
L’obiettivo,
improntato ad un approccio di sensibilità ecologica, è quello di aiutare i ciclisti
ad attraversare la città evitando il traffico, l’inquinamento ed i pericoli
della convivenza con le automobili . L'idea è dell'architetto Sam Martin, un inglese
di 43 anni che ha deciso di abbandonare l’uso delle due ruote proprio per i disagi
del traffico cittadino.
Essendo ormai impraticabile abbattere edifici o
modificare la viabilità per far posto ai ciclisti, Martin ha pensato di progettare strade per ciclisti fra i tetti
dei palazzi e le nuvole, da qui il nome di SkyCycle, un po' anche
ispirato dalla High Line
di New York che per il momento si
estende per 1,22 km tra Gansevoort Street e la 30ª strada, ma vi è un progetto
di estensione verso nord fino ad arrivare alla 34ª strada. E’una strada
sopraelevata interdetta al traffico automobilistico, in parte trasformata in
parco, recuperando i binari abbandonati di una vecchia ferrovia.

Per i costi, che ammontano a diversi milioni di
sterline, si sta pensando di ricercare degli
sponsor anche privati . Il sistema dopotutto è già stato utilizzato per
diffondere il bike sharing, che a Londra si avvale del sostegno di una nota banca. Per accedere alle piste
volanti i ciclisti pagherebbero una sterlina al giorno, meno della metà di un
biglietto per la metro o per l'autobus; il costo sarebbe direttamente compreso
nella tessera dei mezzi pubblici ( Oyster card). Se si immagina che si tratti di
progetti futuribili , per il sindaco Boris Johnson invece il primo tratto potrebbe essere funzionante
già dal 2015.
(mm)
nelle foto piccole: la Cabinovia di
Londra e la High Line di New York
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