E dalla Pianura Padana in
generale. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, una delle aree più
inquinate dell’intero continente europeo
di Michela
Dell’Amico *
I dati diffusi dalla Oms, in quello che è considerato il più
dettagliato studio finora mai condotto sull’argomento, lasciano senza parole. I
giornali di tutto il mondo hanno ripreso la notizia, focalizzando sul proprio
stato di salute locale. Noi no. Noi diamo la pur drammatica informazione generale
diffusa dall’organizzazione sanitaria mondiale: il 92% delle persone sul globo,
cioè oltre 9 persone su 10, respirano aria troppo inquinata, aria che danneggia
la loro salute respiro dopo respiro. I morti che ne conseguono sono milioni,
uccisi da solfati, nitrati e carbone che penetrano in minuscoli corpuscoli nel
nostro corpo, fino a ucciderlo. I danni peggiori li subiscono, si sa, vecchi,
bambini e donne gravide.
La nostra
stampa, come detto, riporta la notizia generale, dall’Ansa ai siti più letti, senza tuttavia entrare
nello specifico di quella che per noi dovrebbe essere la vera notizia, di
interesse pubblico. Cioè che siamo proprio noi ad avere l’aria
peggiore di tutta l’Europa occidentale, nessun angolo del nostro Paese può
vantare zone “verdi”, cioè pulite, come invece possono vantare Francia, Spagna
e soprattutto Gran Bretagna e Paesi scandinavi, che non a caso portano
avanti da molti anni politiche coraggiose. Tutto il nostro Paese è
avvolto da una nebbia killer, mentre la Pianura Padana raggiunge i livelli
record – il rosso – presente altrove ad esempio in Cina e India.
Considerando
anche l’Europa dell’Est, il rosso si trova solamente nel sud della Romania e
nel nord della Serbia.
Scozia
e Irlanda se la passano molto bene, come anche parti del sud della Francia e della
Spagna, mentre, come detto, il colore verde non tocca nessun luogo d’Italia.
Conseguenza logica del disinteresse della stampa, delle mancate politiche a
riguardo, e della nostra misera cultura in merito.
Eppure, come
ha dichiarato Maria Neira della Oms, “L’inquinamento dell’aria è
oggi il peggiore rischio ambientale per la salute, responsabile della morte di
una persona su 9”. Se questo è il dato generale, chissà cosa potrebbe
uscirne isolando la nostra condizione, quella – appunto – del Paese più
inquinato dell’Europa Occidentale. “L’inquinamento dell’aria continua a
crescere – ha continuato Neira – e compromette le economie e la
nostra qualità di vita. Si tratta di un’emergenza sanitaria”.
Come
sottolinea anche la Cnn, le peggiori zone del mondo sono: il
Pacifico Occidentale, l’area del Mediterraneo, i Paesi sub-sahariani e il
Sudest asiatico.
Eppure la
stampa nostrana non mette accento sulla nostra condizione, evitando persino di
citare l’Italia, ma parlando genericamente di un grosso problema mondiale. Di
conseguenza non si muove l’opinione pubblica e non si muove la politica.
Perché? Perché l’argomento non “tira” e non tira perché è sconosciuto. Ma se
questo studio porta nuovi dati, la notizia in sé non è certo nuova, specie
nelle sue conseguenze.
I morti da PM10 e PM2,5, in Europa, si concentrano nel nostro Paese. Da molti
anni è così, e sono stati, già nel 2012, 85mila gli italiani che hanno perso la
vita per questo motivo.
* da www.wired.it - 28
settembre 2016
Buongiorno, ho guardato con preoccupazione la mappa dell'inquinamento europeo...poi ho sfogliato il rapporto OMS che viene citato come fonte, e quella figura non c'è.
RispondiEliminaCe ne sono altre sempre riferite al pm2,5, ma diverse e meno "significative".
Da dove viene?
Grazie
Danilo Amerio
http://maps.who.int/airpollution/
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