5 gennaio 2014

ECOLETTERA 36/1 gennaio 2014 - Gruppo Cinque Terre


costruire la transizione: un nuovo ecologismo - democrazia - giustizia - nuovi lavori


Editoriale:  “La sete di potere e possessi non conosce limiti. In questo sistema, che tende a divorare tutto ciò che ostacola l’accrescimento del profitto, tutto ciò che è fragile, come l’ambiente, è indifeso di fronte agli interessi di un mercato divinizzato, che diviene la sola regola.” … “Una delle cause di questa situazione va trovata nel nostro rapporto con il denaro, poiché né accettiamo tranquillamente il dominio su di noi e sulle nostre società. L’attuale crisi finanziaria può farci trascurare che essa ha avuto origine in una profonda crisi umana: la negazione del primato della persona umana! Abbiamo creato nuovi idoli. L’adorazione dell’antico vitello d’oro (vedere Esodo 32:1-35) è tornata sotto spoglie nuove e spietate nell’idolatria del denaro e nella dittatura di un’economia impersonale priva di un vero scopo umano. La crisi mondiale che colpisce la finanza e l’economia mette a nudo gli squilibri di entrambe e, soprattutto, la loro mancanza di un vero interesse per gli esseri umani; l’uomo è ridotto a uno solo dei suoi bisogni: al consumo.” ( Papa Francesco in “Evangelii Gaudium” - Gioia del Vangelo-)

Armamenti, nel 2014 per la Difesa: spese per 5 miliardi
Il 2013 verrà ricordato come l’anno in cui il Parlamento, pungolato dall’opposizione del Movimento Cinque Stelle e di SEL  facendo leva su un’ articolo della riforma militare del 2012, ha osato esercitare le proprie prerogative di controllo sui programmi di riarmo della Difesa. A partire dai famigerati F35 da 150 milioni di euro l’uno, per cui le mozioni approvate da Camera e Senato il 26 giugno e 7 luglio impegnavano il governo a non procedere a nessuna “ulteriore acquisizione” in attesa delle conclusioni di un’apposita indagine conoscitiva parlamentare. Un’inaudita insolenza per i vertici militari, che hanno immediatamente reagito attraverso il Consiglio supremo di Difesa presieduto da Giorgio Napolitano lanciando un duro monito: “Niente veti del Parlamento sulle spese militari”. Cacciabombardieri, navi da guerra, blindati ed elicotteri da combattimento, cannoni, siluri, bombe, droni e satelliti spia. E' la lista della spesa che l'apparato militare italiano ha in serbo nonostante l'opposizione parlamentare e le polemiche sugli F-35. Un "investimento" che non ha a che fare con la sicurezza nazionale, ma è il costo occulto delle missioni internazionali, prima fra tutte l'Afghanistan. E dal ministro Mauro arriva soltanto un "no comment". ( Enrico Piovesana su ilfattoquotidiano.it ) leggi

Il Paese stanco che non crede più a tg e talk show
Gli italiani continuano a informarsi, in larga maggioranza, seguendo la tivù. Anche se ne hanno sempre meno fiducia e usano, in misura crescente, la Rete. Perché la considerano il canale più libero e indipendente. E permette loro di informarsi navigando tra diversi media. È il ritratto che si scorge scorrendo i risultati della VII Indagine di Demos-Coop su "Gli italiani e l'informazione". Otto persone su dieci, infatti, affermano di informarsi quotidianamente in televisione, il 47% su Internet.  ( Ilvo Diamanti  su www.lastampa.it  ) leggi

Povere pensioni
Secondo il bilancio sociale dell'Inps, 11,5 milioni di pensionati percepiscono un reddito medio di 10.000 euro lordi annui, pari a 700 euro al mese. Con buona pace di quelli che ci raccontano del conflitto generazionale, sarebbe forse allora il caso di tornare a parlare di classico contrasto fra ricchi e poveri.Deve destare preoccupazione anche il fatto che, contrariamente a quanto era solito, le nuove pensioni liquidate nel 2012 hanno valori medi bassi e in calo, sia pur leggero, rispetto all’anno precedente (1.133 euro lorde al mese, escludendo le pensioni assistenziali), malgrado corrispondano a periodi contributivi molto lunghi (almeno 39 anni le pensioni di anzianità, fra i 27 e i 37 anni le pensioni di vecchiaia). E’ probabilmente l’avvisaglia di un calo che diventerà via via più forte di anno in anno ( Angelo Marano su www.sbilanciamoci.info ) leggi
 
