6 febbraio 2019

Altro che Tav: aumentano i pendolari, 5,6 milioni al giorno



Italia a due velocità. Ovunque si investa, i pendolari del treno aumentano. Legambiente: «Nel 2019 si rischia un taglio del servizio. Qual è la strategia del governo per aiutare milioni di pendolari?»



Secondo il dossier Pendolaria presentato oggi da Legambiente, «C’è un’Italia in movimento, che aspetta il treno. Il trasporto ferroviario è un po’ lo specchio del Paese e delle sue contraddizioni, con segnali di straordinaria innovazione e regioni dove, invece, il degrado del servizio costringe centinaia di migliaia di persone a rinunciare a prendere il treno per spostarsi».

Pendolaria  che dal 2008 ogni anno analizza con numeri e storie la situazione del trasporto ferroviario in Italia, punta sia a llustrare i risultati di politiche e investimenti che a dare forza alla costruzione di un Paese più sostenibile e dall’edizione di quest’anno viene fuori che «Il numero dei passeggeri aumenta, toccando quota 5,59 milioni e segnando un nuovo record rispetto al 2012 (+7,9% in 4 anni). Sono infatti 2 milioni e 874 mila coloro che ogni giorno usufruiscono del servizio ferroviario regionale e 2 milioni e 716 mila quelli che prendono ogni giorno le metropolitane, presenti in 7 città italiane, in larga parte pendolari. E per entrambi i numeri sono in crescita, come per l’alta velocità. Ma il paradosso c’è: diminuiscono i chilometri di linee disponibili e la crescita nasconde differenze rilevanti nell’andamento tra le diverse Regioni e tra i diversi gestori. In alcune parti del Paese la situazione è migliorata, mentre in altre è peggiorata e si è ampliata la differenza nelle condizioni di servizio. Tra Firenze e Bologna, per esempio, l’offerta di treni non ha paragoni al mondo, con 162 treni che sfrecciano a 300 km/h nei due sensi di marcia ogni giorno (erano 152 lo scorso anno, 142 due anni fa, mentre erano solo 18 gli Eurostar nel 2002); altrove viaggiano vecchie carrozze diesel e sulla Roma-Lido di Ostia e la Circumvesuviana quasi sessanta mila persone non prendono più il treno per via dei tagli e del degrado del servizio».

da greenreport.it 30 Gennaio 2019 – continua



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