Pubblichiamo lo scambio intercorso tra il Garante Beppe Grillo e il Presidente Giuseppe Conte in vista dell’Assemblea Costituente (In MoVimento-27 Luglio 2024)
- Lettera di
Beppe Grillo a Giuseppe Conte –
Caro Giuseppe,
L’ultima volta che ci
siamo incontrati ci eravamo ripromessi di programmare alcuni incontri con un
gruppo ristretto dei nostri, per discutere dei temi su cui rilanciare il
Movimento, che é afflitto da un’evidente crisi di consenso. Personalmente
ritengo che la nostra crisi di consenso derivi anche e soprattutto da una crisi
d’identità.
Infatti, il Movimento
ha raggiunto il suo maggior successo grazie a un’identità di pochi punti
distintivi, rappresentati dalle prime (e pure dalle seconde) cinque stelle.
Oggi le stelle sono diventate un firmamento, che sarà anche bello, ma le cui
stelle appaiono indistinguibili l’una dall’altra. Per renderle tali occorre, a
mio avviso, tornare alla semplicità e alla chiarezza di un tempo. Ciò non
significa rivangare nostalgicamente temi che appartengono al passato, ma
tornare alla forma fisica che ci ha consentito di vincere nel 2018.
A prescindere da temi
come la pace e la tutela dei più deboli, che sono ovviamente condivisibili, sia
cristianamente sia Altrove, ma anche connotati da una vaghezza di cui sfugge la
declinazione pratica, occorre a mio avviso trovarne altri che non siano così
ecumenici, come furono quelli del 2018. Fra questi credo che ce ne siano almeno
due da rivendicare ancora convintamente, vale a dire una transizione ecologica
e digitale che ci consenta di vivere in un ambiente migliore e con parità di
accesso ai dati, oltre a un diverso modo d’intendere la politica, che parta
innanzitutto dai cittadini e non dai sepolcri imbiancati che dominano il nostro
sistema.
Si potrebbe obiettare
che anche questi due temi possano sembrare vaghi, anche se forse un po’ meno
dei primi due. Per questo sarebbe utile delinearne alcune caratteristiche
distintive, come per esempio una transizione ecologica che si realizzi anche
attraverso politiche sul consumo, e non solo sulla produzione, una transizione
digitale che si incentri sull’accesso dei cittadini ai propri dati e su una
maggiore fruibilità dei loro diritti, e regole che, al tempo stesso, estendano
gli spazi di democrazia diretta e favoriscano il ricambio della classe
politica. Quanto a quest’ultimo punto, le regole che il Movimento ha deciso di
darsi fin dall’inizio operano già in questo senso, ma incontrano resistenza da
parte di chi è stato già eletto. Non possiamo però dimenticare che proprio
queste stesse regole hanno reso possibile la mobilitazione di molti di noi che
hanno creduto nel sogno di una politica diversa e non più ostaggio degli zombie
di una foresta pietrificata.
Apprendo che vorresti
indire un’assemblea costituente per discutere di questi e altri temi. Non ne
abbiamo mai parlato, ma come sai, in quanto Garante, sono il custode dei valori
del Movimento e dovremmo quantomeno discuterne prima nel corso degli incontri
che ti avevo chiesto di fare, anche perché ogni decisione non potrà non essere
presa nel rispetto dei valori del Movimento. So che li condividi anche tu e non
ho dunque alcun dubbio che saremo allineati su tutto, nonostante ci sia chi
faccia intendere il contrario, strumentalizzando mie dichiarazioni
decontestualizzate e facendo finta di dimenticare chi sono, pur avendo
applaudito a molte altre mie battute e iperboli.
Nessuno è più ridicolo
di chi prende una battuta sul serio, dunque devo solo ringraziarlo per aver
reso alcune mie battute ancora più comiche. Tuttavia, penso che a questo punto
sia ormai diventato necessario sfatare le nostre presunte divergenze, e tal fine
ti invito a divulgare questa mia lettera nelle forme che tu riterrai più
opportune. Nel frattempo confido che lavoreremo assieme per il bene del
Movimento e del nostro paese.
Con amicizia e
affetto,
Beppe
- Risposta di Giuseppe
Conte a Beppe Grillo - (Roma,
27 luglio 2024)
Caro Beppe,
come già ti anticipai
nel corso dell’ultimo incontro, con il Consiglio Nazionale stiamo lavorando per
affrontare una bellissima sfida: un’Assemblea Costituente quale occasione di
vero confronto e partecipazione per rinnovare l’azione politica del Movimento.
