debito greco vorrebbero fornire un contributo
al riguardo. (da popoffquotidiano.it )
leggi
Tra unità a sinistra e
populismo
Unire
la sinistra o costruire il popolo? Gli ultimi sette anni di lotta contro
crisi e austerity in Europa hanno evidenziato la presenza di due strategie
organizzative contrapposte, che si sono manifestate sia nel campo dei
movimenti sociali che nel campo della politica di partito: l’unità
a sinistra o il populismo. Queste strategie riflettono differenti
diagnosi e interpretazioni sulla natura della crisi, e propongono
diverse ricette organizzative. L’unità a sinistra punta su una logica
di coalizione, capace di alleare vari attori sociali e politici
pre-costituiti (movimenti, partiti, associazioni); il populismo invece
scommette su una logica di fusione. Sia la strategia di unità a sinistra
che la strategia populista contengono potenzialità e pericoli. La
prima offre la possibilità di costruire un fronte relativamente ampio ma
al tempo stesso omogeneo ideologicamente. Tuttavia corre il rischio
classico della sinistra-sinistra di rinchiudersi in un angolo. La logica
populista offre una strategia pigliatutto che risponde bene alla presente
fase di crisi associativa e di appartenenza. Ma al tempo stesso
è molto esposta ai cambiamenti di umore dell’opinione pubblica
e alla instabilità delle emozioni collettive. ( Paolo Gerbaudo su il manifesto ) leggi
Myanmar: La vendetta del Buddha
Un tribunale birmano ha condannato
a due anni e mezzo di prigione e lavori forzati i tre
gestori di un bar di Yangon, la più grande città del paese. Phil Blackwood,
barista neozelandese, e due suoi colleghi birmani, Htut Ko Ko Lwin
e Tun Thurein, sono stati condannati per vilipendio alla religione,
a causa di un volantino pubblicato su Facebook per promuovere una
serata del loro locale, il VGastro Bar. Il volantino raffigurava una
testa di Buddha con cuffie da dj in colori psichedelici. L’immagine ha scatenato
l’ira di molti commentatori su Facebook, il social media che per molti birmani
è sinonimo di Internet tout court; i gestori l’hanno quindi
rimossa, chiedendo scusa pubblicamente sulla loro pagina. Ma di fronte al
locale si era già formato un assembramento di persone, tra cui alcuni
monaci dell’Associazione per la protezione della razza e della religione,
o ma-ba-tha. (Ilaria Benini da il
manifesto ) leggi
La foto del giorno: Sicilia,
affare “Gettonopoli ” nei
municipi: ad Agrigento nel solo 2014 l'assemblea si è riunita 1.113 volte
( nella foto il Comune di Palermo )
VIDEO ARCHIVIO
Timbuktu è un
film realizzato da Abderrahmane Sissako uno
dei Maestri del cinema africano.
A poca distanza da Timbuktu, dove domina la polizia islamica impegnata in una jihad in cui divieto si aggiunge a divieto, una famiglia vive tranquilla sulle dune del deserto. vedi e ascolta
A poca distanza da Timbuktu, dove domina la polizia islamica impegnata in una jihad in cui divieto si aggiunge a divieto, una famiglia vive tranquilla sulle dune del deserto. vedi e ascolta
A Reggio
Emilia, ben 32 ettari di terreno ad uso residenziale/industriale sono stati
trasformati in campi da coltivare o in pascoli: un cambio di rotta che punta a
un uso del suolo nuovo e virtuoso. vedi
Buona Scuola ? … Torino, studenti occupano la biblioteca della
Galleria Arte Moderna ( GAM ): “Ci vogliono ridurre le ore di apertura da 35 a
11″ vedi
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Il punto di vista
del Gruppo Cinque Terre
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ECOLETTERA del Gruppo Cinque Terre vi
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