Giovani, la nave affonda ed i topi ballano
Mentre nascite ed occupati continuano a calare, il paese ad invecchiare ed impoverirsi, politici, imprenditori e sindacalisti ballano come gli indiani che invocavano la pioggia ed i passeggeri del Titanic che festeggiavano l´arrivo. Continuano ad invocare "più lavoro", senza un briciolo di idea nuova atta a crearlo. Il motto "quieta non movere" è quello dominante nelle teste di troppi responsabili, politici, sindacalisti ed imprenditori, le vie d´uscita ci sono, quelle seguite dai paesi nordici più Olanda, Germania, Austria e Francia, che spendono più di noi per istruzione e ricerca, hanno ore di lavoro annuo più corte, hanno modernizzato i servizi, che noi colpevolmente trascuriamo ed hanno combattuto le diseguaglianze. Più eguali e più ricchi è stato il loro motto ed il tempo di vita non è da oggi individuato dai saggi come la vera fonte di felicità. " ( Nicola Cacace su www.sindacalmente.org ) leggi

Pelo & Contropelo: uscito il n.2 /2013 del periodico animalista
Fra gli articoli l’intervista sulle prospettive del Movimento di liberazione animale a Steve Best , uno dei principali esponenti del pensiero filosofico animalista, ordinario di filosofia presso l’Università del Texas e direttore di dipartimento. Per scaricare il testo, il supplemento su “alimentazione dalla gravidanza alla prima infanzia” e i numeri precedenti  leggi

Piemonte: terra di confine dello scontro sociale
Che Torino e il Piemonte siano stati, un po’ sorprendentemente, uno dei punti di maggiore tensione di queste giornate di “ proteste dei Forconi “ di metà dicembre, ma anche di altri momenti accesi di contestazione del sistema politico sempre più spesso identificato sommariamente come “la casta” non deve stupire.  Siamo nella regione dove sono saltati i mezzi toni, le sfumature, le mediazioni, in definitiva, il dialogo sociale. Si va allo scontro più che al confronto: TAV, Inceneritore e Grattacielo di Torino, tramonto della Fiat e dell’automobile con il loro indotto, esplosione dei Centri Commerciali e decimazione  delle attività commerciali di strada, devastazione dei territori agricoli come i 3 km di cave e discariche ininterrotte e allineate in fila come denunciano in Valledora, crisi del sistema sanitario e chiusura contestata di  presidi ospedalieri  locali, comparsa di forme organizzate di criminalità mafiosa (vedi l’inchiesta Minotauro ), una cementificazione mai arrestata e indifferente al colore politico delle giunte, il Piano Regolatore di Torino del quale si sono abbondantemente superate le 200 varianti e per finire e non farla troppo lunga,  un Consiglio Regionale con 43 su 60 membri  inquisiti con varie ipotesi di reato compresi il vincente Cota e la perdente Bresso. (Massimo Marino-testo base dell’articolo in uscita in gennaio sul n.7 della rivista Barricate ) leggi
Piemonte: l’invisibile popolo dei nuovi poveri
Torino è stata l’epicentro della cosid­detta “rivolta dei for­coni”. Torino è anche la mia città. Così sono uscito di casa e sono andato a cer­carla, la rivolta, per­ché come diceva il pro­ta­go­ni­sta di un vec­chio film, degli anni ’70, ambien­tato al tempo della rivo­lu­zione fran­cese, «se ‘un si va, ‘un si vede..». Bene, devo dirlo sin­ce­ra­mente: quello che ho visto, al primo colpo d’occhio, non mi è sem­brata una massa di fasci­sti. E nem­meno di tep­pi­sti di qual­che clan spor­tivo. E nem­meno di mafiosi o camor­ri­sti, o di eva­sori impu­niti. La prima impres­sione, super­fi­ciale, epi­der­mica, fisio­gno­mica, il colore e la fog­gia dei vestiti, l’espressione dei visi, il modo di muo­versi, è stata quella di una massa di poveri. Forse meglio: di “impo­ve­riti”. Le tante facce della povertà, oggi. Soprat­tutto di quella nuova. Potremmo dire del ceto medio impo­ve­rito. Sarebbe una sciagura peggio, un delitto regalare ai centurioni delle destre sociali il monopolio della comunicazione con questo mondo e la possibilità di quotarne i (cattivi) sentimenti alla propria borsa. Un ennesimo errore. Forse l’ultimo. ( Marco Revelli su ilmanifesto.it ) leggi

