Il Dr.
House, apparentemente il migliore medico del mondo. Quello che ti augureresti
di trovare in un pronto soccorso. ma e’davvero cosi’?
I costi sanitari di vari paesi in rapporto ai rispettivi Prodotti interni lordi
In questi giorni ci rendiamo, all’improvviso, conto di
quanto sia vitale avere un sistema sanitario nazionale pubblico. In senso
stretto. Quasi tutti gli altri paesi sia europei, sia non europei hanno sistemi
misti o decisamente privati. La situazione italiana, come evoluzione negli anni
e’ questa:
Siamo tra i paesi che spendono meno, eppure, tutto
considerato, il mondo intero riconosce che, nonostante tutto, il nostro e’ uno
dei sistemi sanitari migliori.
Tralasciando i vari casi europei, gli USA sono
l’esempio piu’ eclatante di un sistema sanitario privato, costosissimo ed
inefficiente. Che costa tantissimo in termini monetari, piu’ del doppio del
sistema pubblico italiano ed ancora di piu’ come spesa pro capite : gli USA
hanno un pil procapite piu alto dell’ Italia.
Molte cose non funzionano nel nostro sistema
sanitario. Gli scandali, i costi gonfiati, i nepotismi, le malversazioni, gli
episodi di “malasanita’”. Sappiamo che si potrebbero risparmiare decine di
miliardi all’anno, senza rinunciare a nulla, senza tagliare posti letto, senza
smettere di ammodernare le strutture e le attrezzature. Sappiamo che si puo’ e
si deve fare meglio. Dovremmo pero’ sapere che potrebbe andare MOLTO peggio.
Questa tragedia del Coronavirus ci permette almeno questo: confrontarci con i
sistemi altrui e i risultati di questi sistemi. Per ora negli USA, dove fare un
tampone o , se per quello anche una semplice analisi del sangue, costa migliaia
di dollari, solo parzialmente coperti dalle assicurazione migliori, che
comunque lasciano sempre fuori un ticket tipicamente dieci volte piu’ alto di
quelli che ci lamentiamo tanto di dover pagare.
Tutto questo sembrerebbe teoria, sterile polemica etc
etc. Vi ricorderete quanto scandalo avesse fatto la dichiarazione in merito di
Vasco Rossi, prontamente irrisa, smentita, negata da fior fiore di pensosi,
commentatori dei principali media. Ora poi, con un ritardo di almeno dieci
giorni, anche negli USA si puo’ fare il tampone senza dover pagare. Tutto bene,
a parte lunghissime code di cittadini terrorizzati e un sovraccarico di lavoro
dei laboratori di analisi. E decine di migliaia di casi in piu’ del necessario,
che stanno esplodendo. Che si tradurranno i migliaia , forse decine di migliaia
di morti piu’ del necessario.
La cosa “interessante”, nel senso della maledizione
cinese, e’ pero’ un’altra. Che per i cittadini statunitensi, quello di non
poter, praticamente curarsi, farsi analisi, essere soccorsi, e’ un problema
presente, ben noto ed attentamente rimosso dalla versione demo della loro
societa’ ed in particolar modo del loro sistema sanitario, che ci propinano
attraverso film, serie televisive, etc etc. Un esempio per tutti: la serie
televisiva del Dr. House, la celeberrima E.R medici in prima linea. Dove si
raffigurano coraggiosissimi ed eccezionalmente competenti medici di un centro
di pronto soccorso di un ospedale di contea immaginario.
Mi e’venuta la curiosita’ di andare a vedere quello
che non ci fanno MAI vedere in questa serie: il momento in cui il paziente,
sopravvissuto grazie alle cure puntuali e geniali del Dr. House, riceve il
conto da pagare per le prestazioni mediche erogate. Perche’ non sarebbe, come
dire, una bella cosa, sapere che lo stipendio del Dr. House e colleghi,
eccezionalmente elevato se rapportato a quello dei nostri analogamente bravissimi
ed addirittura eroici medici, e’pagato da un nuovo mutuo acceso sulla casa dai
poveracci salvati dall’esimio sanitario. Ma tutte queste sono chiacchiere, di
nuovo. Veniamo al sodo.
Un membro della mia famiglia allargata ha affrontato
poche settimane fa, una complessa operazione durata oltre sei ore, per ridurre
una grave forma di scoliosi. Sei ore di intervento, operata da una equipe ai
vertici mondiali del settore, due ore di preparazione, due giorni in terapia
intensiva, dieci giorni di degenza. La ASL, ha reso obbligatorio indicare sul
foglio di dimissione, il costo delle prestazioni sanitarie erogate, ovviamente
a titolo informativo, perche’ interamente gratuite. Nel caso in questione si
trattava di 8000 euro. Torniamo al prezzario delle prestazioni di un ospedale
di contea, come quello del Dr. House. Ad una ricerca su google, cado
casualmente su un anonimo ospedale di contea di un anonimo Stato dell’Unione,
l’Indiana. Il sito dell’ ospedale della Contea di Greene e’ ben fatto:
rassicurante, carino. Cercando un poco si trova qualche riferimento agli sgravi fiscali, alle
rateizzazioni, alle assicurazioni convenzionate, e poi… al
prezzario, in una bella tabellina xcel esportabile.
Il prezzario e’ agghiacciante. La cosa migliore e’ darci una occhiata di persona. In queste
condizioni una semplice analisi del sangue, di quelle che il nostro medico di
famiglia ci prescrive ogni volta che ci sentiamo un poco giu’, sfonda con
facilita’ i 1000 euro. A scorrere questa lista si capisce una cosa: che OGNI
ANNO in un paese con questo sistema non possono che verificarsi centinaia di
migliaia di morti evitabili. Magari con un semplice esame del sangue. Che
decine di milioni di cittadini non possono permettersi.
Il Coronavirus, insomma, e’ il meno. Chissa’ se lo
capiranno, una buona volta. SE lo capiranno, il coronavirus sara’ un male
minore. Per davvero.
da www.crisiswhatcrisis.it
– Pietro , 26 marzo 2020
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