di Ignazio
Corrao, parlamentare europeo del
M5Stelle ( EFDD) *
Il CETA è il
primo accordo commerciale tra l’UE e una delle grandi economie mondiali. È
inoltre l’accordo commerciale bilaterale più vasto che sia mai stato negoziato
fino ad oggi.
Da oggi con
questo trattato sono a rischio la democrazia, l’ambiente, la salute dei
cittadini, la sopravvivenza delle piccole e medie imprese e persino i nostri
risparmi. Perchè? Perchè il CETA non è un trattato di libero scambio. E’ una riforma
istituzionale occulta, concepita in stanze segrete da tecnocrati non eletti
e travestita da trattato internazionale. Da quando siamo a Bruxelles il
MoVimento 5 Stelle ha provato in tutti i modi a denunciare quanto stesse
accadendo e a metter maggiore attenzione sulla problematica, ma purtroppo non è
servito a nulla. Non è servito dire che il CETA porterà a una crescita irrisoria dello 0,01% l’anno, che farà perdere il lavoro a 200.000 europei, che
porterà a una contrazione dei salari reali tra i 300 e i 1.300 euro.
Non è
servito a nulla spiegare che il CETA colpirà duramente la nostra agricoltura, che le importazioni di grano passeranno dalle 38
mila tonnellate attuali a oltre 100 mila, quelle di mais da 7 a 45 mila, quelle
di maiale da 12 a 75 mila e quelle bovine a quasi 80 mila. Se questi numeri
stupiscono, è perché in media un’azienda agricola canadese è 20 volte più
grande di una europea. Come faranno i nostri piccoli e medi agricoltori e
allevatori a competere con questi giganti canadesi?
Dopo il voto
del Parlamento Europeo il CETA è entrato nella vita dei cittadini ed è ormai
troppo tardi per fermarlo. Gli europei se lo troveranno a tavola.
E come
faranno a difendersi da prodotti OGM e carne con gli ormoni? E’
vero, il CETA non permette l’ingresso automatico di OGM, ma crea una procedura
affinché gli OGM siano approvati più velocemente, senza tutte le precauzioni
che usiamo in Europa, e la questione non è marginale perché in Canada l’81% del mais e l’80% del grano sono OGM. La carne canadese, invece, contiene ormoni e
ractopamina, sostanze vietate in Europa, ma che ritroveremo presto nei nostri
piatti. E se pensate che le leggi europee basteranno a fermare il CETA,
sappiate che un trattato vale più delle leggi e che questo trattato contiene un
fondamentale cavallo di Troia, perché incorpora le norme sanitarie dell’OMC,
usate con successo in passato da USA e Canada per attaccare il blocco europeo
alla carne con gli ormoni.
Ma questo
non sarà il problema principale, perché il CETA colpirà duramente la nostra
sovranità. I servizi che oggi sono pubblici saranno sottoposti a un’ondata di privatizzazioni
e liberalizzazioni. Le clausole del CETA prima obbligheranno a
liberalizzare e dopo renderanno tutte le aperture irreversibili. Dite addio a
acqua, sanità e istruzione pubbliche. E se qualcuno vorrà opporsi sappia che il
CETA istituirà un tribunale sovranazionale che potrà condannare gli Stati che
oseranno mettere i bastoni fra le ruote alle corporation e ai loro profitti.
Sembra impossibile, ma la realtà supera i peggiori incubi. Una giustizia
privata a cui avranno accesso anche tre quarti delle imprese americane che
operano in Europa, triangolando le azioni legali tramite le loro filiali in
Canada.
Ma
soprattutto il CETA è un assegno in bianco. Crea un organismo tecnocratico e
non eletto chiamato “Joint Committee” che potrà interpretare e modificare i
protocolli del trattato. E non si tratta di poche pagine, ma del 75% delle
1.500 pagine che lo compongono. Tutto questo senza nessun controllo
democratico! A pagina 6 e 7 di questo documento ufficiale trovate il dettaglio
dei voti: https://goo.gl/AEhycw
Hanno votato
a favore: PPE: Cesa, Cicu, Comi,
Dorfmann, Gardini, La Via, Mussolini, Patriciello, Pogliese, Salini, Maullu, - S&D:
Bettini, Bonafè, Costa, Danti, De Monte, Gualtieri, Kyenge, Morgano, Picierno,
Pittella, Sassoli, Toia, Zanonato, Zoffoli. - ECR: Fitto, Sernagiotto - NI:
Soru
Si sono
espressi contro: EFDD:
Adinolfi, Agea, Aiuto, Beghin, Borrelli, Castaldo, Corrao, D’Amato, Evi,
Ferrara, Moi, Pedicini, Tamburrano, Valli, Zullo - ENF: Bizzotto, Borghezio,
Ciocca, Fontana, Salvini, Zanni - GUE: Forenza, Maltese, Spinelli - S&D:
Benifei, Briano, Caputo, Chinnici, Cofferati, Cozzolino, Giuffrida, Panzeri,
Schlein, Viotti - Verts/ALE: Affronte
Astenuti: PPE: Cirio - S&D: Gentile
Non hanno
votato: Martusciello, Matera, Tajani,
Bresso, De Castro, Gasbarra, Mosca, Paolucci.
* da www.ignaziocorrao.it - 15 febbraio 2017
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