Si sta concludendo il 2013 che e’ stato un importante anno di transizione politica ed economica” e si apre ”un 2014 decisivo per l’Italia”. Lo afferma il presidente del Consiglio, Enrico Letta, nel corso di un convegno sull’Italia organizzato a Roma dal Financial Times. ”Questa settimana – annuncia quindi Letta – vedra’ un evento importante perche’ sara’ varato il piano delle privatizzazioni per ridurre il deficit e la spesa pubblica”.
a cura di nocensura.com
Letta annuncia che la prossima settimana renderà noto il
"piano per le dismissioni", volte a ridurre il deficit. (Nota: Ha
parlato di deficit e non di debito pubblico: ma per effetto del fiscal compact,
che entrerà in vigore nel 2014, saremo chiamati a ridurre anche quello...). Chi
segue nocensura.com da tempo sa bene che lo avevamo previsto e ribadito più
volte: anche perchè il Fiscal Compact è stato varato precisamente con questo
intento.
Gli eurocrati che ci hanno prestato carta presto si
approprieranno dei nostri beni reali, ad iniziare dalle più importanti aziende
nazionali, l'operazione che noi abbiamo definito "saldi di fine
democrazia". Con la scusa di ridurre il deficit di bilancio e il debito
pubblico, che è una vera e propria truffa, logica conseguenza di un sistema
monetario basato sul debito, le banche diventeranno padroni a casa nostra. Dismissioni
che oltretutto, come hanno dimostrato le svendite fatte fino ad oggi, per
esempio quelle volute da Prodi quando guidava l'IRI, aggravano la situazione
economica anziché migliorarla: perché lo stato ne ricaverà un gettito iniziale,
ma non avrà più le entrate dovute agli introiti dell'azienda svenduta: e nel
giro di pochi anni ci avrà rimesso.
Prendiamo in esame l'acciaieria tarantina Italsider, che
da quando è stata ceduta alla famiglia Riva si chiama Ilva: Lo stato ha
ricavato dalla vendita un corrispettivo di 800 milioni di euro; in 15 anni la
famiglia Riva ha guadagnato oltre 4 miliardi di euro, soldi che potenzialmente
sarebbero entrati nelle casse dello Stato, se ne avesse mantenuto la proprietà.
Da quando Italisider è stata privatizzata, il numero dei posti di lavoro è
diminuito sensibilmente.
Alla luce di quanto emerso dalle indagini della
magistratura, da parte della famiglia Riva c'è stata ben poca attenzione - se
non assoluto menefreghismo - del rispetto dell'ambiente: le prescrizioni
dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) sono state disattese più volte. Per
lo Stato, cioè per i cittadini, svendere l'acciaieria è stata solo una rimessa!
E di casi come questi ce ne sono stati (e ce ne saranno) numerosi. Un altro
esempio è Alfa Romeo: svenduta alla Fiat per 1.000 miliardi di vecchie lire,
poco più di 500 milioni di euro: la Ford - che a sua volta si era tenuta bassa
- aveva offerto il doppio, il valore dell'azienda era di almeno tre volte
tanto...
18 novembre 2013
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