11 novembre 2013

ECOLETTERA 33 del Gruppo Cinque Terre



costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori

Editoriale: Siamo gli ultimi in Europa. Ma non è colpa delle spie: è il risultato dell'ipocrisia di Stato.

La notizia è la seguente: "nel rispetto della consueta procedura, il Fondo Monetario Internazionale, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, la Banca Mondiale e l'ufficio economico del Consiglio d'Europa, hanno comunicato formalmente al governo italiano che al prossimo G8 il nostro paese non parteciperà perché non verrà contemplata la sua presenza". Discriminazione? Complotto? Ce l'hanno con gli italiani e con l'Italia? Assolutamente no. Per la prima volta, dopo 33 anni, l'Italia-come potenza economica mondiale- viene retrocessa al decimo posto.  E' ufficiale. In verità lo era già da diciotto mesi. Ma grazie ad alchimie diplomatiche (chissà quello che ci deve essere costato e nessuno verrà mai a dircelo) era stato posposto, con la complicità dei brasiliani (sono loro a prendere il nostro posto) che evidentemente avevano accettato di rimandare l'evento. Non solo. I dati ufficiali sono impietosi: dal 2015 (praticamente domani) l'Italia non parteciperà più neppure al G10. La nona potenza ben accolta sarà la Russia, e la decima l'India. Forse, gli italiani, prima di accorgersi dell'impatto spaventoso che questo inarrestabile trend sta provocando nella gestione collettiva degli affari di Stato, aspettano il 2020, anno in cui, continuando così, non parteciperemo neppure al G20. (da sergiodicorimodiglianji.blogspot.it ) leggi

Ilva, a Taranto giustizia a chilometro zero

Quello che vedete in foto è il pecorino da cui è nata l’inchiesta che oggi ha portato Nichi Vendola alla ribalta nazionale. Il pecorino della foto è stato prodotto con il latte delle pecore che hanno pascolato attorno all’Ilva. Il pastore che ce lo ha dato è morto di cancro al cervello. Nichi Vendola minimizzò subito l’allarme sul pecorino tarantino alla diossina e disse: “Non siamo in provincia di Caserta, abbiamo disposto il fermo sanitario solo per un’azienda zootecnica di Statte. La produzione di latte e derivati nelle aziende del tarantino è assolutamente normale per i dati da inquinamento da diossina”. Si parlò di “psicosi diossina”. Adesso Vendola dovrà spiegare molte cose. La situazione a Taranto non era “assolutamente normale” come sosteneva il Presidente della Regione. Era anzi così anomala che diverse masserie furono fermate e per un raggio di venti chilometri attorno al polo industriale venne vietato il pascolo libero su aree incolte: troppa diossina nel terreno. A Taranto abbiamo un chilometro zero malconcio ma una giustizia a chilometro zero sanissima, tanto che con diversi decreti l’hanno voluta azzoppare. (  Alessandro Marescotti, blog su ilfattoquotidiano.it ) leggi

Un EXPÒ tira l’altro 

Fare l’Expò è una idea stupida: poteva venire in mente solo a una turista della politica come l’ex sindaco Letizia Moratti. L’Esposizione Universale aveva senso a metà dell’800, quando non c’era altro modo per mostrare al mondo le “meraviglie” della nuova civiltà industriale. Ma adesso c’è Internet, e prima c’erano già TV e stampa in quadricromia: quelle “meraviglie” le conoscono persino i pinguini del Polo Sud, senza bisogno di mettersi in viaggio per Milano. Le ultime Expò (Lisbona, Hannover, Saragozza, Shanghai) sono state bagni di sangue: metà dei visitatori previsti, una montagna di debiti e, soprattutto, cemento e strutture inutilizzabili e inutilizzate. E’ il destino dell’area (pagata a peso d’oro ai proprietari) e delle installazioni progettate per Expò 2015. La prospettiva di ritrovarsi una grande “piastra” di cemento abbandonata al posto degli orti della proposta iniziale trasforma il progetto in un incubo. Ma ecco la soluzione: sul sito di Expò abbandonato alla fine della fiera, se ne farà un altro; non proprio un Expò, ma qualcosa di simile. Per esempio le Olimpiadi 2024: altre spese, altre commesse, altre “infrastrutture”, altra mafia, altri esiti fallimentari. Torino, grazie alle Olimpiadi 2006, è la città più indebitata d’Italia. Ma ai suoi cittadini, che ne pagheranno i costi per trent’anni, nessuno lo dice. ( Guido Viale ) leggi
 
Un milione di posti di lavoro in politica. Casta o democrazia? 

