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Cinque Terre
ECOLETTERA 78 - 1 settembre 2016
Editoriale 1: Una riflessione sulle
campagne referendarie da parte del Comitato Acqua Pubblica di Torino
Si sono concluse le campagne referendarie lanciate nella primavera di
quest’anno da soggetti diversi, sui temi del lavoro, sociali e istituzionali.
Purtroppo la conta delle firme non è stata premiante... né i referendum
ambientali né quelli abrogativi dell’Italicum hanno raggiunto il minimo
necessario per consentire ai cittadini di esprimersi tramite il voto. Sono
già usciti alcuni comunicati da parte dei promotori con valutazioni sul perché
temi così forti non abbiano fatto breccia; se è vero che ci sono state
difficoltà oggettive riteniamo necessaria una riflessione più profonda e
critica dell’operato di ciascuno di noi. A parte alcuni felici casi isolati di comitati che hanno collaborato con
successo, queste campagne referendarie sono state caratterizzate da divisioni
interne, campanilismo e settarismo. La campagna dei referendum sociali è
cominciata con lo sfilarsi da parte di FLC-CGIL dal gruppo dei proponenti per
portare avanti una raccolta parallela solo su lavoro e scuola, e questo dopo
l’assemblea nazionale che lanciava la campagna unitaria! La campagna contro l’Italicum secondo i suoi
stessi promotori avrebbe dovuto essere inserita nella stagione referendaria
complessiva, ma in realtà il legame tra diritti sociali e del lavoro e la
Costituzione è passato in secondo piano rispetto a piccoli campanilismi.
Qualcuno ha creduto che la somma di sigle minoritarie fosse sufficiente per
creare un’alleanza sociale; qualcuno ha pensato di poter calare la campagna
dall’alto di importanti cattedre universitarie; qualcuno ha avuto eccessiva
fiducia in legami di rappresentanza sindacali e di partito che ha ritenuto
potessero sostituire la costruzione di un movimento unitario. La lezione che ci
avevano dato i referendum del 2011 e cioè l’importanza di costruire percorsi
condivisi, l’abbiamo dimenticata nella fretta di partire e nell’ansia di
difendere ciascuno il proprio orticello. leggi
Editoriale 2: Siria, le alleanze
improbabili e la «questione kurda»
Siria. Oggi i
campi sono mischiati e l’obiettivo è uno solo, sul quale sono concordi tutti:
bloccare i kurdi siriani del Rojava portatori di un’idea di nazione democratica
federalista, socialista e femminista. Unico ambito associabile a qualcosa di
sano rispetto alla palude ideologica e politica che si muove intorno al loro
destino. Nello spietato gioco di alleanze e cambi di campo, ribaltoni e
inversioni in atto in Siria, l’incontro tra il ministro degli esteri russo
Lavrov e il segretario di stato americano Kerry rappresenta un momento
importante. Queste dinamiche confermano le sabbie mobili di analisi che
prediligono la geopolitica come sola guida di riflessione sull’esistente.
Affidarsi ora a un leader ora a un altro, porta a dover compiere giravolte assurde
per sostenere ora l’uno ora l’altro. Perdendo di vista quello che dovrebbe
costituire l’interesse principale, i conflitti sociali dai quali possono
nascere proposte politiche diverse da quelle oligarchiche tanto di moda. (
Simone Pieranni da il manifesto ) leggi
Referendum costituzionale: Il No vince con alleanze tra soggetti diversi
Il referendum costituzionale è appuntamento politico di prima grandezza.
Renzi ha visto giusto attribuendogli un ruolo essenziale per il suo governo.
Ora sondaggisti, consiglieri, autorevoli opinionisti lo hanno convinto che il
plebiscito può essere un boomerang, che la vittoria del No è possibile, anche
se tutt’altro che certa. Le modifiche della Costituzione insieme alla nuova
legge elettorale (Italicum) delineano una svolta istituzionale, imperniata sul
rovesciamento del fondamento parlamentare della nostra repubblica, mettendo al
centro il governo e in particolare il suo capo, giustificata con la
governabilità ad ogni costo, contrapposta alla rappresentanza degli elettori.
