18 marzo 2015

ECOLETTERA 60 del Gruppo Cinque Terre



costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori

editoriale 1: La truffa delle leggi regionali

Le norme elettorali per il voto regionale del 10 maggio finiranno alla Consulta ( la Corte Costituzionale ) ad aprile. Super premi e regole su misura. Si rischia il copione del Porcellum: che a elezioni fatte siano dichiarate illegittime. Le leggi elet­to­rali regio­nali sono tutte nuove, e non c’è ne è una che non venga sospet­tata di inco­sti­tu­zio­na­lità. Colpa dei super premi di mag­gio­ranza. In Veneto, Toscana, Mar­che, Umbria, Cam­pa­nia, Puglia e Ligu­ria, quasi ovun­que le mino­ranze dei con­si­gli regio­nali che non hanno par­te­ci­pato alla scrit­tura delle nuove regole accu­sano le mag­gio­ranze di aver pro­dotto tanti Por­cel­lum regio­nali. Ma il para­gone più giu­sto è con l’Italicum, la “riforma” made in “patto del Naza­reno” che il governo vuole appro­vare entro l’estate. ( Andrea Fabozzi su il manifesto ) leggi

editoriale 2 : Spagna: è iniziato l’anno del cambiamento

Questo 2015 è un anno chiave per il futuro della Spagna. Gli appuntamenti elettorali si susseguono l’uno all’altro. Non ci sarà mai sosta: il 22 marzo si vota in Andalusia, il 24 maggio si terranno le comunali e le regionali (in 13 regioni su 17), il 27 settembre si vota in Catalogna e, infine, a novembre presumibilmente (ma Rajoy potrebbe cercare di guadagnare qualche mese e convocare le elezioni a gennaio) ci saranno le politiche generali. Il panorama, molto incerto fino a poche settimane fa, sta poco a poco prendendo forma. Vediamo più nel dettaglio che cosa è successo negli ultimi mesi. ( di Steven Forti  su aldogiannuli.it ) leggi
 
Un premier che marcia spedito verso l’800

È evi­dente che, con i decreti attua­tivi della fami­ge­rata carta di espro­pria­zione dei diritti deno­mi­nato Jobs Act, la Costi­tu­zione non è più la stessa. La prima parte, quella dei valori fon­da­men­tali, anche se non ancora toc­cata in modo espli­cito, è inde­bo­lita dalla legi­sla­zione più recente, vera pistola pun­tata con­tro il resi­duale diritto del lavoro. Frutto della seconda costi­tu­zio­na­liz­za­zione, lo Sta­tuto del 1970 era il com­pen­dio di una con­giun­tura sto­rica irri­pe­ti­bile che pre­sen­tava con­di­zioni poli­ti­che più favo­re­voli al mondo del lavoro. L’articolo 18 era in fondo il sim­bolo della rela­tiva potenza accu­mu­lata dal lavoro.. Ad essere col­pito dalla furia restau­ra­trice del governo Renzi è anzi­tutto il potere del lavoro e di con­se­guenza i diritti dei sin­goli dipen­denti si spen­gono come degli astratti postu­lati morali. (  Michele Prospero da Il Manifesto ) leggi

Quando le lobby scrivono le leggi

Il governo si appresta a mettere mano all’articolo 14 della delega fiscale ( legge con cui il parlamento aveva rimandato al governo il compito di intervenire sul sistema fiscale, ndr), che dovrebbe portare a un riordino del settore dell’azzardo. Il sottosegretario con la delega ai giochi Pier Paolo Baretta ha incontrato in prima battuta i rappresentanti dell’industria (per gli amici Lobby). Fino a qua tutto bene, nel senso che sono una delle parti direttamente interessate e quindi ha senso incontrarli… il problema è che oltre a essere un primo incontro, sembrava avere anche l’aria di essere l’unica consultazione nei piani del governo, perché né i parlamentari dell’intergruppo contro il gioco d’azzardo, né i movimenti che rappresentano la società civile sono mai stati convocati e non hanno avuto modo di visionare la bozza dell’articolo 14. (Gabriele Mandolesi da  comune-info.net ) leggi
 
