1 luglio 2011

I Premi Nobel: 'Stiamo violando confini che ci hanno assicurato gli ultimi 10 mila anni'

Mentre gli italiani si apprestavano a votare i referendum sui beni comuni e sulla gestione delle risorse, dai Premi Nobel arrivava un messaggio inequivoco: la pressione umana sulla natura sta superando il limite. "non possiamo più continuare su questo percorso" sostengono gli scienziati. Il Nobel Laureates Symposium on Global Sustainability tenutosi a Stoccolma ha divulgato un documento firmato dai Premi Nobel che richiede azioni urgenti per affrontare la pressioni umane sull'ambiente terrestre, garantendo nel al tempo stesso un mondo più equo e giusto. Il voto degli italiani, forse senza saperlo, ha seguito il loro consiglio.

"La scienza ci avverte che siamo passando i confini planetari che hanno protetto la civiltà umana negli ultimi 10.000 anni. Aumentano le prove del fatto che la pressione umana supera ormai la capacità di recupera da parte della Terra", spiega la nota. "Gli esseri umani sono il motore più significativo di un cambiamento globale, che sta spingendo il pianeta in una nuova epoca geologica, l'Antropocene".

Un senso di urgenza pervade l'intero documento, che dichiara senza mezzi termini, "Il tempo dei rimandi è finito. Non possiamo permetterci il lusso di negare".

Il documento delinea otto aspetti che devono essere affrontati e due ordini di azioni: di emergenza e di lungo periodo, far avanzare l'umanità verso 'una civiltà globale, equa e sostenibile'

Tra le misure da intraprendere la riduzione della povertà, un forte accordo sul clima, il disaccoppiamento della crescita economica dal consumo di risorse e di energia, la garanzia di cibo per tutti, la ridefinizione dell'economia globale, sulla base del riconoscimento dei servizi ecosistemici, aumentando la consapevolezza riguardo il consumo eccessivo e la crescita della popolazione, il rafforzamento della governance globale, e la creazione di un centro di ricerca dedicato allo studio di problemi di sostenibilità globale.

"Il nostro invito è fondamentale per la trasformazione e l'innovazione in tutti i settori e in tutte le scale, al fine di fermare e invertire cambiamenti ambientali globali e muoverci verso una prosperità equa e duratura per le generazioni presenti e future", si legge nel documento.

Tra le raccomandazioni specifiche, stabilire un alto prezzo per il carbonio, la progressiva eliminazione di sussidi ai combustibili fossili, la creazione di rigorosi standard di efficienza delle risorse, superando il PIL come standard di successo di una società, potenziare l'educazione delle donne in tutto il mondo, e aumentare l'educazione scientifica.

"Siamo la prima generazione che affronta la prova del cambiamento globale - conclude il documento - Spetta quindi a noi di cambiare il nostro rapporto con il pianeta, per far pendere la bilancia verso un mondo sostenibile per le generazioni future".

da: www.salvaleforeste.it 15 giugno 2011

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