1 marzo 2009

C'è crisi e crisi

C’è crisi e crisi 1
Massiccia adesione a Torino alla manifestazione della Cgil. Assenti Cisl e Uil per le quali lo sciopero "è politico”. In marcia sono scese per le vie della città 70 mila persone tra lavoratori, pensionati, studenti. Protestavano tutti per la crisi che divora l'occupazione. Lo slogan: "Una soluzione c'è: lavoro e contratto". Protesta anche contro le norme del governo che partendo dal settore trasporti vogliono limitare il diritto di sciopero in previsione dell’inasprimento della crisi nei prossimi mesi.C'è chi valuta addirittura in 100.000 i nuovi disoccupati ogni mese fra chiusure di aziende e lavoro a termine non rinnovato.In primo piano il caso della Indesit di None (600 persone) che ha annunciato la chiusura.
C’è crisi e crisi 2
Nel grafico l’andamento del valore di una quota di uno dei più noti fondi azionari venduti negli ultimi anni in Italia. Il potenziale compratore è dispiaciuto sopratutto perché, se ha comprato il fondo a luglio 2007, si trova oggi in tasca 35 euro in meno per ogni quota comprata ( 62,95-27,81). Anche il venditore del fondo è dispiaciuto per la difficoltà a vendere qualcosa non essendoci liquidità sufficiente; tuttavia il suo dispiacere è alleviato dal fatto che si trova in tasca 35 euro in più per ogni quota venduta nel Luglio 2007.
C’è crisi e crisi 3
Il Ministro Tremonti è un artista: riesce a stare per due ore ad Annozero chiacchierando con tono arrogante del più e del meno senza dire una sola parola chiara sulla politica economica del governo del quale parla a volte come se fosse un consulente esterno e non il Ministro del Tesoro.
Una cosa però l’ha ripetuta per ben tre volte durante la trasmissione, sebbene apparentemente senza nessi con quanto si stava “chiacchierando”: gli italiani devono abituarsi a comprimere i consumi individuali (cioè fare sacrifici) e favorire le grandi opere. In altre parole: ci servono i vostri soldi per fare TAV, Ponte di Messina e Centrali Nucleari.

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