Secondo uno studio della Uil, coloro che cercano “di trarre dalla politica una fonte durevole di guadagno” sono più di un milione: 1.128.722. Un “paese nel paese”, “un mondo a sé”. La cifra viene ricavata sommando gli eletti e gli incarichi di Parlamento e governo (1.067) quelli nelle Regioni (1.356), nelle Province (3.853) o nei Comuni (137.660). L’incidenza delle cariche elettive sul numero totale non è molto alta, il 12%. I Cda delle aziende pubbliche ammontano a 24.432 persone; si sale a 44.165 per i Collegi dei revisori e i Collegi sindacali delle aziende pubbliche; 38.120 sono quelli che lavorano a “supporto politico” nelle varie assemblee elettive. I numeri fondamentali della ricerca sono riscontrabili nelle due ultime voci, quelle decisive: 390.120 di “Apparato politico” e 487.949 per “Incarichi e consulenze di aziende pubbliche”. La politica si fa industria, quindi. Il dato è riscontrabile nei numeri. Si pensi al costo dei Cda dei quasi settemila enti e società pubbliche: si tratta di 2,65 miliardi mentre per “incarichi e consulenze” la cifra è di oltre 1,5 miliardi di euro, pagati con soldi di tutti”. ( Salvatore Cannavò  da ilfattoquotidiano.it ) leggi

Soggetti a VIA anche i centri commerciali di medie dimensioni

 Anche i centri commerciali di medie dimensioni sono soggetti a verifica di assoggettabilità alla valutazione d’impatto ambientale (Via). Lo ricorda la Corte Costituzionale – con sentenza del 28 ottobre 2013, n. 251 – che dichiara incostituzionale le legge del Veneto “Politiche per lo sviluppo del sistema commerciale nella Regione del Veneto” nella parte in cui omette l’inclusione dei centri commerciali di medie dimensioni alla assoggettabilità di Via. Perché in contrasto con le disposizioni nazionali e la Costituzione. ( Eleonora Santucci su greenreport.it )  leggi

Torino, i risultati del secondo Trash mob delle Sentinelle dei rifiuti 

 Analisi totale con rovesciamento del cassonetto da parte delle Sentinelle dei Rifiuti per la campagna Vanchiglia Ricicla. Nei due cassonetti dell'indifferenziato analizzati in largo Montebello è stato trovato molto materiale differenziabile, tra cui tanti rifiuti organici. Realmente indifferenziabile solo tra il 5,5 e il 9%! I cassonetti dell’indifferenziato svuotati e passati al vaglio dalle Sentinelle son stati due.  Le sorprese non sono mancate. Nel primo cassonetto sono stati trovati 23,5 chili totali di rifiuti. Di questi, 13 chili erano costituiti da rifiuti organici, 3 da vetro e lattine, 3 e mezzo da plastica, 2 da carta e altri 2 da rifiuti non differenziabili. Ciò significa che il materiale correttamente conferito nel cassonetto era  non più del 9% del totale. Nel secondo cassonetto invece sono stati rinvenuti 27 chili di rifiuti. Quelli non differenziabili erano solo il 5,5% del totale ( da ecodallecitta.it ) leggi 

Futuro: il Papa, unico leader politico

Non occorre essere papisti, cattolici praticanti, ferventi credenti, clericali per riconoscere come questo Papa si caratterizzi ogni giorno di più per essere un vero leader, rivoluzionario ed anticonformista. Un francescano, semplice nei modi, onesto nell’agire, fermo, vibrante nel rigore che manifesta ad ogni intervento. Dunque autorevole leadership non solo per i credenti ma anche per i non credenti. Avete mai sentito un (presunto) leader politico italiano tuonare con la stessa veemenza parole simili a quelle adoperate ieri? Tranne in qualche passaggio incidentale (Grillo, Vendola) mai ho udito parole così potenti. Perché la potenza risiede anche nella chiarezza, nella semplicità con cui i valori autentici anticipano le articolazioni seguenti. Da noi al massimo si sono sentite parole farneticanti come “Imu”, “ponte sullo stretto”, “taglieremo”, “faremo”, “riforma della magistratura”, “separazione delle carriere”, “decadenza” e acronimi indecifrabili tipo “Tarsu, Trise, Tares”. Nessun leader che abbia mai raccontato che idea abbia del futuro dell’Italia, quale Paese voglia progettare.  ( di  Marcello Adriano Mazzola ) leggi

