Germania. Nelle 48 pagine del candidato cancelliere Olaf Scholz per le elezioni del prossimo 26 settembre: salario minimo a 12 euro, reddito di cittadinanza e patrimoniale per i super-ricchi
di Sebastiano Canetta*
Salario minimo di 12 euro l’ora, patrimoniale per i super-ricchi e sostituzione del famigerato sistema di sussidi «Hartz IV» con un vero reddito di cittadinanza. Ma anche blocco degli sfratti nelle aree soffocate dalla speculazione immobiliare, asili e scuole elementari gratuiti, economia sostenibile, fine del debito-zero e pure della libertà di sfrecciare senza limiti nelle autostrade.
In 48 pagine la Spd riassume il programma del candidato cancelliere Olaf Scholz per le elezioni del prossimo 26 settembre, e dopo un decennio di “liberal-socialismo” rappresenta la bozza di un autentico piano di sinistra, a tratti perfino concorrenziale con la Linke e i Verdi. La Germania «sociale, digitale e climaticamente neutrale» immaginata ieri a Berlino dal ministro delle Finanze Scholz non appare esattamente su misura della lobby del made in Germany, almeno sulla carta.
A partire dal clamoroso ritorno della sovrattassa (sospesa dal 1996) del 3% per i redditi superiori a 250mila euro annui, i cui introiti dovranno essere «destinati a finanziare lo stato sociale e la politica climatica». Per proseguire con la storica abolizione dell’«Hartz IV»: la controversa riforma voluta dall’ex cancelliere Gerhard Schröder, utilizzata per istituzionalizzare lo sfruttamento con i mini-job. «Ora serve un vero e proprio reddito di cittadinanza con una soglia sufficiente per vivere dignitosamente e permettere alle persone di partecipare in modo attivo alla società» si legge nel programma elettorale. Non spariranno i non pochi obblighi legati all’erogazione del sussidio, ma per la prima volta i socialdemocratici stabiliscono di «cancellare le sanzioni per chi non rispetta le regole, che non hanno senso e non sono dignitose».
Una decisa sterzata politica: procede in parallelo con la fine del tabù dello Schwarze Null (il pareggio di bilancio previsto dalla legge) peraltro abbondantemente seppellito dalla pioggia di miliardi statali erogati per salvare l’economia dagli effetti del coronavirus. Ma nelle 48 pagine presentate ieri dalla Spd spicca anche il miglioramento del sistema sanitario che, nonostante la propaganda, continua a rivelarsi come modello tutt’altro che proverbiale: «Bisogna assicurare a tutti i cittadini l’accesso paritario alle cure mediche e si deve porre fine prima possibile all’orientamento al profitto delle strutture ospedaliere». Fa il paio con il nuovo sussidio per i figli da ricalibrare in base al reddito delle famiglie e con la riforma delle pensioni (ancora minori nei Land dell’Est rispetto all’Ovest), oltre al «diritto digitale» secondo cui lo Stato deve garantire la fornitura domestica minima di gigabite.
Nel piano Spd sono inoltre previsti i pannelli solari obbligatori per tutti gli edifici pubblici, l’inedito limite di velocità di 130 km all’ora sulle autobahn e il congelamento dei canoni di affitto nelle «zone con con mercato immobiliare ristretto». Infine l’aspirante-cancelliere Scholz apre la porta anche all’ipotesi del trasporto pubblico gratuito.
* da il manifesto – 3 marzo 2021 - nella foto: Olaf Scholz
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