
La nuova policy degli acquisti di carta si
applica a tutte le operazioni del gruppo dei suoi licenziatari, e comporta
l'eliminazione dell'impiego di carta legata alla distruzione delle foreste.
L'impegno comporta anche il taglio degli acquisti
dalle controverse cartiere Asia and Paper (APP) e Asia Pacific Resources
International Holdings (APRIL), e avrà un impatto particolarmente forte in
Indonesia, il luogo dove più al mondo le foreste pluviali vengono abbattute per
produrre carta.
La nuova policy è il frutto di due anni di negoziati tra i dirigenti della Disney e il RAN.
"Le foreste pluviali valgono molto più da intatte che non ridotte a polpa di carta - ha commentato Rebecca Tarbotton, del Rainforest Action Network - Disney si è unita al crescente numero di imprese che non ritengono più sensato sacrificare preziose foreste come quelle dell'Indonesia, per produrre la carta che usiamo ogni giorno."
La Disney è il più grande editore del mondo di libri e riviste per bambini. Oltre a coinvolgere l'editoria, l'impegno comprende Disney media network, i parchi a tema, i villaggi turistici, le navi da crociera, e la confezione di tutti i prodotti, oltre a coinvolgere 3700 licenziatari che utilizzano personaggi Disney. Essa influenzerà anche le operazioni di 25.000 stabilimenti in più di 100 paesi che producono i prodotti Disney, tra cui 10.000 soltanto in Cina.
"E' tempo che le imprese che ancora si ostinano ad acquistare carta legata alla deforestazione, seguano l'esempio della Disney, e adottino politiche di acquisto responsabili, per non macchiare il proprio nome e il proprio marchio con uno dei più grandi crimini ambientali della storia recente" ha commentato Daniele Caucci, coordinatore di Terra!. La produzione di carta è uno dei principali fattori della distruzione delle foreste indonesiane, che vengono abbattute al ritmo di circa un milione di ettari l'anno "La scelta di Disney dimostra che questa distruzione non è affatto necessaria" ha concluso Caucci.
La nuova policy è il frutto di due anni di negoziati tra i dirigenti della Disney e il RAN.
"Le foreste pluviali valgono molto più da intatte che non ridotte a polpa di carta - ha commentato Rebecca Tarbotton, del Rainforest Action Network - Disney si è unita al crescente numero di imprese che non ritengono più sensato sacrificare preziose foreste come quelle dell'Indonesia, per produrre la carta che usiamo ogni giorno."
La Disney è il più grande editore del mondo di libri e riviste per bambini. Oltre a coinvolgere l'editoria, l'impegno comprende Disney media network, i parchi a tema, i villaggi turistici, le navi da crociera, e la confezione di tutti i prodotti, oltre a coinvolgere 3700 licenziatari che utilizzano personaggi Disney. Essa influenzerà anche le operazioni di 25.000 stabilimenti in più di 100 paesi che producono i prodotti Disney, tra cui 10.000 soltanto in Cina.
"E' tempo che le imprese che ancora si ostinano ad acquistare carta legata alla deforestazione, seguano l'esempio della Disney, e adottino politiche di acquisto responsabili, per non macchiare il proprio nome e il proprio marchio con uno dei più grandi crimini ambientali della storia recente" ha commentato Daniele Caucci, coordinatore di Terra!. La produzione di carta è uno dei principali fattori della distruzione delle foreste indonesiane, che vengono abbattute al ritmo di circa un milione di ettari l'anno "La scelta di Disney dimostra che questa distruzione non è affatto necessaria" ha concluso Caucci.
da www.salvaleforeste.it , 12 ottobre 2012
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