Berlino è sempre cambiata. È la sua stessa natura. A inizio 1900 il critico d'arte Karl Scheffler non a caso pronunciò una frase poi diventata famosa: Berlin ist eine Stadt, verdammt dazu, immerfort zu werden, niemals zu sein e cioè Berlino è una città condannata per sempre a diventare, mai ad essere.
Insomma, è sempre stato così.
È la natura stessa della città, così come Roma è destinata,
purtroppo o per fortuna, sempre ad essere così come è (lo dico da romano, oggi
a scrivere la newsletter ci sono io, Andrea D'Addio).
Eppure affermare oggigiorno Berlino è cambiata ha un significato diverso,
negativo. L'evoluzione a cui va incontro è senza se e senza ma, negativa. C'è
meno libertà (lo dimostrano il modo in cui la polizia reprime i cortei),
diventa sempre più cara (più di quanto ci si potrebbe aspettare), non ha
alloggi dove chi è appena arrivato può andare ad abitare (anche per poco, anche
come appoggio) e vi si respira un'aria così così: tutto intorno, infatti,
ovvero nel Brandeburgo, con il recente risultato elettorale l'ultra
destra di AfD ha dimostrato che intorno alla città, e probabilmente anche
dentro, ribollano pensieri non liberali e non democratici.
Per quanto si possa intendere come voto di protesta, dare il proprio sostegno a
persone che vanno al carnevale vestiti da nazisti o che parlano di rivedere il
senso di colpa tedesco per la seconda guerra mondiale. criticano il Monumento
delle vittime dell'Olocausto di Berlino e si fanno finanziare da
Putin, significa dare loro una legittimità di esistenza che, se diventasse poi
potere, non è chiaro sapere dove finirebbe.
Non è finita. Dicendo Berlino è cambiata con questa accezione negativa, si
intende, forse per la prima volta dalla riunificazione, che tutta la
Germania è cambiata. E lo è. Berlino, in un momento se non buio,
comunque in controluce, è diventata volente o nolente simbolo del Paese di cui
è capitale e non la città meno tedesca di tutta la Germania.
Vivo qui da marzo 2009 e questa è la mia sensazione. Sono curioso di conoscere
la tua. Scrivimi, nel frattempo continuiamo con le altre notizie e
consigli della settimana.
Andrea D’Addio dal blog Berlino
Magazine info@berlinomagazine.com
- 12 ottobre 2024
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