La guerra dei droni: ascesa e declino (?) delle killing machines

Parlando da un punto di vista strettamente giuridico (e lasciando quindi da parte considerazioni militari ed etiche) gli omicidi mirati, tra cui quelli condotti tramite droni, sono solo eccezionalmente giustificati dal diritto internazionale. Nella maggior parte dei casi essi violano i diritti umani della popolazione civile ed in molti casi integrano veri e propri crimini. Gli stati, ed in particolare gli Stati Uniti, che stanno facendo un ricorso massiccio ai “targeted killings” nella loro “war on terror” non hanno chiarito gli standard legali adottati per condurre tali operazioni, né hanno mostrato di adottare sufficienti garanzie per proteggere i civili. A tali conclusioni è giunto l’esperto incaricato dall’Onu in materia di antiterrorismo e diritti umani, che il 25 ottobre scorso ha presentato il contenuto del suo recente rapporto all’Assemblea Generale dell’Onu nell’ambito un interessantissimo panel (che si può rivedere qui integralmente) sul tema droni, composto di esperti giuristi. ( Chantal Meloni dal blog su ilfattoquotidiano.it ) leggi

Germania: Grosse Koalition

Passi avanti per la Grosse Koalition in Germania, che se andrà in porto influenzerà non poco le politiche della Unione Europea. Quali sono le possibilità d'intesa? Le possibili convergenze? Salario minimo: riguarda 6,9 milioni di persone. La posizione iniziale della CDU è un minimum per ogni settore fissato da sindacato e associazioni imprenditoriali. I socialdemocratici hanno invece nel loro programma uno SMIC legale di 8,5 Euro / ora. Un compromesso sembra probabile. Si parla di modello inglese dove lo SMIC viene definito da una commissione indipendente. Fiscalità : nella campagna elettorale la SPD e i Grunen hanno rivendicato un aumento delle tasse per i redditi più alti, cosa a cui la CDU si è sempre opposta. Dopo le elezioni ha cambiato leggermente posizione proponendo un aumento della minimo di imposta dal 42 % al 49%. (da www.sindacalmente.org) leggi

Pussy Riot, la leader Nadia spedita in un campo di lavoro in Siberia


Nadezhda Tolokonnikova, una delle due componenti in carcere della band punk femminista russa Pussy Riot, è sulla strada di un penitenziario in Siberia. L'ha affermato il marito Pyotr Verzilov con un post su Twitter, dopo due settimane di incertezza su quale fosse la sua nuova destinazione. Tolokonnikova due settimane fa aveva ottenuto il trasferimento dal carcere delle Mordovia in cui si trovava a seguito di un lungo sciopero della fame, che l'aveva portata in ospedale, e della denuncia della minacce ricevute in cella.  Ma di lei nel corso del trasferimento si erano perse le tracce. Ora secondo Verzilov « viene trasferita a 4.500 km dalla Russia centrale, nel cuore della Siberia, come punizione per la diffusione della lettera» nella quale ha denunciato gli abusi nella prigione dove era detenuta. I servizi penitenziari russi ci mettono giorni, talvolta settimane, per effettuare un trasferimento, che avviene di solito via treno. È politica comune dell'amministrazione non informare i familiari. ( da Unita.it ) leggi

VIDEO ARCHIVIO
 L’illustrazione  della proposta di legge presentata dal Movimento 5 Stelle “ Terra Bene Comune, stop alla cementificazione selvaggia “ accompagnata da banchetti di spiegazione nelle città nei giorni 8-9-10 novembre. vedi  qui

 Nel decreto sull’Istruzione  il M5S è riuscito a far passare una decina di emendamenti significativi. Quattro di questi erano parte del programma del Movimento relativamente all'istruzione: insegnamento della lingua inglese dall'asilo, insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri, graduale abolizione dei libri di scuola stampati attraverso il passaggio ai testi digitali.       Inoltre il fondo di 40 milioni per 30 anni dedicati all'edilizia scolastica sarà esteso anche alle residenze universitarie gestite da enti locali. vedi qui

 La gabbia dorata ( La Jaula de Oro ) è un film del regista messicano Diego Quemada-Diez che racconta un difficile viaggio verso la California di tre adolescenti guatemaltechi, Juan, Sara e Samuel, che  cercano di raggiungere gli Stati Uniti d'America per inseguire il sogno di un'altra vita, lontano dalla povertà in cui sono cresciuti. Alla frontiera, dopo il primo scontro con gli agenti, Samuel tornerà a casa, mentre Juan e Sara, cui si è aggiunto Chauk, un indio del Chiapas, andranno avanti in un cammino nella disperazione, contro tutto e tutti. Per il trailer vedi qui

 
Bisogna andare oltre. Oltre la finanza. Oltre i partiti. Oltre le Istituzioni malate. Oltre un'informazione disgustosa. Oltre questa Europa senza capo né coda. Dobbiamo immaginare una nuova frontiera. Dobbiamo vedere la realtà con nuovi occhi, aprirci la strada verso il futuro. Noi non molleremo mai, è bene che loro lo sappiano. ( Beppe Grillo su Facebook )

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