Viviamo questa vigilia
con grande impegno, consapevoli che stiamo progettando il più grande
esperimento di democrazia “partecipativa” mai realizzato, in Europa, da una
forza politica, in linea con i criteri contenuti nella Raccomandazione della
Commissione europea del 12 dicembre 2023, sul “coinvolgimento e la
partecipazione effettiva” dei cittadini e delle organizzazioni della società
civile alle politiche pubbliche.
E’ un progetto
pienamente in linea con i principi e i valori del Movimento e, in particolare,
con il principio della “democrazia partecipativa”, che va anche oltre il
principio originario della “democrazia diretta”. I partecipanti, infatti, non
si limiteranno soltanto a esprimere il loro voto su quesiti decisi e posti
dall’alto, ma saranno essi stessi a indicare temi e progetti da discutere,
originando un moto “dal basso” che poi condurrà, attraverso approfondite
istruttorie, alle deliberazioni finali rimesse agli iscritti, in modo da
definire i nuovi obiettivi strategici del Movimento.
Assicureremo ampia
partecipazione ai giovani, anche minorenni, perché sarebbe un controsenso
progettare il loro futuro senza coinvolgerli direttamente.
Questo progetto è il
modo migliore per affrontare la “crisi di consenso” di cui pure ragioni nella
tua lettera. Una delle ragioni di questa crisi – sono d’accordo con te –
riguarda proprio l’“identità” stessa del Movimento.
Nonostante ci siamo
dotati di una “Carta dei principi e dei valori” e nonostante l’impegno della
intera Comunità in tante battaglie qualificanti che a tali principi e valori si
ispirano, siamo chiamati a fare di più per mobilitare quei tanti, troppi cittadini
che ormai si astengono da qualsiasi forma di partecipazione e impegno politico.
Il contesto è
fortemente mutato. Nel 2018 il Movimento riuscì a guadagnarsi una fortissima
investitura elettorale presentandosi ai cittadini come il più credibile
interprete di un diffuso disagio sociale e il più qualificato “eversore”
rispetto a un sistema politico anchilosato e cristallizzato in consolidati
apparati di potere.
Pur non essendo
auto-sufficienti e – per questo – costretti a confluire in due distinti governi
di coalizione, nei governi Conte I e Conte II abbiamo realizzato un vasto
progetto riformatore, attuando all’incirca l’80% degli impegni presi con i
cittadini.
Purtroppo la genuinità
e coerenza del nostro impegno politico è stato offuscato dall’appoggio al
Governo Draghi, che ci ha costretti nella scomoda posizione di dover votare
molti provvedimenti che non erano affatto in linea con la richiesta di
cambiamento dei nostri elettori. In quella fase, ogni nostro tentativo di
difendere le nostre più qualificanti riforme è stato inquinato dalla costante
accusa di voler fare cadere il Governo di unità nazionale. L’indicazione di
Cingolani al Ministero della transizione ecologica non si è rivelata felice, e
la mitologica “agenda Draghi” ci ha fatto molto male: all’atto della formazione
del governo abbiamo perso molti parlamentari e iscritti e, nella fase finale,
sono venuti al pettine nodi irrisolti, con la scissione guidata da Di Maio. E
proprio il Governo Draghi ha poi spianato un’autostrada alla vittoria di
Meloni.
Dobbiamo affrontare
l’attuale parabola politica del Movimento con coraggio e determinazione, senza
indugiare in un passato che non ritorna. E’ per questo che abbiamo dato vita a
oltre 300 gruppi territoriali, con attivisti che finalmente hanno ritrovato un
contesto in cui discutere e realizzare progetti a beneficio delle comunità
locali. Abbiamo attivato la Scuola di formazione che offre a tutti i nostri
iscritti approfondimenti gratuiti, su temi di vitale importanza, tenuti da
docenti altamente qualificati.
L’unica vera costante
rispetto al passato è la forte opposizione nei nostri confronti
dell’establishment politico-finanziario. Ma è un segno positivo. Conferma la
fedeltà ai nostri ideali e la nostra irriducibile incompatibilità con tutte le
opache consorterie che nel nostro Paese inquinano i processi decisionali
democratici e alimentano rendite di potere al di fuori di qualsiasi criterio
meritocratico e concorrenziale.
Il Paese, oggi più che
mai, ha “bisogno” del Movimento. Ora che sono coinvolto nell’agone politico, mi
rendo ancor più conto dell’assoluta necessità di una forza politica che tenga
alta l’asticella della cultura delle regole e dell’etica pubblica, che continui
a battersi contro la corruzione, le diffuse ingiustizie, le profonde
diseguaglianze.
