Clima. Il Consiglio europeo non ha trovato l'accordo sull'energia, né sull'inserimento dell’energia nucleare tra le fonti rinnovabili - una forzatura senza alcun fondamento scientifico - né su come fronteggiare l'aumento eccessivo, immotivato, speculativo del prezzo del gas e di altre fonti fossili
di Mario Agostinelli, Alfiero Grandi, Jacopo Ricci *
Questo stallo dovrebbe
portare il governo Draghi ed in particolare il Ministro Cingolani, che hanno
aperto al nucleare dopo l’incontro col presidente francese Macron, a ripensarci
perché altri paesi europei, a partire dalla Germania, non sono d’accordo. Tanto
più che il nuovo governo tedesco ha confermato la chiusura delle sue centrali
nucleari per produrre energia elettrica entro la fine del 2022 e quindi
faticherebbe a spiegare l’eventuale contraddizione tra le due posizioni ai
tedeschi.
Avevamo chiesto al
Governo Draghi, con un appello pubblico condiviso da migliaia di firme, di
fermare lo scempio di una tassonomia europea scritta sotto dettatura di Macron.
Sarebbe questa una scelta priva di senso e di fondamento scientifico, utile
solo a esaltare la scelta nuclearista di Macron che forse pensa così di fare
concorrenza elettorale alla destra e di scaricare sui fondi europei i costi
enormi del nuovo nucleare per i cittadini francesi se non sarà possibile usare
i soldi dell’Europa. Soldi che la Francia non a caso ha chiesto solo a fondo
perduto.
Da uno stallo
potrebbero uscire le condizioni per tornare a dire la verità e cioè che sono
fonti di energie rinnovabili solo acqua, vento, sole, terra, il resto non
può ricevere incentivi europei vincolati a contenere l’aumento della
temperatura entro 1,5 gradi. Infine Cingolani dovrebbe decidersi a proporre un
piano concreto, immediato, con scadenze ravvicinate, di nuovi investimenti
nelle rinnovabili in Italia. Questo sarebbe il miglior contributo per
contrastare l’aumento immotivato e speculativo del gas, che è aumentato perfino
più del petrolio.
Accelerare per le
rinnovabili è l’unico modo per contrastare l’aumento dei prezzi del gas ed
entro il 2022 potremmo ottenere dei risultati importanti per il nostro paese.
* da il manifesto -18
dicembre 2021
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