da International Weekly Brief / dispaccio 144
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Washington ha
comunicato domenica 14 Gennaio la creazione di
una guardia frontaliera composta da 30.000 uomini in prevalenza
curdo-siriani, che sarà dispiegata ai confini dell’area controllata dalle
Forze Democratiche Siriane (SDF), un’alleanza di milizie nel nord-est del
paese, dominata dall’YPG. L’Amministrazione americana, decidendo di
affidare il coordinamento della formazione di questa “Border Security
Force” all’SDF, ha indispettito Ankara, che in settimana ha ordinato lo
spostamento di mezzi militari turchi nell’area di Idlib, a ridosso dell’enclave curda di
Afrin, lungo il confine meridionale e si dice pronta all’offensiva
militare, descritta dal Presidente Recep Tayyip Erdogan come
un’operazione anti-terrorismo.
Un’eventualità che si è concretizzata sabato
20 Gennaio quando jet dell’aviazione turca hanno iniziato a bombardare
Afrin, (decine di strike aerei
che avrebbero colpito oltre
150 postazioni curde nell’area) come confermato sia dall’agenzia di
stato (Anadolu) che da ufficiali curdi. Venerdì 19 Gennaio erano
stati sparati nell’area
colpi di artiglieria. Il ministro degli Esteri Mevlüt Çavuşoğlu ha
dichiarato di aver informato gli alleati, da cui si aspetta la non
interferenza nelle operazioni, a cui parteciperanno anche migliaia
di ribelli dell’Esercito
libero siriano che si stanno posizionando lungo il confine. Domenica 21
Gennaio si registrano incursioni via terra.
La situazione è
delicata, la tensione tra i due alleati NATO è alta. Si corre il rischio
di innescare l’ennesimo dramma umanitario nell’area, e di pregiudicare l’intesa tripartita di Astana, tra Russia, Iran e Turchia sulle
aree di de- escalation nella Siria Occidentale. Il supporto americano
all’SDF risulta inaccettabile per Ankara, che considera l’YPG
l’estensione siriana del Pkk curdo, un’organizzazione terrorista
riconosciuta come tale, da Stati Uniti, Unione Europea e Turchia.
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- 14 Gennaio - 21 Gennaio 2018
Nella foto: migliaia
di ribelli dell’FSA partono da Antiochia in Turchia alla volta di Afrin
Siria. Parteciperanno alle operazioni militari. Credits to: [AP]
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