23 febbraio 2017

Parla Pignatone su mafia capitale: nessuno lo ascolta. Dove sta la stampa? E la classe politica dirigente?



di Sergio Di Cori Modigliani *

"Roma non è una città normale, come le altre. E' una bomba atomica".
Beppe Grillo, 22 Febbraio 2017

Ieri pomeriggio, martedì 21 Febbraio, mentre al Nazareno si consumava il delirio masochista della direzione piddina e i tassisti in rivolta si scontravano con la polizia, la città di Roma viveva la sua ennesima giornata borderline. A una manciata di metri dal punto di raccolta di taxisti e ambulanti, si svolgeva un evento fondamentale per la nazione, che vedeva al centro il destino della capitale e quindi del paese.  L'evento clou della giornata si svolgeva a Palazzo San Macuto. Si trattava dell'audizione ufficiale del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il magistrato Giuseppe Pignatone, dinanzi ai membri della "Commissione parlamentare Degrado Città e Periferie". Tema e oggetto dell'audizione: la lotta contro i fenomeni di criminalità che stanno affliggendo la città.

Per motivi a me oscuri e incomprensibili, invece di trasmettere la diretta in streaming e consentire ai cittadini romani e italiani di ascoltare dalla viva voce dell'unica persona nell'intera Repubblica Italiana che ha il polso della situazione, conosce a menadito ogni singolo dettaglio ed è legalmente l'unico autorizzato a fornire nomi e cognomi, date, dati, connessioni, cifre, il mondo mediatico italiano-sia quello cartaceo che in rete-ha scelto di soprassedere considerando tale evento irrilevante.  Dal mio punto di vista, la notizia vera è proprio questa. Ecco alcuni stralci ufficiali diffusi dall'ufficio stampa della Camera dei Deputati: sostiene il Procuratore Pignatone:

"A Roma c’era la convinzione diffusa che la mafia non fosse un problema. Non era così. La nostra valutazione è invece molto più articolata e ha affrontato il nodo della complessità della realtà romana. Per fortuna non siamo a Palermo, non siamo a Reggio Calabria o a Napoli. Però è bene fare le indagini, fare i processi dove ci sono gli elementi, e sapere che accanto a tanti altri problemi di Roma che sono anche più gravi, in primis la corruzione nel senso ampio della parola, c’è anche un problema di presenza di organizzazioni mafiose o di tipo mafioso, e di grossi investimenti mafiosi, molto grossi e adesso qui spiegherò di che cosa si tratta......."

In seguito, il vicepresidente della commissione, Roberto Morassut, intervenendo, ha parlato di uno dei simboli della presenza mafiosa nella periferia est della città: "A Tor Bella Monaca" ha spiegato "da anni è stato realizzato un murale su un edificio pubblico comunale da parte di un clan che rappresenta il volto di un capo clan ucciso di recente, come per affermare il potere assoluto di controllo del quartiere. Le amministrazioni recenti non sono riuscite a rimuovere questo simbolo vergognoso. Semplicemente non sono in grado di farlo".

Proseguendo nel suo intervento, Pignatone ha spiegato che "...la pubblica amministrazione non esegue demolizioni né acquisizioni quando c’è una confisca definitiva. Su questo stiamo tentando, da un anno circa, di fare qualcosa di più in sede di esecuzione penale, ma è come sempre una supplenza ad una attività amministrativa che manca. C’è stata una serie di fatti positivi durante l’amministrazione Tronca, dopodiché c’è stato un rallentamento come su tante altre cose. Aspettiamo l’assestamento della nuova amministrazione......".

Penso che l'intervento dei membri della commissione e l'intera deposizione del magistrato Pignatone dovrebbero essere messi a disposizione della cittadinanza perchè davvero si tratta di questioni fondamentali e strutturali che possono decidere del futuro dell'intera nazione. Abbiamo il diritto di essere informati in toto sui risultati di questa audizione.
Abbiamo il dovere di informarci, nei limiti delle nostre modeste possibilità, sui risultati e contenuti di tale audizione.

All'attuale classe politica dirigente, sia quella nazionale che romana, è importante che si rivolgano subito i sostenitori, i votanti, i militanti pretendendo ragguagli in merito. A tutti i partiti (un caso fortunato perchè la consueta faziosità di parte non dovrebbe manifestarsi)  bisognerebbe chiedere a gran voce di fornirci adeguate notizie.
Ai piddini, ai pentastellati, ai meloniani, ai forzisti, ci sarebbe da porre un'unica secca domanda: "Perchè non state informando la cittadinanza romana sulle evoluzioni (o involuzioni) della questione relativa alla presenza della criminalità organizzata, mettendo a disposizione dell'intera collettività l'intera documentazione fornita dal magistrato Pignatone all'apposita commissione riunita a Palazzo San Macuto il pomeriggio del 21 Febbraio 2017?".

  * da : www.sergiodicorimodiglianji.blogspot.it   22 febbraio 2017


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