Banche d’affari, potentati della finanza e dell’economia nazionale ed
internazionale appoggiano la svolta. La centralizzazione delle decisioni,
compreso l’esproprio delle regioni, prepara le condizioni per fare i conti con
le resistenze all’omologazione. In America Bernie Sanders ha sfiorato la
candidatura presidenziale e condizionato il programma elettorale dei
democratici perché la tensione sociale e politica accumulata in questi anni
negli Usa ha incontrato una critica serrata al dominio e alle perversioni della
finanza, una critica alla disuguaglianza, un’attenzione verso chi non ha speranze,
soprattutto i giovani che chiedono un futuro. Il referendum si vince se
soggetti molto diversi riescono a mobilitarsi per il NO. È ovvio che non
sarebbero in grado di dare vita ad una coalizione alternativa, il compito è far
vincere il NO. Per di più le modifiche della Costituzione non dovrebbero essere
costitutive di un programma di governo, o meglio è Renzi ad avere introdotto
questa anomalia. (Alfiero Grandi su il manifesto)
leggi
Non è una riforma ma
una revisione incostituzionale!
La riforma costituzionale Renzi-Boschi riguarda 47
articoli della Costituzione: di fatto, quindi, essa realizza una nuova
Costituzione, trasformando indebitamente il potere di revisione in un potere
costituente, cosa che è vietata dall'art. 138 della Costituzione. Molte le
argomentazioni ingannevoli da parte dei promotori della revisione
costituzionale Boschi-Renzi: È falso affermare che si è realizzato un
monocameralismo, infatti il Senato resta. È falso affermare che questa riforma
abbrevia i termini per la produzione delle leggi, è vero il contrario. Inoltre,
i conflitti di competenza sono risolti dai Presidenti delle due camere, che
facilmente potranno non accordarsi mai. È falso, infine, affermare che si
riducono i costi, poiché la struttura del Senato resta in piedi... (dall’intervista a Paolo Maddalena, Vice
Presidente Emerito della Corte Costituzionale, su Attuare la Costituzione) leggi
Italicum, la partita del 4 ottobre
Il 4 ottobre 2016 ci sarà la prova che l’Italicum non
è altro che una riedizione raffinata ed ipocrita del Porcellum. Una prova
incompleta, non per responsabilità della Corte Costituzionale ma dei giudici
aditi con una serie di ricorsi analoghi e in molti casi identici, che hanno
investito 20 Tribunali italiani Un annullamento parziale renderebbe la legge
inoperativa e quindi una elezione anticipata eventualmente dopo un successo
referendario non sarebbe più possibile. L’annullamento del Porcellum con la storica
sentenza la n. 1/2014 ha però pagato un prezzo, quello della legittimazione
delle elezioni svolte nel febbraio 2013, facendo salvi i parlamentari
proclamati eletti, ancorché non convalidati. È aperta una corsa contro il
tempo. Renzi punta a svolgere le elezioni con l’Italicum (vinto o perso il
referendum costituzionale), dopo di che la Corte lo dichiari pure
incostituzionale in toto. Tanto dopo avrebbe cambiato in ogni caso ancora la
Costituzione, specialmente se avesse vinto il referendum. (Felice Besostri,
coordinatore dei ricorsi contro l’Italicum) leggi
Zero educazione alla catastrofe,
l’Italia non cambia verso
Prima, durante e dopo.
