21 ottobre 2013

I motivi del 19 ottobre e la distrazione di massa


di Barbara Collevecchio *
La manifestazione di ieri era indetta dai gruppi che lottano per il diritto alla casa e lo stop agli sfratti. Qui potete leggere com’è nata e i motivi della sollevazione che ha avuto carattere europeo. In  tutte le maggiori aree metropolitane interi nuclei di famiglie con bambini, disoccupati, finiscono per strada con le case pignorate o perché non riescono a pagare l’affitto. Per chi vuole approfondire questo è il sito del coordinamento Lotta per la casa.
La manifestazione di ieri è stata ampiamente partecipata da vari gruppi, collettivi e movimenti che lottano da sempre per i diritti. C’erano i migranti, i rifugiati politici, colorati e festosi che chiedevano aiuto dopo la tragedia di Lampedusa. C’erano carrozzine, bambini. C’erano i No Tav, i No Muos  e una serie infinita di realtà. Tanto che la manifestazione ha avuto 70 mila presenze. Più che concentrarsi sui pochi scontri e tafferugli mi chiedo perché i media non dicono alla popolazione quali erano i motivi di questa enorme protesta che sfocerà in un incontro con il ministro Lupi.
Lo stesso Marino aveva fatto campagna elettorale sul tema emergenza abitativa. Ma i media tacciono, disinformando. Il perché? Lascio che a rispondere sia Chomsky : ” L’elemento primordiale del controllo sociale  è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dei cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti.
La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico d’interessarsi alle conoscenze essenziali, nell’area della scienza, l’economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. Mantenere l’attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).”
* da ilfattoquotidano.it, 20 ottobre 2013

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