Rai, scontro tra Tg R e Maggioni 

Questa volta pare che la direttora di Rainews24, Monica Maggioni l'abbia fatta grossa: ha cercato di "sfilare" due redattori della Tg R senza avvisarne il direttore, Vincenzo Morgante. Va bene decine e decine di assunzioni, promozioni a grappolo, contratti esterni in ogni dove, finanziamenti per studi televisivi, sigle, regie, web, ecc...ecc...ma pestare i piedi di altri direttori... E Morgante ha in più che è vicino al Presidente della Repubblica Mattarella... Basta questo per capire come mai, questa volta, la direttora sia stata costretta a battere in ritirata. Retromarcia, anche perché dovrebbero bastarle 200 giornalisti, e 40 promozioni in tempi che dovrebbero consigliare parsimonia, inclusi doppi e tripli salti di carriera per fidati beneficiari.. Una cosa è certa: si è freschi dal registrare, lo scorso 8 marzo, il minimo storico di Rainews24: lo 0,33% di share con un misero numero di spettatori, 42.000. Un risultato che lascia perplessi guardando al maxi investimento annuale deciso per il canale, mentre agli altri si lesina il centesimo. ( da globalist.ch ) leggi

 Una Costituzione di minoranza

Un brutto giorno per la Repub­blica. Come era nelle pre­vi­sioni, la Camera ha approvato la riforma costi­tu­zio­nale Boschi-Renzi, già votata in Senato. 357 sì, 125 no, 7 aste­nuti, che alla Camera non con­tano. Movi­mento 5 Stelle fuori dall’Aula. Numeri certo favo­re­voli a Renzi. Ma è facile vedere, richia­mando il con­senso ai sog­getti poli­tici real­mente espresso nel voto del 2013, che una Camera depu­rata dalla droga del pre­mio di mag­gio­ranza dichia­rato ille­git­timo con la sen­tenza 1/2014 della Corte costi­tu­zio­nale oggi avrebbe boc­ciato la pro­po­sta. Non è la Costi­tu­zione della Repub­blica. È la costi­tu­zione del PD con escre­scenze. Una costi­tu­zione di minoranza. Que­sto con­ferma tutte le cri­ti­che sulla man­canza di legit­ti­ma­zione a rifor­mare la Costi­tu­zione di un par­la­mento ful­mi­nato nel suo fon­da­mento elet­to­rale. E dun­que non abbiamo affatto un paese più sem­plice e giu­sto, come esulta Mat­teo Renzi. Invece, abbiamo in pro­spet­tiva una Costi­tu­zione che non riflette la realtà del paese. ( Massimo Villone su il manifesto ) leggi

Rifiuti: il sacchetto della spazzatura 2.0: adesso ha anche il microchip

La sperimentazione in un quartiere di Seveso. In poche settimane dimezzati i rifiuti da spedire all’inceneritore e quasi raddoppiata la raccolta differenziata. È bastato aggiungere un chip personalizzato Rfid ai sacchi per la raccolta del «secco» abbinato a ogni utente. E i risultati, in poche settimane di sperimentazione in un quartiere di Seveso (in provincia di Monza Brianza), hanno fatto il boom toccando l’asticella dell’80% di quota riciclabile. Un risultato che porterà a un alleggerimento della tariffa. ( Roldano Radaelli  su Corriere della Sera ) leggi
 
Rifiuti: a Ponte nelle Alpi più lavoro con pratiche virtuose e senza cassonetti

Il Comune in provincia di Belluno è primo in Italia per la gestione della raccolta differenziata ( 91%). Tra le iniziative, il recupero dell'olio vegetale e il riciclo dei pannolini. E i risparmi che ne derivano "sono stati reinvestiti in un incremento occupazionale". L’amministrazione in otto mesi ha smantellato il servizio di cassonetti stradale e lo ha sostituito con quello selettivo porta a porta,ha creato una società con capitale interamente pubblico, la Ponte servizi srl. Ha stabilito una tariffa puntuale, distinta cioè tra una parte fissa, determinata dai costi del servizio, e una parte variabile, proporzionale alla quantità di rifiuti accumulati. (Chiara Daina da ilfattoquotidiano ) leggi
Napul’è…. acqua pubblica

