25 settembre 2010

Svezia: Verdi al 7,2% terzo partito, Conservatori senza maggioranza


E’ ormai ufficiale: I conservatori non hanno in Svezia la maggioranza di 176 seggi per governare (sono arrivati a 173)

E i Verdi (Miljöpartiet de Gröna) sono il terzo partito del paese (saliti al 7,2% ), gli unici con cui sarebbe possibile una coalizione, al momento impossibile in particolare per le posizioni, opposte, sul nucleare

Sulla situazione svedese uscirà a breve un commento su www.gruppocinqueterre.it


Svezia, il 7,2 per cento dei Verdi determinante per Reinfeldt
La coalizione di centrodestra di Fredrik Reinfeldt, coalizione di quattro partiti, non è riuscita a conquistare la maggioranza relativa dei seggi necessari al parlamento svedese per governare. Sono infatti 173 i seggi conquistati da Reinfeldt, e dunque sono almeno 3 i voti che dovrà conquistare tra gli altri partiti per governare. I giornali britannici parlano ancora una volta di "hung parliament", dopo averlo fatto per le loro elezioni e per quelle australiane. E il partito Moderato di Reinfeldt, che comunque riconquista la vittoria per la prima volta dal 1930 dopo un lungo dominio socialista, dovrà affrontare l'opposizione dei social-democratici (156 seggi) e la presenza per la priva volta dei Democratici svedesi, la formazione di destra anti-immigrati, che conquista 20 seggi. Ma prima del partito anti-immigrati è da notare il significativo risultato dei Verdi, oggi il terzo partito svedese: il 7,2 per cento. Ieri notte, parlando al suo elettorato, Reinfeldt ha detto che ha intenzione di costruire una alleanza con il partito dei Verdi.
I sociademocratici hanno concesso la vittoria, e hanno detto che spetta a Reinfeldt costruire una maggioranza di governo. "Noi abbiamo perso", ha detto la leader Socialdemocratica Mona Sahlin. Le proposte politiche di Reinfeldt sono considerate molto vicine a quelle dei Conservatori britannici: tagli, riduzioned del deficit, impulso per una più vigorosa crescita economica. Nei suoi primi quattro anni di governo ha ottenuto una crescita prevista quest'anno del 4 per cento, e il deficit più basso tra i Paesi UE. Reinfeldt ha anche più volte affermato che non chiederà i voti ai Democratici svedesi. Il partito di estrema destra, a sua volta, ha abbandonato le sue origini "naziskin" per presentarsi con il volto giovane e lo slogan "Tradizione e sicurezza", criticando il rischio di islamizzazione della società e denunciando l'eccessiva tolleranza con l'immigrazione. Anche in passato un gruppo di estrema destra entrò in Parlamento: nel 1991 una formazione analoga conquistò il 7 per cento. Alta l'affluenza alle urne: l'81 per cento (da Italiani Europei)

Uno spot elettorale dei Verdi svedesi



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