di Marco
Dotti *
Quando parliamo di azzardo
parliamo di interessi, conflitti e inevitabilmente di poteri. Ma nulla è più
sbagliato del considerare la "lobby dell'azzardo" come un tutto coeso
e coerente. Anche su quel fronte ci sono tensioni e colpi bassi. Conoscere i
punti deboli della mega-macchina dell'azzardo è fondamentale. Inizia oggi il
nostro viaggio in sette tappe nei territori del potere
Quando si parla di azzardo legale,
in Italia, si parla di un sistema complesso. Un sistema fatto di molti attori e
moltissimi portatori di interessi. Interessi diretti, nel business di
quello che le normative chiamano "gioco pubblico". Interessi
indiretti, legati alle sponsorizzazioni, alle promozioni collaterali, alle
opportunità che per i fiancheggiatori si aprono nei contesti più disparati: dal
sostegno per progetti artistici o sportivi, alla farmaceutica alla "cura
che non cura" e via discorrendo.
Intrecci di
potere, conflitti di interesse
Se gli intrecci sono
incredibilmente difficili da seguire, i conflitti di interesse lo sono
ancora di più. Le lobbies relazionali, che spesso condizionano i
procedimenti secondari (regolamenti, decreti attuativi, etc.) la fanno da
padrone. I micropoteri incalzano i poteri legittimi. E talvolta gli uscieri
contano più di chi abita ai piani alti del palazzo.
I
Concessionari: soluzione o problema?
In Italia il "gioco
pubblico" è appannaggio dello Stato che, tramite il Ministero
dell'Economia e delle Finanze, può gestirlo direttamente o affidare tramite
concessione la gestione a persone fisiche o giuridiche esterne. Sono i famosi
Concessionari privati, che operano in nome e per conto dello Stato sul
territorio italiano. Quasi sempre sono multinazionali gestite da hedge funds
con la testa, ovviamente, fuori dal nostro Paese. Esistono inoltre
"giochi" che prevedono la compresenza di molti concessionari (es.
Vlt) e giochi che prevedono la presenza di un solo concessionario (es. Lotto o
Gratta & Vinci). E qui, quando la torta è unica e non è possibile
dividerla, iniziano i conflitti. Ne vedremo uno, attuale ed esemplare, proprio
sul caso del Gratta & Vinci
Iniziamo oggi la nostra mappatura in
7 puntate di questo sistema. Cercheremo di definire l'architettura dell'azzardo,
andando sempre più a fondo ma con un'idea precisa: favorire la chiarezza,
rispetto al barocco legislativo, e aumentare la trasparenza, rispetto
all'opacità di un discorso pubblico ancora troppo piegato a interessi di parte.
Partiamo dalle principali associazioni di categoria dei concessionari.
Sistema
Gioco Italia
Fondata nel 2012, SGI è una
federazione costituita in seno a Confindustria Servizi Innovativi e
Tecnologici. Oggi, associate a SGI sono alcune associazioni:
- ACMI, l’Associazione Nazionale Costruttori Macchine Intrattenimento, che raggruppa molti costruttori italiani di slot machine;
- Assotrattenimento (As.Tro), associazione di gestori di apparecchi;
- Federbingo, che raccoglie gran parte dei Concessionari del Bingo;
- Federippodromi.
... aderiscono poi concessionari
singoli come:
- Codere Spa;
- NetWin;
- Sisal.
L’attuale presidente di SGI è
Stefano Zapponini, presidente e amministratore delegato di Guida Monaci SpA.
Nell’organigramma associativo
“spicca” un’assenza. Ed è un'assenza che pesa: Lottomatica.
Lottomatica:
un sistema a sé
Quando diciamo "Lottomatica" stiamo parlando di un sistema complesso. Un sistema a sé. Fondata nel 1990 a Roma da un consorzio composto da BNL, Sogei, Olivetti, Alenia, Mael, Federazione italiana tabaccai e Cni, Lottomatica è oggi un brand della filiale italiana del colosso International Game Technology Inc. Questo il diagramma societario di controllate e controllanti:
Organigramma di Lottomatica
IGT è una società quotata al New York Stock Exchange ed è
controllata a maggioranza assoluta da De Agostini S.p.A, la storica
società editoriale, che ancora opera nel settore con marchi storici come Utet, etc.
Slot, vlt, scommesse sportive, casinò online, ma anche servizi di ricarica e
pagamento. IGT controlla una buona parte del mercato italiano dell'azzardo
legale, possedendo un know how tecnologico che ha pochi concorrenti. Inoltre, tramite
Lotterie Nazionali Srl Lottomaitica è concessionario unico per il Gratta
& Vinci e, dal 1993, anche del gioco del lotto.
Sui famosi "grattini" si è
consumata una faida interna al campo del "gioco pubblico" gestito da
privati. Una faida tutt'altro che sanata, con Sisal e il Fondo CVC che
controlla quest'ultima società ad affrontarsi a suon di carte bollate e di ricorsi.
Ricordiamo le parole dell'avvocato Luigi Medugno, legale di Sisal, che
presentando ricorso al Tar del Lazio contro la proroga senza bando della
concessione del Gratta & Vinci ha dichiarato: «il
decreto fiscale del 2017 – che ha previsto il rinnovo della concessione dei
Gratta e Vinci – nasce dalla negoziazione bilaterale tra i Monopoli e la
Lottomatica». Parole molto dure, che sono costate il posto ad alcuni dirigenti
pubblici e hanno acuito un conflitto che, presto, approderà anche in sede
europea.
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