Il 9 marzo 2015 è una data storica per il movimento Acqua di Napoli perché il Consiglio Comunale di Napoli ha finalmente votato lo Statuto di ABC –Napoli (Acqua Bene Comune) ed ha affidato, con una Convenzione, l’acqua di Napoli ad ABC, Azienda Speciale, che non può lucrare sull’acqua. Per sei lunghe ore in piedi, con i rappresentanti del movimento acqua di Napoli, ho potuto seguire il dibattito delle forze politiche, che per la prima volta hanno votato compatte per la gestione pubblica dell’acqua, incluso il Pd. Astenuti, invece,i Fratelli d’Italia, Nuovo Centro Destra e Forza Italia. Quando il presidente del Consiglio Comunale ha annunciato l’esito del voto, l’assemblea lo ha accolto con un scrosciante applauso. Consiglia Salvio, la coordinatrice del movimento acqua in Campania ha alzato un cartellone con la scritta “Napul’è ….ABC”. Euforia per una vittoria quasi insperata: abbracci, strette di mano, foto e sventolii di bandiere. ( Alex Zanotelli su comune-info.net ) leggi

Amburgo: sconfitta la CDU

Nella seconda città tedesca per abitanti, e la più ricca in assoluto, si sono svolte le elezioni regionali il 15 febbraio. Nella città-stato di Amburgo appare grave e netta la nuova sconfitta del partito della Merkel che è ancora sceso, al 15,9%, dal 21,4% del 2011 mentre era addirittura al 42,6 % nel 2008. Risultato lontano anche da quel 40% ottenuto a livello nazionale nelle politiche dello scorso anno.  Si riconferma il governo del socialdemocratico  Olaf Scholz, leader locale cresciuto politicamente nell'era del governo (1998-2005) del cancelliere socialdemocratico riformista Gerhard Schroeder e del suo vice, l'allora leader verde Joschka Fischer. Per quanto la SPD abbia ottenuto il 45,7% e 58 seggi su 121,  per governare ( qui non ci sono i sistemi truccati all’italiana ed al solito funziona bene il proporzionale con quorum al 5% ) si dovrà formare una coalizione, probabilmente con i Grunen che sono il terzo partito con 12 seggi. ( mm ) leggi

Lo Yemen nel caos

Da gennaio, quando i ribelli del movimento Houthi hanno attaccato il palazzo di governo e hanno sciolto il Parlamento, nello Yemen regna il caos. Durante le ultime settimane la situazione è precipitata: i ribelli, storicamente collegati al Al Qaeda, hanno preso il controllo delle principali città del Paese. All’origine del conflitto ci sono storiche divisioni confessionali, rivendicazioni indipendentiste e attentati compiuti da gruppi considerati dagli Stati Uniti tra i più sanguinari e pericolosi al mondo. Il 15 febbraio il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità una risoluzione in cui si esortano i ribelli Houti a cedere immediatamente il potere conquistato in maniera “illegittima”. ( Lorenzo Piccoli da unimondo.org ) leggi

Traffico d’armi, la Cina diventa il terzo esportatore mondiale

La Cina è diventata il terzo esportatore di armi al mondo, il Medio Oriente continua a importare senza freni. È questo il dato più sorprendente del nuovo bilancio relativo al quinquennio 2010-2014 dei paesi che esportano e importano più armi al mondo, realizzato dallo Stockholm international peace research institute (Sipri), l’istituto che dal 1950 tiene traccia di tutti i trasferimenti di armi convenzionali tra stati, organizzazioni internazionali e attori armati non statali. Gli Stati Uniti rimangono il paese che esporta di più. Tra il 2010 e il 2014, Washington ha aumentato il volume di armi esportate del 23 % rispetto ai cinque anni precedenti (2004-2009). Al secondo posto la Russia con un aumento del 37 %, al terzo la Cina che ha visto crescere le esportazioni del 143 %. ( Tommaso Perrone su  www.lifegate.it ) leggi

La foto del giorno: Il 9 marzo 2015 è una data storica per Napoli perché il Consiglio Comunale ha finalmente votato lo Statuto di ABC-Napoli (Acqua Bene Comune), Azienda Speciale, che non può lucrare sull’acqua, e gli ha affidato, con una Convenzione, l’acqua di Napoli. 


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Il punto di vista  del Gruppo Cinque Terre


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