Piemonte: il disegno di legge che fa l’esclusivo interesse dei cavatori
In Piemonte le attività estrattive sono per volume e numero tra le più rilevanti in Italia (più di 470 cave attive a cui vanno aggiunte le oltre 310 cave dismesse o abbandonate) così come elevato è il giro d’affari legato al ciclo del cemento. Attività queste che interessano fortemente il paesaggio e la qualità dei territori in cui si svolgono e sollecitano ragionamenti che riguardano il rapporto con una risorsa non rinnovabile come il suolo e la gestione dei beni comuni, oltre ad essere un settore che fa particolarmente gola alle ecomafie. Legambiente Piemonte e Val d’Aosta e Libera Piemonte hanno presentato le proprie osservazioni al Disegno di Legge Regionale n. 364 “Misure urgenti di semplificazione delle norme regionali sulle attività estrattive. Modifiche alle leggi regionali in materia di cave e torbiere”. Ad oggi il quadro normativo nazionale è fermo al Regio Decreto del 1927 e l’attività estrattiva in Piemonte è regolamentata dalle leggi regionali 69 del 1978 e 44 del 2000, norma, quest’ultima, che prevede l’adozione di Piani delle Attività Estrattive a livello provinciale. Pianificazione territoriale disattesa dalla maggior parte delle Province e dalla Regione che non si è mai neanche dotata di un piano di recupero ambientale delle cave dismesse o abbandonate. ( da salviamoilpaesaggio.it ) leggi
 
Torino: GTT privatizzata coi voti di SEL
Per un solo voto e grazie al contributo di una consigliera d’opposizione, il consiglio comunale di Torino ha approvato la vendita del 49% di GTT, azienda comunale della mobilità. Tra i voti favorevoli quello di Marco Grimaldi di SEL, mentre il capogruppo del partito di Vendola, Curto, era assente. Anche a Torino la sinistra del vorrei ma non posso dà il suo contributo alla svendita del trasporto pubblico locale. A Genova, dopo che il segretario di SEL aveva annunciato che, in caso di privatizzazione, il Partito sarebbe uscito dalla maggioranza e avrebbe ritirato il suo assessore, i vendoliani hanno dato il meglio di sé, prima accusando i lavoratori delle aziende partecipate di ‘squadrismo’ (dopo l’occupazione del consiglio comunale del 19 novembre), poi votando uno a favore e uno contro la delibera privatizza tutto voluta dal PD e dal sindaco Doria.( da   www.contropiano.org - fonte: associazionecontrocorrente.org ) leggi

Rivalta: Un bando per riconvertire in agricoli i terreni edificabili A Rivalta (TO) non si costruisce più e i proprietari chiedono al Comune di ritrasformare in lotti agricoli i terreni edicabili. La crisi si fa sentire anche cosi e quella che poteva essere una buona opportunità è diventata una tagliola scale impossibile da sopportare. L’amministrazione comunale, nell’ambito di una campagna per la riduzione del consumo del suolo, ha deciso di lanciare un bando pubblico per la rinuncia ai diritti edificatori che ha permesso di recuperare oltre 23 mila metri quadrati di terreno.  Il Comune ha così voluto intercettare il malcontento di quei cittadini, proprietari di piccoli lotti dislocati in zone periferiche, che si sono visti modicare la destinazione d'uso delle loro terre dall'ultimo piano regolatore.  Tutti cittadini che inizialmente pensavano di aver fatto un grosso affare, ma quando hanno visto i conteggi dell’Imu hanno cambiato idea. (m.mas. da La Stampa,  pagine di Torino ) leggi
I rottamatori dell'articolo 18
Ai tempi del governo Monti, nel momento di maggior polemica sull'articolo 18 dello statuto dei lavoratori, fu il presidente degli industriali Giorgio Squinzi a gettare acqua sul fuoco («la licenziabilità dei dipendenti è l'ultimo dei nostri problemi»). Oggi, invece, con balzo felino, Squinzi sale sul carro di Renzi, il politico tentato da una revisione dell'articolo 18, peraltro modificato proprio dal tandem Monti-Fornero. Così l'appello di Landini a Renzi («Fai una cosa intelligente,ripristina l'articolo 18») sembra destinato a rimanere inascoltato. Sul carro renziano è da sempre ben piazzato Oscar Farinetti, un campione del made in Italy alimentare. Intervistato dal Fatto, l'imprenditore che ogni sera offre le sue ricette (purtroppo politiche) da tutti i talk-show televisivi, ha chiarito il suo pensiero. ( Norma Rangeri su ilmanifesto.it ) leggi

