14 ottobre 2020

Gli Stati generali del Movimento 5 Stelle

 Piattaforma diffusa da Alessandro Di Battista – 14 ottobre 2020

La società post-covid sarà completamente diversa. Saranno diverse le necessità e diversi i timori dei cittadini. Saranno, dunque, diverse le risposte da adottare. Saranno inoltre diverse (sebbene i “piccoli” continueranno a subire maggiormente gli effetti della crisi, come nel trentennio liberista) le categorie più vulnerabili. Gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle avranno senso se, in primis, sapranno produrre un'agenda politica 2020-2030 che contenga soluzioni e progetti a sostegno della collettività, in particolare della classe media: i nuovi possibili poveri della fase post-pandemica.

Negli ultimi mesi ho coordinato diversi gruppi di lavoro dove hanno partecipato portavoce nazionali, europei, attivisti, esperti in varie tematiche e non iscritti al M5S. Grazie al loro contributo siamo arrivati ad un'agenda che spero vi sarà la possibilità di presentare agli Stati Generali.

La pandemia, da un lato, ha mostrato a tutti quanto lo Stato sia un'istituzione fondamentale e quanto coloro che non hanno fatto altro che indebolirlo negli ultimi decenni siano responsabili, politicamente, della perdita di molti diritti trasformati via via in merci sulle quali lucrare. Da un altro lato ha confermato (se nell'epoca dei cambiamenti climatici ve ne fosse ancora bisogno) quanto la tutela del patrimonio ambientale sia una battaglia indifferibile. Oggi più che mai difendere l'ambiente significa difendere la Patria e proprio la difesa ambientale sarà il settore dove poter creare nuovi posti di lavoro.

La prima parte dell'Agenda racchiude proposte per affrontare il mondo post-covid (chiamarla emergenza è riduttivo). La seconda parte presenta una serie di soluzioni da mettere in campo per affrontare ataviche necessità dei cittadini. La terza parte indica le azioni che il Movimento 5 Stelle ha il dovere di adottare/confermare per rafforzare le sue politiche, la sua comunità, la sua indipendenza e costruire il proprio futuro. In tal senso gli Stati Generali dovranno essere anche l'occasione di sciogliere determinati nodi sui quali oggi si hanno visioni differenti.

AGENDA 2020-2030

I PARTE: AFFRONTARE IL MONDO POST-COVID

1. Sostegno straordinario alla piccola e media impresa ed ai lavoratori autonomi a partire da una corposa riduzione del carico fiscale. La piccola e media impresa (tessuto economico e sociale dell'Italia) è sotto attacco e nei mesi della pandemia i “piccoli” hanno subito gli effetti più catastrofici. L'epidemia, in molti casi, ha rafforzato i grandi e indebolito i piccoli, già fiaccati da 30 anni di iper-liberismo e capitalismo finanziario.

2. Servizio civile ambientale: programma di lavoro giovanile per la difesa del territorio. I cambiamenti climatici aumenteranno il rischio idrogeologico. Il Servizio civile ambientale consente di investire in prevenzione, difendere il territorio attraverso la messa in atto del piano nazionale per l’adattamento al cambiamento climatico creando fino 200.000 posti di lavoro all'anno (per i prossimi 5 anni) per giovani under 32.

3. Incentivi pubblici per chi – anche grazie alle opportunità di smart working - intende lasciare le grandi città e ripopolare i centri urbani scarsamente abitati.

4. STOP alle grandi opere inutili: la stragrande maggioranza dei finanziamenti destinati ai lavori pubblici venga utilizzata nella grande opera che il Paese attende da anni: la manutenzione e l'ammodernamento dell'ordinario con il fine di migliorare la qualità di vita dei pendolari.

5. Implementazione del Reddito di Cittadinanza con obbligo (ove possibile) di svolgere lavori socialmente utili nei Comuni o all'interno del Servizio civile ambientale.

6. Risanamento del sistema idrico nazionale al fine di ridurre gli sprechi di acqua e aumentarne qualità e approvvigionamento.

7. Legge sull'acqua pubblica che ponga fine alla mercificazione di un diritto inalienabile degli esseri umani.

8. Riforma strutturale del sistema di gestione dei rifiuti: investimenti nell’economia circolare, equiparazione reati ambientali all'omicidio preterintenzionale, lotta all’obsolescenza programmata e diritto alla riparabilità.

9. Decarbonizzazione del Paese: aggiornare gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima in modo più ambizioso, allineandoli agli obiettivi dell IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) per rimanere entro la soglia critica di 1.5 °C. Aumentare dunque la produzione di energia rinnovabile, anticipare la chiusura centrali a carbone senza convertirle in centrali a gas, implementare l'aliquota energetica (abbassare costi ad utenze virtuose ed aumentandoli a quelle più energivore).