Territori insicuri, approccio sbagliato all’evento sismico. E dopo la tragedia
ancora tende, simbolo di arretratezza culturale. Giappone e California su un
altro pianeta. Prevenzione ed educazione sono due parole poco attuate quando si parla di
catastrofi ambientali come terremoti e alluvioni, soprattutto in Italia. In
queste ore si assiste alla retorica del linguaggio della comunicazione, sia da
parte dei giornalisti sia da parte dei politici. I geologi, gli unici esperti
in materia, sono la categoria più inascoltata insieme ad architetti,
ricercatori e antropologi che hanno trattato il tema della catastrofe negli
anni. Le esperienze recenti dell’Aquila e dell’Emilia non hanno insegnato
nulla, si continua ad agire nello stesso modo: zero prevenzione, zero
educazione alla catastrofe. Molti pensano che conoscere i fenomeni ambientali
della propria zona di residenza non sia così importante, in fondo pensiamo sia
questione di fortuna. (Emanuele Piccardo su il
manifesto) leggi
Il Paese delle scosse
chiude i dipartimenti per formare i geologi: erano 29, ne restano 8
L'Italia del consumo del suolo e dei terremoti taglia
le sedi dove non ci sono almeno 40 docenti, per effetto della riforma Gelmini
del 2010 che nel frattempo nessuno ha corretto. In 6 anni chiuse 21 strutture.
È il dipartimento universitario che forma i geologi, ossia coloro che
collaborano alla pianificazione territoriale tramite la valutazione dei rischi
naturali, come eruzioni vulcaniche, alluvioni, frane e terremoti. Per non
parlare del dissesto idrogeologico. La geologia è a rischio estinzione. Le sedi
di Scienze della Terra in Italia sono passate da 29 (nel 2010) a 8 (nel 2016),
per effetto della riforma Gelmini del 2010 che ha imposto il taglio. leggi
Sette giorni senza auto, Parigi lancia la sfida
Biciclette,
auto elettriche e mezzi di trasporto pubblici saranno a disposizione
gratuitamente, per sperimentare la “mobilità dolce” e i trasporti alternativi
più rispettosi della qualità dell’aria. Sette giorni senz’auto, dal 19 al 25
settembre. E` la sfida che il Comune di Parigi lancia agli abitanti dell'Île-de-France (la
regione in cui si trova la capitale francese). Che potranno usufruire gratuitamente di altri mezzi di
trasporto: biciclette, mezzi pubblici e le auto elettriche Autolib, per sperimentare la “mobilità dolce” e i “trasporti alternativi più rispettosi
della qualità dell’aria”. Questo
“sacrificio” ecologico di una settimana precederà la “giornata senz’auto” ("La journée sans voiture").
Quest’anno alla sua seconda edizione, la giornata si tiene il 25 settembre a Parigi, per
sensibilizzare sul problema dell’inquinamento legato al traffico. (Cristina
Barbetta su vita.it ) leggi
Renault, Emissioni 11 volte superiori ai limiti Ue
Secondo il quotidiano
britannico Financial Times, il report di una commissione governativa sulle
performance di diversi modelli (tra cui la 500x di Fiat) omette alcuni dati
sulla Captur della casa automobilistica Renault, partecipata al 20% dallo
Stato. L'accusa proviene da tre membri della stessa commissione. Una fonte
conferma: "Il governo è sensibile all'immagine delle aziende in cui ha
investito" Un report del governo francese “ha omesso” dati scomodi sull‘inquinamento provocato da alcuni modelli della casa
automobilistica Renault, di
cui lo Stato è azionista al 20%.