Siamo e dovremo sempre
essere radicali nel difendere i nostri principi e valori. Il Movimento è nato e
dovrà sempre operare per il bene dei cittadini, contrastando la degenerazione
che spinge la classe politica a ritagliarsi forme di privilegio e spazi di
impunità.
Ma non saremmo
coerenti se, al nostro interno, non lasciassimo che l’Assemblea degli iscritti,
che è l’organo sovrano della nostra associazione, decida liberamente progetti e
nuovi obiettivi strategici. Lasciamo che la nostra Comunità si interroghi sul proprio
futuro. Non dobbiamo avere paura di metterci tutti in discussione. Io per
primo. Ti anticipo che la gestione delle varie fasi del processo costituente
sarà affidato a un gruppo di esperti indipendenti, specializzati nella gestione
di processi deliberativi complessi. Questo proprio al fine di evitare qualsiasi
forma di interpositio –
mia o dell’attuale gruppo dirigente – che possa alterare l’autenticità delle
partecipazioni con elementi di etero-decisione.
Nella tua lettera mi
scrivi che ti farebbe piacere organizzare alcuni incontri per discutere su temi
utili a rilanciare il Movimento. Il tuo apporto è più che benvenuto e ti
confermo la piena apertura a discutere con te, come e quando vorrai.
Indichi anche alcuni
temi, dalla pace alla tutela dei più deboli, dalla transizione ecologica a
quella digitale. Ti assicuro che l’intera nostra Comunità è da tempo impegnata
a ogni livello – europeo, nazionale, locale – nel perseguire molteplici iniziative,
ben concrete, in questa direzione. E anche quando gli obiettivi non risultano
immediatamente declinabili sul piano pratico, non sono da trascurare le
iniziative di denuncia e di stimolo nei confronti di chi, in questo momento, ha
responsabilità di governo, a livello nazionale e internazionale.
Questo processo
costituente servirà a “riossigenare” il Movimento, rilanciandone la vis
propulsiva e innovativa. Con i nuovi temi proveremo a costruire un progetto di
cambiamento della società, secondo la logica olistica one-health, integrando in
una medesima prospettiva il benessere degli esseri umani, la tutela degli
animali e la protezione degli eco-sistemi e della biodiversità.
Avrai sempre la
massima disponibilità, mia e di tutti i referenti dei Comitati tematici, a
raccogliere i tuoi suggerimenti. Nessuno mette in discussione il tuo ruolo
storico di fondatore e la tua funzione attuale di Garante. Io non l’ho fatto.
Ma con grande schiettezza – anche alla luce delle responsabilità politiche che
mi sono assunto – devo informarti che non posso accogliere la tua proposta di
discutere “preventivamente” i temi da sottoporre all’Assemblea Costituente. E’
una richiesta diametralmente opposta al progetto che stiamo avviando e allo
spirito che mi ha spinto a indire l’Assemblea.
Immaginare che io e
te, da soli o – come pure scrivi – insieme a “un gruppo ristretto dei nostri”,
si proceda a individuare e discutere temi da sottoporre all’Assemblea,
significherebbe arrogarsi la scelta di indicare i temi su cui l’Assemblea è
legittimata a pronunciarsi, assumendo che rispetto a tutti gli altri essa sia
priva di legittimazione.
Questa conclusione non
è in linea con il principio – anche statutario – secondo cui l’intera comunità
degli iscritti è l’organo sovrano, il supremo organo di decisione, secondo i
principi e le regole di un organismo “associativo” di diritto privato che caratterizzano
il Movimento.
Agli inizi della
settimana prossima si terrà la terza riunione del Consiglio Nazionale dedicata
alla definizione di tutti i passaggi e dettagli di questo processo costituente.
E’ il nostro Organo più rappresentativo, dove siedono anche i rappresentanti diretti
degli iscritti. Non appena avremo la “guida” finale ti informerò prontamente.
Liberiamo le energie e
affidiamoci all’entusiasmo di una comunità di donne e uomini e di tanti giovani
che condividono i nostri principi e valori. Lasciamo che la discussione si
sviluppi libera e non predeterminata. E’ questo il modo migliore per rilanciare
lo spirito del Movimento, l’ispirazione che spinge tanti cittadini a impegnarsi
nelle istituzioni senza pensare al tornaconto personale, genuinamente animati
dalla voglia di cambiare questo nostro Paese contro tutto e tutti. Io conservo
intatto questo spirito: è questa la motivazione che – anche a fronte di insulti
e attacchi di ogni tipo – mi rende ogni giorno più determinato, è questa la
motivazione che mi rincuora quando i risultati elettorali sono buoni, ma ancor
più mi fortifica quando risultano deludenti.
