14 aprile 2009

Povera Italia…povero Abruzzo…

Era il 30 dicembre del 2008 e all'articolo 29 di quel mostro chiamato "Decreto mille proroghe" (guazzabuglio che interveniva su scadenze fiscali, disciplina delle patenti, infortuni sul lavoro, contrasto al terrorismo internazionale) si leggeva: "Al comma 1 dell'articolo 20 del decreto 31 dicembre 2007, n.248 le parole "30 giugno 2009" sono sostituite dalle seguenti: "30 giugno 2010"". Tradotto: l'entrata in vigore delle nuove norme antisismiche slittava di un anno.
(La Republica 9 aprile)

..avete sentito molte trasmissioni fare i nomi e i cognomi delle imprese coinvolte in queste opere che crollano miseramente perché fatte di sabbia? Io ho cercato in tutte le trasmissioni di sentire una volta la parola “Impregilo”. Perché è importante la parola “Impregilo”? L'Impregilo è una grande impresa di costruzioni, una delle più grandi in Italia. Fa l'asso piglia tutto degli appalti per le grandi opere. E' quella che ha vinto, grazie alla giunta di centro destra di Rastrelli e poi di centro sinistra di Bassolino, in regione Campania il famoso appalto per non smaltire i rifiuti. E' quella delle ecoballe, dello scandalo della monnezza, quella sotto processo per truffa alla regione insieme a Bassolino.Bene, questi giganti della Confindustria hanno nel loro palmarés anche l'ospedale de L'Aquila, quello nuovo inaugurato 12 anni fa; perché quello vecchio è ancora in piedi, mentre quello nuovo, dove ci hanno messo la zampa anche loro, è venuto giù….
(Travaglio-blog di Grillo sabato 9 aprile)

10 ministri…La presidente (della provincia) racconta di quanto visto da lei ad Onna, nel luogo simbolo della tragedia. "Ero lì per verificare l'arrivo del tir con i bagni chimici per soccorrere la popolazione. Davanti ai miei occhi si è materializzato il ministro dell'Agricoltura, Antonio Zaia - racconta la Pezzopane - è sceso da un elicottero ed è corso subito davanti alle telecamere della Rai. Non si è nemmeno voltato a guardare i luoghi della tragedia. Forse lo avrà fatto dopo. Non vorrei che si utilizzasse questa vicenda come una vetrina per le Europee".
L'elenco dei ministri in visita al terremoto è lungo. Due le puntate del ministro del Lavoro, Salute, Politiche Sociali, Maurizio Sacconi "con lo scopo di esaminare lo stato dei bisogni socio-sanitari-assistenziali. Il ministro delle Pari Opportunità, Carfagna ha fatto visita alla tendopoli allestita in Piazza d'Armi ..per "incontrare i bambini sfollati con i genitori nel campo". Il ministro della Giustizia, Alfano, è giunto a L'Aquila per "constatare personalmente la situazione e incontrare i vertici degli uffici giudiziari a seguito della chiusura del tribunale". Il ministro dell'Interno, Maroni, ha visitato il Comitato operativo della Protezione Civile. Il ministro della Difesa, La Russa, si è recato nelle altre zone colpite dal terremoto... Il ministro della Gioventù, Meloni, è venuta in visita a Villa Sant'Angelo (uno dei paesi abruzzesi maggiormente colpiti dal terremoto) per annunciare l'apertura di un conto corrente con Mtv per raccogliere fondi, "un'iniziativa per coinvolgere i giovani nella ricostruzione". Anche il ministro per l'Attuazione del programma, Rotondi, si è recato a L'Aquila per "verificare di persona la drammatica situazione che sta vivendo la popolazioni locale". Oggi arriva la Gelmini.
(La republica 9 aprile)

… Stella – evidentemente sarà uno sciacallo anche lui, non lo so – ricorda che nel piano casa fino alle 3.32 della notte fra domenica e lunedì scorsi non compariva mai la parola terremoto. Nella prima versione, quella del giugno dell'anno scorso, non compariva. Nella prima bozza presentata circa un mese fa alle regioni non compariva. Nell'intesa fra il governo e le regioni, siglato il 31 marzo, non compariva se non in un articolo: il n.6. Nel testo dato alle regioni una settimana prima del terremoto, c'era scritto: “Semplificazioni in materia antisismica”. Cioè citavano i sismi per smantellare le norme, vissute come degli impacci per questo grande furore ricostruttivo o costruttivo. Dopo il terremoto, furtivamente, una manina ha cancellato l'articolo 6 che doveva snellire, cioè abrogare, alcune norme antisismiche e ha aggiunto un pomposo articolo intitolato: “misure urgenti in materia antisismica”, quello che leggeva il sottosegretario alla difesa l'altra sera dicendo “ma noi l'avevamo previsto”. No, voi l'avete previsto dopo che è venuto giù tutto a L'Aquila e nel quale si dice che gli interventi “non possono essere autorizzati ove non sia documentalmente provato il rispetto della vigente normativa antisismica… il governo ..furtivamente infilava questa cosetta per evitare che qualcuno li prendesse col sorcio in bocca. Ma per fortuna il governo può godere di un vasto esercito di servitori, trombettieri e leccapiedi che naturalmente lo coprono dai disastri che combina.
(Travaglio-blog di Grillo sabato 9 aprile)

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