Lo riporta in prima pagina il Financial Times del 22
agosto, che dà conto delle osservazioni di tre membri di una commissione indipendente, composta in totale da 17
persone, nominata dall’esecutivo di Parigi dopo lo scandalo Dieselgate che ha
travolto Volkswagen. Tra le informazioni omesse, secondo il Ft, vi
sarebbero anche i dati sui modelli 500x
della Fiat: emissioni quasi 17 volte superiori ai limiti UE. ( da il fattoquotidiano.it ) leggi
Germania: verso
elezioni Meclemburgo e Berlino, tremano Cdu e Spd
Mancano appena due settimane al voto del 4 settembre
nel Land del Meclemburgo-Pomerania e quattro a quello nella città-stato di
Berlino e i sondaggi per il Land non prevedono nulla di buono per i due grandi
partiti tedeschi, la SPD e la CDU (socialdemocratici e cristianodemocratici,
oggi assieme al governo della Repubblica federale). Cavalcando la crisi
migranti e la paura generata dalla recente serie di violenze e attentati, la
nuova destra xenofoba ed euroscettica dell'AFD (Alternative fuer Deutschland)
gli sta col fiato sul collo. I ricercatori prevedono un alto numero di elettori
che deciderà solo all'ultimo momento. I vertici politici a Berlino guardano con
estremo interesse all'esito di queste elezioni, tanto in vista delle politiche,
quanto a breve termine come indicazione per il voto a Berlino. (da askanews.it ) leggi
Turchia, mutilata e bruciata trans simbolo dei diritti omosessuali
La 22enne è stata
uccisa lo scorso 4 agosto, mentre il cadavere è stato ritrovato solo quattro
giorni dopo. Era una nota attivista che lottava per i diritti Lgbt ed era stata
arrestata per due volte durante le manifestazioni contro l'annullamento del Gay
Pride E’ stato identificato il corpo
mutilato e bruciato ritrovato nella periferia di Istanbul lo scorso 8 agosto:
si tratta di Hande Kader, transessuale attivista che era diventata uno dei
volti simbolo della lotta contro il governo locale, che in più occasioni si era
opposto al Gay Pride, fino ad arrivare all’annullamento della manifestazione in
più occasioni. (da ilfattoquotidiano.it ) leggi
Siria: La Turchia invade Rojava, l’Isis
si ritira
La città di frontiera di Jarabulus
strappata in poche ore agli islamisti che fuggono senza combattere. Operazione
coperta dalle bombe Usa. Incursione pianificata da tempo: 5mila
"ribelli" siriani erano già pronti. Erdogan ha aspettato che il
riavvicinamento a Mosca eliminasse la minaccia russa. Unità speciali turche
sono penetrate in territorio siriano dalla città di frontiera di Karkamis,
insieme a 5mila “ribelli” siriani (l’Esercito Libero, i turkmeni della Brigata
al-Sultan Murat, i salafiti di Ahrar al-Sham e gruppi laici e islamisti della
composita federazione Fronte del Levante, attiva ad Aleppo). Le motivazioni
dell’offensiva sono così cristalline che è lo stesso Erdogan a palesarle, senza
troppe remore: impedire a Rojava di realizzare quella continuità territoriale e
quell’autonomia amministrativa per cui combatte da decenni. Una minaccia
inaccettabile per un paese in guerra permanente con la propria comunità kurda,
legata a livello politico e ideologico a quella siriana.( Chiara Cruciati su il manifesto) leggi
La foto del giorno: Italia agli ultimi posti come
adeguamento antisismico tra i paesi a rischio. Siamo indietro di 100 anni. leggi
VIDEO
ARCHIVIO
Povertà. Oltre un terzo degli indiani, l’equivalente
dell’intera popolazione degli Stati Uniti, vive al di sotto della
soglia minima di povertà, stabilita in 1,25
dollari al giorno. Il 33% di tutti i poveri del pianeta risiede in
India. Tragiche e umilianti le conseguenze. vedi
Turchia. Attivista italiano espulso: “Erdogan bombarda i curdi con barili
incendiari, nessuno deve sapere”. vedi
Voyage of Time: Life's Journey è un film documentario di Terrence
Malick presentato alla Mostra di Venezia. Un’esplorazione nel passato del
nostro pianeta e una ricerca del posto dell'umanità nel futuro con immagini spettacolari da tutto il
mondo, con le voci di Brad Pitt e Cate Blanchett ed il contributo musicale di
Ennio Moricone. vedi
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Il punto di vista del
Gruppo Cinque Terre:
Frammenti di riflessione politica per il nuovo anno ( Giovanni Chiambretto e Massimo Marino ) Gennaio 2016 leggi
Quello che possiamo fare - Documento
annuale del GCT. ( Piero Aimasso - Anna
Andorno - Giovanni Chiambretto - Maurizio Di Gregorio - Massimo Marino ) - 1 giugno 2015 leggi
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