di Claudio Schirru *
Contro i
cambiamenti climatici lo stop alla carne e un'alimentazione più sostenibile
sono le strade indicate dall'ONU per salvare il Pianeta.
Stop alla carne
per salvare la Terra dai cambiamenti climatici. Questo il consiglio che
arriva dall’ONU, che all’interno dello studio appena diffuso dall’IPCC
(Intergovernmental Panel on Climate Change) ha sottolineato come una dieta che
preveda una quota ridotta o assente di derivati animali permetterà di
migliorare le condizioni del Pianeta e contenere il riscaldamento globale.
Come si
legge all’interno dello studio IPCC intitolato “Cambiamento climatico e
territorio” la soluzione migliore per rendere l’approvvigionamento di cibo
più eco-friendly è quella di orientarsi verso un’alimentazione sostenibile, caratterizzata dall’adozione di diete sane e sostenibili,
come quelle a base di cereali, legumi, noci e semi, offre grandi opportunità
per ridurre i gas serra.
Dati
allarmanti quelli forniti dall’IPCC, che sottolinea come la specie umana
sfrutti per il proprio sostentamento il 72% del territorio emerso. Necessario
un ripensamento profondo delle priorità alimentari, liberando quanto più
territorio possibile dalle attività di tipo intensivo. L’effetto principale
sarà quello di tagliare le emissioni di CO2, con una riduzione annua
potenziale di circa 6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica
all’anno (rispetto ai valori attuali).
Nel mirino
sia lo sfruttamento intensivo dei terreni destinati a uso agricolo, che
quelli impiegati per l’allevamento intensivo: riso e bovini da soli
causano circa il 50% delle emissioni di metano a livello mondiale. Questo senza
contare i fenomeni della deforestazione, dell’impoverimento del suolo e
dell’erosione causati dalle attività antropiche collegate al settore
alimentare. La necessità di un ripensamento profondo dell’alimentazione umana
nasce anche dalla quota emissioni di CO2 relativa, stimata tra il 25 e il 30%
del totale globale.
A commento
dello studio diffuso dall’IPCC è intervenuta anche Martina Borghi,
Campagna Foreste di Greenpeace Italia, che ha sottolineato:
Il suolo e
la biodiversità stanno soffrendo una pressione enorme a causa dell’aumento
della deforestazione in Amazzonia e degli incendi che proprio in questi giorni
stanno devastando Siberia e Indonesia. Questi fenomeni hanno un impatto diretto
sulla vita di milioni di persone e sul clima poiché minacciano la nostra
sicurezza alimentare favorendo la desertificazione e il degrado del suolo. Alla
luce del nuovo rapporto IPCC i governi dovranno perciò aggiornare e migliorare
i propri piani d’azione per mantenere l’innalzamento delle temperature globali
sotto il grado e mezzo.
* da www.greenstyle.it , 9 Agosto 2019
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