4 novembre 2008

Elezioni in USA * quanti votano il Presidente?


Il primo Martedì di Novembre ogni 4 anni gli americani votano il Presidente o meglio i 538 “grandi elettori “ che comporranno la Camera (100) e il Senato (438) e in Dicembre sceglieranno a scrutinio segreto il futuro Presidente degli Stati Uniti.
Le dimensioni del paese (305 milioni di abitanti e più di 260 milioni di persone almeno diciottenni),i costi della campagna elettorale (1-2 miliardi di dollari per Obama e McCain) il lungo e tortuoso percorso per presentare le proprie liste in ognuno dei 51 Stati rendono difficile l’emergere di nuove formazioni politiche e di fatto costringono al Bipartitismo.
Da aggiungere che l’attribuzione dei delegati avviene Stato per Stato (chi prende un voto in più li prende tutti) e può avvenire che un candidato con meno voti totali possa vincere (è avvenuto nel 2000 con la prima elezione di G.W. Bush nei confronti di Al Gore che aveva in realtà ottenuto 600mila voti in più).
E’ singolare che più per ragioni di bassa cucina nostrana che per oggettiva valutazione molti commentatori e politici italiani dichiarino il sistema di voto americano come espressione di consolidata democrazia.Si tende anche a mettere da parte il fatto che il diritto di voto non è automatico a 18 anni ma si ottiene solo iscrivendosi volontariamente alle liste elettorali;inoltre, a parte la disponibilità di enormi quantità di dollari per gestire le primarie che solo i due principali partiti ottengono dalle lobby economiche e in misura minore dalle collette fra gli elettori il ricatto del voto utile è fortissimo.
Nel 1992 il democratico Clinton vinse sul repubblicano Bush (padre) con 5 milioni di voti in più solo perché il plurimiliardario conservatore Ross Perot si presentò come terzo candidato ottenendo quasi 20 milioni di voti quasi tutti sottratti ai repubblicani. Nel 2000 R.Nader candidato per i Verdi ottenne quasi 3 milioni di voti in parte almeno sottratti ad Al Gore in alcuni Stati forse determinanti per la vittoria ottenuta da Bush.
E proprio i Verdi, potenzialmente la terza forza del paese nell’ultimo decennio hanno subito la principale penalizzazione da questo sistema;anche per questo, almeno nella campagna elettorale, le problematiche ecologiste vengono citate continuamente da entrambi i candidati.

Considerando che alla fine dei conti gli americani che vanno davvero a votare il Presidente e i membri del Parlamento oscillano attorno ai 100 milioni con un picco massimo di 122 nel 2004 più della metà degli americani non votano nessuno dei partiti che si presentano; il presidente uscente ha avuto il voto di 62 milioni di americani ,più o meno uno su quattro.Un sistema elettorale che non ha in realtà particolari motivi per essere invidiato e tanto meno copiato.

Il punto interrogativo che avrà risposta nelle prossime ore è proprio quello riguardante la partecipazione al voto che potrebbe superare il record del 2004;difficile dire in quale direzione considerando che i neri americani sono il 12% e le coppie miste meno del 3% della popolazione.