È negli ambienti naturali che si pratica un tipo di attenzione senza sforzo, noto come fascino morbido, che crea sensazioni di piacere anziché di fatica. Raccogliendo le evidenze scientifiche e pedagogiche più recenti, il WWF ha stilato un elenco dei 10 fattori che vengono implementati dal contatto con la Natura.
Bambini e Natura, i benefici rilevati dai bambini
Non solo le ricerche, ma gli stessi bambini riferiscono gli effetti positivi della Natura su di loro. Secondo un report pubblicato dal Wildlifetrusts, dopo aver trascorso del tempo in ambiente naturale, il 90% dei piccoli ha riferito di aver imparato qualcosa di nuovo sul mondo naturale. L’84% ritiene di essere capace di cose nuove quando ci prova, il 79% ritiene che l’esperienza possa aiutare il proprio lavoro scolastico, il 79% si è sentito più sicuro di sé. Altri fattori sono, inoltre, il miglioramento nel rapporto con gli insegnanti e con i compagni di classe.
WWF, 10 cose che non sai
Il decalogo “10 cose che non sai”, riassunto in un’infografica, si compone dei benefici che, da un lato, incrementano nei bambini il benessere, la salute, l’autodisciplina, dall’altro riducono i disturbi depressivi e i comportamenti problematici che il grigio metropolitano porta con sé.
Effetto natura sui bambini
Li riportiamo fedelmente qui di seguito:
- Benessere: frequentare aree verdi migliora il benessere mentale, l’autodisciplina, riduce i disturbi depressivi e diminuisce i comportamenti problematici.
- Prevenzione: una maggiore disponibilità di spazi verdi pubblici favorisce l’attività fisica quotidiana necessaria a sviluppare armoniosamente l’apparato muscolo-scheletrico. Contribuisce inoltre a prevenire malattie cardiorespiratorie, metaboliche e tumorali.
- Socialità: il contatto con la natura favorisce l’interazione tra pari e l’autonomia. Aiuta a imparare a gestire e a contenere lo stress e aumenta la autostima.
- Intelligenza: crescere in un ambiente urbano ricco di verde rafforza il Quoziente Intellettivo dei bambini e li aiuta ad affrontare le situazioni di rischio.
- Concentrazione: la ricerca medica ha indicato nelle “dosi naturali” un nuovo strumento sicuro (e poco costoso) nella gestione dei sintomi dell’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività).
- Attenzione: nei bambini che vivono in prossimità di aree verdi il volume della corteccia prefrontale e premotoria è maggiore. Sono le regioni cerebrali implicate nella memoria di lavoro e nei meccanismi di mantenimento dell’attenzione.
- Empatia: ripristinare il contatto con la natura soddisfa un bisogno innato per cui si prova fascinazione ed empatia rispetto ad altre forme di vita (E.Fromm e E.O.Wilson).
- Creatività: la socio-biologia ha dimostrato che i bambini che giocano a contatto con la natura sono più creativi e collaborativi rispetto a quelli che vivono lontani dal verde.
- Anti-stress: i bambini che giocano in spazi aperti dimostrano meno stress e ansia rispetto ai loro coetanei abituati a giocare in spazi chiusi.
- Comunità: vivere in ambienti più verdi rafforza il senso di ‘luogo’ e appartenenza a una comunità sana, presupposto per costruire il senso di difesa del bene comune.
da www.ehabitat.it
(pubblicato il 23 Novembre 2020 in Educazione|Lifestyle|Natura da Valentina Tibaldi )
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