Guardiamo al futuro
con rinnovato impegno comune.
Con pari amicizia e
affetto,
Giuseppe Conte
P.S. Mi chiedi di
divulgare la tua lettera: raccolgo il tuo invito immaginando che questo nostro
scambio possa motivare i nostri iscritti e simpatizzanti a partecipare
attivamente al nostro progetto “costituente”.
( In MoVimento - 1
Agosto 2024 )
Il Consiglio Nazionale
del M5S ha oggi approvato le fasi, i meccanismi e il funzionamento del processo
di democrazia “partecipativa” per l’Assemblea costituente del Movimento 5
Stelle. L’obiettivo principale è coinvolgere i cittadini per elaborare proposte
e soluzioni sui temi più importanti di cui il Movimento dovrà occuparsi nei
prossimi anni.
L’innovazione più
radicale di questo processo partecipativo risiede soprattutto nel metodo: il
Movimento 5 Stelle si metterà in discussione come mai ha fatto prima d’ora
dalla sua fondazione e, partendo dall’ascolto, condividerà e discuterà le
posizioni da adottare, le scelte da assumere e gli obiettivi da perseguire.
Le regole chiave del
metodo deliberativo saranno: inclusività, trasparenza, accessibilità e
accountability. Questo percorso avrà l’obiettivo di aprirsi alla partecipazione
di tutti, iscritti e simpatizzanti, fornendo le informazioni essenziali per una
discussione informata e strutturata che possa stimolare soluzioni condivise ed
efficaci. Per questo motivo il processo non verrà governato
dall’attuale vertice politico del Movimento 5 Stelle, ma sarà coordinato da
un gruppo di esperti che agiranno come facilitator con
l’obiettivo di rendere il processo pienamente trasparente.
Il percorso di
partecipazione, diviso in tre fasi, sarà guidato dalla Carta dei Principi e dei
Valori e
prevede la discussione di tutte le proposte che rientrano nel quadro valoriale
e ideale del documento fondante del Movimento. Sarà possibile, tuttavia, anche
discutere e votare proposte di integrazione e aggiornamento della Carta stessa.
La prima fase di
ascolto darà il via al processo partecipativo, con il coinvolgimento di tutta la
comunità politica del Movimento, composta non solo dagli iscritti ma anche da
tutti i cittadini che condividono la Carta dei Principi e dei Valori del
Movimento. Le istanze e le proposte emerse in questa fase verranno aggregate in
“filoni di bisogni”, sottoposti a una sottoscrizione aperta a tutti i
partecipanti tramite un portale web e finalizzata a selezionare le tematiche
ritenuti più rilevanti.
La seconda fase
costituirà il vero e proprio confronto deliberativo, con la
possibilità di discutere in profondità i temi. Sarà organizzata su più giornate
e affidata a un campione stratificato di 300 partecipanti rappresentativi
dell’intera base, per garantire un dialogo proficuo e approfondito. I
partecipanti saranno identificati secondo tre criteri di stratificazione: il
genere, la classe di età e la residenza per macro-area geografica. Nella
stratificazione sarà dato particolare rilievo ai giovani e alle donne, per
garantire che ci sia una giusta valorizzazione delle loro sensibilità.
La terza fase,
l’Assemblea Costituente. Al termine del processo deliberativo sarà
redatto un “documento di indirizzo”, contenente le soluzioni più condivise, che
sarà discusso e votato durante la terza fase, l’Assemblea Costituente, composta
dagli iscritti che potranno partecipare alle tavole rotonde tematiche guidate
dagli eletti (parlamentari nazionali ed europei e consiglieri territoriali).
Alla grande Assemblea finale, programmata in autunno, gli iscritti potranno
partecipare in presenza e da remoto e il tutto si chiuderà con il voto degli iscritti
sulle proposte emerse dal processo partecipativo, con una votazione in diretta
che avrà effetti immediati sulle eventuali modifiche allo Statuto del Movimento
e sul programma politico.
Il Movimento sarà
affiancato e coadiuvato nel corso dell’iter da Avventura Urbana,
società leader in Italia nella gestione di processi complessi e innovativi
nelle politiche pubbliche. In trent’anni di esperienza, Avventura Urbana ha
realizzato oltre 370 progetti per 180 amministrazioni pubbliche e aziende
private implementando processi partecipativi che tengono conto delle diverse
posizioni delle parti interessate e consentono di raggiungere soluzioni
sostenibili e condivise.
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