10. Progetto di car-sharing pubblico nazionale: programma di sostituzione ventennale di auto private con un parco di auto pubbliche, elettriche, condivise e utilizzabili su tutto il territorio nazionale.

11. Rafforzamento del sisma-bonus e del super-ecobonus (renderli strutturali) con l'obiettivo di mettere in sicurezza il territorio nazionale dagli eventi sismici e rendere il Paese sempre più efficiente ed indipendente dal punto di vista energetico.

12. Sostegno alle famiglie. L'Italia non è un paese per giovani ed è ancor meno un paese per genitori. Fare un figlio oggi, in molti casi, è un atto eroico. Va realizzato un assegno mensile (da 0 a 18 anni) per ogni figlio destinato alle famiglie (o ai singoli genitori) a basso reddito. Inoltre va aumentato e reso obbligatorio il congedo parentale (modello scandinavo) per entrambi i genitori.

13. Chiusura domenicale dei centri commerciale al fine di tutelare i piccoli esercizi commerciali, i centri storici, la famiglia e le attività culturali e sportive.

14. Creazione dell'ITI (Istituto per la Trasformazione Industriale), un istituto pubblico che sostenga le imprese in crisi nel processo di trasformazione/diversificazione produttiva che consenta loro di inserirsi in nuovi mercati.

15. Sostegno alle imprese in crisi che decidono di ristrutturarsi garantendo ai lavoratori di concorrere alle gestione delle stesse (socializzazione delle imprese).

16. Creazione di una Casa farmaceutica pubblica che non abbia come obiettivo il profitto ma la ricerca scientifica e la produzione di farmaci per contrastare le malattie “meno redditizie” per le grandi case farmaceutiche private.

17. Riforma del sistema bancario: separazione tra banche commerciali e banche d'affari al fine di tutelare il risparmio dei cittadini da rischiose operazioni di speculazione.

18. STOP definitivo al Patto di Stabilità e crescita, al MES e ai parametri responsabili dell'austerità economica e sociale.Modifica dello statuto della BCE: la Banca Centrale Europea dovrà diventare prestatore di ultima istanza (cosa che di fatto già sta facendo adesso).

19. Legge sul conflitto di interessi e legge sugli editori impuri: drastica riduzione dell'accentramento di potere mediatico nelle mani di imprenditori che usano i media per interessi private che nulla hanno a che vedere con la libera informazione. Abolizione definitiva dei finanziamenti pubblici all'editoria.

20. Controllo pubblico delle rete autostradale italiana con l'obiettivo di ridurre i pedaggi e investire gli utili in sicurezza e ammodernamento.

21. Legge sulla RAI: fuori la politica dal sistema radio-televisivo nazionale e stop alle lottizzazioni partitiche per tutte le nomine pubbliche le quali devono essere improntate ai principi di meritocrazia e trasparenza e non a quelle di spartizione di potere.

22. Aggiornamento della legge Spazza-corrotti: la corruzione è come il doping, ogni anno trova nuove modalità di azione. Oggi il sistema corruttivo si annida soprattutto nell'assegnazione di maxi-consulenze a parenti ed amici della politica.

23. STOP alle porte girevoli tra politica e sistema finanziario, magistratura e sindacato.

24. Rivoluzione digitale nella Pubblica amministrazione con l'obiettivo di azzerare il potere discrezionale della burocrazia.

Piano nazionale dell'acciaio da inserire in un piano europeo incentrato sulla sostenibilità ovvero sulla creazione di mini-acciaierie distanti dai centri abitati, con valutazioni di impatto sanitario e con aree prevalentemente a freddo. Investimenti sulla sperimentazione della produzione a H2 verde.

25. Diritto alla connettività: libero accesso alla rete per tutti i cittadini.

26. Aumento degli investimenti in ricerca ed università per far sì che l'Italia raggiunga e poi superi la media europea.

27. Rafforzamento della diffusione delle discipline sportive finalizzate all’inclusione sociale, ai bisogni legati alla disabilità, al contrasto del degrado socio-economico delle periferie, alla prevenzione dei disturbi alimentari e posturali attraverso concessioni di spazi e attrezzature alle associazioni e società sportive dilettantistiche e attraverso la riqualificazione urbana da realizzare mediante edilizia sportiva.

28. Inserimento dell'esercizio fisico nel sistema sanitario nazionale: prescrizione medica dell'attività fisica. Inserimento docenti di educazione fisica di ruolo – laureati in scienze motorie/diplomati ISEF – nella scuola primaria.

