31 agosto 2019

Mille miliardi di alberi per vincere la battaglia del clima


 Una recente ricerca ha rivelato l’importanza di piantare alberi per contrastare il riscaldamento globale. Ma bisogna fare in fretta.

 di Davide Zarri  ( da ehabitat.it ) *

Fin da piccoli ci è stata insegnata l’importanza degli alberi per la nostra salute e per l’ambiente. Questi, infatti, giocano un ruolo fondamentale nel combattere i livelli crescenti di anidride carbonica presenti nell’atmosfera. Come vere e proprie spugne naturali, le foreste immagazzinano l’anidride carbonica presente nella biosfera, rallentando di fatto il processo di riscaldamento terrestre. Ma esattamente, quanti alberi ci sono oggi sul Pianeta e quanti ne potremmo piantare? La mancanza di informazioni accurate ha sempre impedito di realizzare una precisa valutazione della situazione. Fino ad oggi, almeno.

Un recente studio coordinato dal Crowther Lab del Politecnico federale di Zurigo ha infatti misurato approssimativamente il numero di alberi esistenti sulla Terra, determinando quanti in più ne potrebbe ospitare senza pregiudicare gli insediamenti umani già presenti. Secondo le stime dei ricercatori, le aree forestali coprono attualmente un’area pari 2,8 miliardi di ettari, mentre le aree disponibili, quelle cioè non occupate dunque da terreni coltivati o da aree urbane, ammonterebbero invece a circa un miliardo di ettari. In altre parole, un’area delle dimensioni degli Stati Uniti risulta oggi inutilizzata. Terreno disponibile che, in linea teorica, potrebbe essere impiegato per riforestare il Pianeta e contrastare così il surriscaldamento globale. Con un impatto sui livelli di gas serra superiore a qualsiasi altra misura attualmente realizzabile, il ripristino delle foreste sembra rappresentare la migliore soluzione per i cambiamenti climatici. Queste nuove foreste potrebbero infatti immagazzinare fino a 205 miliardi di tonnellate di carbonio presente nell’atmosfera. Una cifra impressionante, pari a circa due terzi dei 300 miliardi di tonnellate di carbonio di origine antropogenica rilasciate nell’atmosfera a partire dalla rivoluzione industriale ad oggi.

“Prima di questo studio eravamo già a conoscenza del fatto che la riforestazione contribuirebbe in modo significativo a contrastare i cambiamenti climatici, ma non avevamo alcuna comprensione scientifica del suo impatto” ha dichiarato Tom Crowther, autore senior della ricerca. “Il nostro lavoro”, ha aggiunto, “mostra chiaramente come il ripristino delle foreste sia la migliore soluzione al riscaldamento globale e fornisce prove concrete che giustificano investimenti in tal senso: agendo ora, nei prossimi decenni l’anidride carbonica presente in atmosfera potrebbe essere ridotta del 25%, tornando ai livelli di quasi un secolo fa”.

Lo studio sottolinea quindi l’importanza di piantare alberi anche in prossimità delle aree urbane e di quelle ad uso agricolo. In tutti i contesti, qualunque sia il livello di antropizzazione, la presenza di alberi potrebbe davvero fare la differenza, contribuendo in modo significativo a ridurre l’impatto complessivo dell’inquinamento dell’aria, con enormi ricadute positive sulla qualità di vita di tutti noi. Lo studio, inoltre, suggerisce come molti modelli climatici esistenti sbaglino nel prevedere un aumento spontaneo della copertura forestale globale come risultato dei cambiamenti climatici in corso. Man mano che la temperatura cresce, le aree in grado di ospitare nuove foreste si riducono in modo significativo. Se è vero, infatti, che il riscaldamento globale produrrà una crescita delle foreste in regioni come la Siberia, questo aumento non basterà a compensare le enormi perdite in termini di foreste tropicali in America Latina e Sudest asiatico.

Di questo passo, un aumento di 1,5 gradi centigradi della temperatura comporterebbe la sparizione di un quinto delle aree disponibili al rimboschimento, mettendo a serio rischio la possibilità di contrastare con la riforestazione lo stesso riscaldamento globale. Agire in fretta, dunque, può rivelarsi decisivo. È fondamentale che in parallelo vengano portate avanti altre iniziative, come parte di un approccio sistemico e integrato per contrastare il cambiamento climatico: “È di vitale importanza”, ha precisato il professore,proteggere le foreste che esistono oggi, perseguire altre soluzioni climatiche e continuare a eliminare gradualmente i combustibili fossili dalle nostre economie”.

* da www.ehabitat.it - 21 agosto 2019

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