30 luglio 2024

Germania: “Mi ricandido a cancelliere”: Scholz ignora i sondaggi e c’è chi lo paragona a Biden

La Germania si prepara ufficialmente alle elezioni  federali, previste per il 28 settembre 2025. Sembra prestissimo, ma i sondaggi vengono aggiornati e consultati con attenzione e il cancelliere Olaf Scholz ha già dichiarato che si candiderà nuovamente.

Nel frattempo, il governo tedesco cerca di tenere in equilibrio contemporaneamente un elettorato scontento, che nei sondaggi preferisce nettamente la CDU ai partiti dell’attuale maggioranza, con la necessità di tenere in piedi un’economia sofferente e gestire un bilancio complesso. Nell’ultima finanziaria, infatti, il governo ha ripensato diversi aspetti della politica economica: le due misure che hanno fatto più discutere sono quelle relative al reddito di cittadinanza, che prevede regole molto più rigide per i percettori, e ai lavoratori stranieri, per i quali sono previsti notevoli incentivi. È grazie a loro, infatti, che il governo tedesco mira a risolvere la carenza di manodopera.

Scholz si ricandida a cancelliere e ignora i sondaggi sfavorevoli

Olaf Scholz ha recentemente espresso la sua intenzione di ricandidarsi come cancelliere alle prossime elezioni. L’annuncio è arrivato nel corso della conferenza stampa che segna l’inizio della pausa estiva.

Il politico dell’SPD non sembra avere dubbi, nonostante il partito non l’abbia ancora ufficialmente candidato e nonostante i sondaggi mostrino una forte delusione sia nei confronti dei socialdemocratici che dell’intera coalizione di governo.

A Scholz è stato addirittura chiesto se non volesse seguire l’esempio di Joe Biden e annunciare la decisione di non ricandidarsi. “Grazie per la domanda estremamente gentile e amichevole” ha risposto il cancelliere, tagliando corto.

Il capo dell’esecutivo tedesco, insomma, si mostra determinato a continuare il suo lavoro alla guida del Paese. D’altra parte, però, sicuramente punta anche a rafforzare la fiducia degli elettori, “puntellando” soprattutto quegli aspetti della sua politica che sono stati maggiormente criticati. A proposito della politica di immigrazione del governo, ad esempio, ha annunciato l’attuazione di quei cambiamenti promessi già dopo l’attacco con il coltello avvenuto a Mannehim e costato la vita a un giovane poliziotto.

Agevolazione degli espulsioni: Afghanistan e Siria in primo piano

“Effettueremo espulsioni, soprattutto di criminali, in Afghanistan, ma anche in altri Paesi, come la Siria, e ci stiamo preparando perché questo accada davvero” ha spiegato il cancelliere, aggiungendo che il governo sta lavorando per garantire presto informazioni chiare sulle espulsioni effettuate.

In questo piano va considerata anche la recente sentenza del Tribunale di Münster, che ha revocato la protezione sussidiaria concessa ai rifugiati siriani, dichiarando che in Siria non esiste più, ormai, una minaccia “grave e individuale alla vita o all’integrità fisica dei civili” nel contesto di un “conflitto armato interno”. Questo potrebbe quindi rendere più facile il rimpatrio dei rifugiati siriani che commettono reati.

“Possiamo scegliere chi viene in Germania? Certo, la Germania ha bisogno di lavoratori provenienti da altri Paesi” ha ribadito Scholz. Ha però precisato che deve trattarsi di persone in grado di integrarsi bene, che abbiano delle competenze, che vogliano impegnarsi ed essere diligenti. “Questo ci ha salvato, negli ultimi decenni, e può stabilizzarci anche in futuro, a differenza di altri Paesi” ha commentato. Ha però aggiunto se la Germania può scegliere chi accogliere, ha anche il diritto di stabilire chi non può restare, soprattutto se commette reati. “Apertura e chiarezza vanno di pari passo” ha chiosato.

Il bilancio: un problema “risolvibile”?

Per quanto riguarda il complesso tema del bilancio, non sono poche le questioni finanziarie che la Germania dovrà gestire nei prossimi anni. Il bilancio previsto per il 2025, ad esempio, presenta un deficit miliardario che il governo dovrà colmare, ma Scholz ritiene che il problema sia “risolvibile”.

Ritiene inoltre di essere già arrivato lontano insieme al vice cancelliere Robert Habeck (Verdi) e al ministro delle finanze Christian Lindner (FDP), dopo settimane di lotta per chiudere un deficit finanziario di decine di miliardi.

Linea dura contro gli antiabortisti

Un’altra novità importante riguarda una nuova misura sulle manifestazioni che gli antiabortisti sono soliti organizzare davanti alle strutture sanitarie dove si praticano le interruzioni di gravidanza. La nuova legge prevede multe fino a 5.000 Euro per chi intimidisce, insulta, o cerca di obbligare all’interazione tanto le persone che si recano da pazienti all’interno delle strutture quanto il personale e istituisce una distanza minima di 100 metri dalle cliniche in questione, nella quale queste azioni non sono lecite.

La “deterrenza per la pace” di Scholz

Il cancelliere ha infine commentato il progetto di dislocazione in Germania di armi statunitensi a lunga gittata, ribadendo il suo pieno supporto. Secondo il Cancelliere, la decisione serve a “evitare che si verifichi una guerra” e ritiene indispensabile un’azione come quella già annunciata a giugno. “Tutti noi desideriamo vivere nuovamente in un mondo in cui il controllo degli armamenti abbia un’importante significato, ma ora si tratta di garantire la nostra sicurezza. Anche attraverso la necessaria deterrenza” ha aggiunto il cancelliere.

nella foto: Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner, il cancelliere Olaf Scholz e il ministro dell’Economia e del Clima Robert Habeck il 30 agosto 2023  

da ilmitte.com - luglio 2024


Nessun commento:

Posta un commento