29. Completare il processo di digitalizzazione della giustizia e rafforzare i metodi di giustizia predittiva. Consentire notifiche solo per via telematica. Estensione del processo civile telematico a tutti i gradi di giudizio (anche al Giudice di pace e Cassazione che oggi ne sono sprovvisti).

30. Salario minimo garantito per tutti, per dare dignità a ciascun lavoratore.

31. Legge sulla prevenzione del suicidio.

II PARTE: ALTRE BATTAGLIE

1. Promozione e sostegno all'uso medicale, industriale e commerciale dei prodotti della cannabis.

2. Terza via in materia di immigrazione: chiusura dei porti e accoglienza interessata sono due facce della stessa medaglia: il totale disinteresse delle condizioni di vita e delle lotte politico-sociali del continente africano. La tragedia dei flussi migratori non si potrà mai fermare se prima non si definisce un piano complessivo che abbia come focus il diritto a non emigrare.

3. Rafforzamento e regolamentazione dello spoils systems per permettere a chi vince le elezioni nazionali, regionali e comunali di sostituire funzionari e dirigenti che ostacolano l'attuazione del programma elettorale risultato vincente.

4. Indipendenza energetica: massicci investimenti verso una produzione distribuita e locale di energia rinnovabile, sostegno alle comunità energetiche ed a Comuni e cittadini dei cittadini produttori di energia.

5. Promozione e sostegno all’agricoltura naturale e biologica e contrasto all'uso massiccio di fitofarmaci. Divieto di commercio e coltivazione di OGM.

6. STOP – senza alcuna deroga – alla vendita di armamenti o altra strumentazione ad uso militare a paesi in conflitto o che sostengono, direttamente o indirettamente, paesi in guerra.

7. Taglio del 30% del numero dei consiglieri regionali e taglio del 40% delle indennità dei parlamentari e dei consiglieri regionali. Rendicontazione totale delle spese effettuate con altri bonus e privilegi a loro disposizione.

8. Obbligo e tempi certi di discussione delle leggi di iniziativa popolare in Parlamento e rafforzamento degli strumenti di democrazia diretta.

9. STOP ai finanziamenti pubblici alle scuole paritarie e all’aziendalizzazione della scuola pubblica: costruire una Scuola Statale di qualità con una vera riorganizzazione in funzione pedagogica e didattica

10. Garantire ai bambini con genitori separati il diritto alla bigenitorialità. Costituzione di un vero e proprio sistema di “welfare state” per sostenere le parti economicamente colpite dalla disgregazione familiare. Modifica delle regole sull'affidamento e - in particolare - sul diritto di visita e di frequentazione dei figli.

11. Ritiro del contingente italiano dall'Afghanistan.

12. Elezione diretta dei parlamentari della Repubblica (ritorno alle preferenze) con obbligo di candidatura nel collegio di residenza.

13. Approvazione di una legge sul “Fine vita” che, almeno, recepisca i principi sanciti dalle recenti sentenze della Corte costituzionale.

14. Assegnazione all'Unione Europea di un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

III PARTE: RAFFORZAMENTO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

1. Massimo due legislature per consiglieri regionali, parlamentari nazionali ed euro parlamentari: chi ha compiuto due mandati (anche non interi) avrà la possibilità di candidarsi, una sola volta, nei comuni di appartenenza.

2. Le nomine ministeriali degli esponenti del Movimento 5 Stelle siano - così come è stato fatto per i programmi – coordinate dal Movimento al fine di garantire la massima trasparenza e meritocrazia.

3. Internazionalizzazione del Movimento 5 Stelle: creazione di un team che abbia come obiettivo la condivisione del nostro know how (organizzazione, democrazia diretta, creazione e rafforzamento di un movimento politico) con i nuovi gruppi politici e le organizzazioni civiche africane che lottano per il diritto a non emigrare.

4. Collocazione autonoma del Movimento 5 Stelle rispetto a destra e sinistra: a prescindere dalla legge elettorale che verrà approvata il Movimento 5 Stelle, nel 2023, si presenterà da solo alle elezioni politiche.

5. La piattaforma Rousseau è il cuore del Movimento 5 Stelle: va rafforzata per continuare a diffondere ed esercitare la democrazia diretta e permettere agli iscritti di esercitare la giusta pressione sui portavoce.

P.S. Alcune delle proposte contenute in questa agenda sono lavoro quotidiano di portavoce e membri del Governo del M5S che meritano sostegno. Nei prossimi giorni presenterò singolarmente alcune idee. Sono a disposizione di attivisti e gruppi territoriali per organizzare incontri online in cui discutere queste proposte in vista degli Stati Generali: la mail per coordinarci è agendapolitica2030@gmail.com

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