La Gabanelli affonda la classe politica
Milena Gabanelli ha fatto il punto sul 2013 appena passato, e lo ha fatto con un lungo editoriale sul Corriere della Sera: “La notizia numero uno: ” le tasse sono diminuite”. Vorrei sapere dal premier Letta per chi sono diminuite, perché le mie sono aumentate, e anche quelle di tutte le persone che conosco o che a me si rivolgono. È aumentata la bolletta elettrica, l’Iva, l’Irpef, la Tares… Privatizzare la Rai è un tema ricorrente. Nessun paese europeo pensa di vendersi il servizio pubblico perché è un cardine della democrazia non sacrificabile. In nessun paese europeo però ci sono 25 sedi locali; la maggior parte di quelle 25 sedi serve a garantire un microfono aperto ai politici locali… Le Regioni moltiplicano per 21 le attività che possono essere fatte da un unico organismo.… I debiti della pubblica amministrazione con le imprese ammontano a 91 miliardi. A giugno il Governo dichiara: “stanziati 16 miliardi”. È un falso, perché quei 16 miliardi sono un prestito fatto da Cassa Depositi e Prestiti agli enti locali. E per rimborsare questo mutuo, i comuni, le province e regioni hanno aumentato le imposte.” (  da lafucina.it )  leggi

La legge elettorale del M5S
La legge elettorale del M5S sarà sviluppata on line a partire dalla prossima settimana insieme agli iscritti certificati al M5S (ad oggi circa 100.000). La legge elettorale del M5S dovrebbe essere completata per il mese di febbraio e sarà la posizione ufficiale del M5S da discutere in Parlamento quando un Parlamento legittimo sarà insediato. Il Parlamento attuale è infatti incostituzionale, i suoi eletti sono stati nominati, il premio di maggioranza è abnorme. In Parlamento siedono 150 abusivi eletti grazie al premio di maggioranza del Porcellum. Gi abusivi sono di PD, SEL, Centro Democratico e SVP. La loro elezione non è neppure stata ancora convalidata. leggi

Un quarto dei cittadini dell’Unione europea a rischio povertà. Peggio in Italia
Secondo un rapporto pubblicato da Eurostat, «nel 2012, 124,5 milioni di persone, che rappresentano il 24,8% della popolazione, erano minacciati di povertà o di esclusione sociale nell’Ue, contro il 24,3% nel 2011 e il 23,7% nel 2008. Queste persone si sono così confrontate con almeno una delle tre seguenti forme di esclusione: rischio di povertà, situazione di privazione materiale severa, vivere in famiglie ad intensità di lavoro molto bassa». I dati Eurostat indicano per il Bel Paese una sofferenza maggiore della media Ue. L’Italia ha 18 milioni di persone, il 29,9% della popolazione, che subiscono almeno uno dei tre criteri di rischio di povertà o esclusione sociale. I più poveri bulgari, romeni, lettoni e greci. ( da greenreport.it  ) leggi

Germania: Accordo Grosse Koalition
I due maggiori partiti tedeschi, SPD e CDU/CSU, dopo tre mesi di confronto, hanno raggiunto un accordo di programma per la formazione di una “ larga coalizione” di governo. L'accordo è stato sottoposto al vaglio degli iscritti della SPD. Il testo è corposo, 185 pagine preparate da sei gruppi di lavoro. Andrew Watt , ex ricercatore all'Istituto sindacale europeo ( ETUI) e attuale responsabile del settore economico per la Hans Boeckler  scrive ,” Per fortuna che, ironicamente, quando i due partiti non discutono d'Europa, ma su questioni interne, le politiche nell'accordo, possono avere qualche beneficio per l'intero continente “. Il più importante di questi impegni è l'introduzione per legge di un salario minimo di 8,50 euro/ora, in tutto il paese, a partire dal 2015. La richiesta della SPD dell'introduzione di una patrimoniale non è passata. I socialdemocratici non hanno forza sufficiente in parlamento, (193 seggi contro i 311 della CDU/ CSU ) o come dicono i critici nel partito, la visione e il progetto politico, per sostenere questo punto. “Non siamo diversi da altri” (Toni Ferigo su www.sindacalmente.org ) leggi
 
Papa Francesco anti-fracking e per l’acqua pubblica: il pontefice sempre più ambientalista
Incontro con gli attivisti della sinistra argentina contrari all’accordo governo-Chevron. Gli esponenti del Frente Unen confermano: «Sta preparando un’enciclica sull’ambiente». Papa Francesco ne ha fatta un’altra delle sue: dopo aver incontrato un gruppo di attivisti argentini per discutere dei problemi del fracking nel suo Paese, si è fatto scattare fotografie con in mano t-shirt anti-fracking e per l’acqua pubblica. Sulle magliette esibite dal Papa slogan inequivocabili: “No al Fracking” e “El agua vale + que el oro”. Un chiaro monito al governo peronista della presidente Cristina Elizabeth Fernández de Kirchner, con la quale, come tutti sanno in Argentina, Papa Bergoglio non va molto d’accordo. Tra le principali preoccupazioni di Papa Francesco, insieme alla pace ed all’ambiente, figura quella di impedire che la nostra civiltà corra dietro al denaro senza che le importi delle conseguenze che questo ha per le generazioni future». leggi
 
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Il messaggio di fine anno di Beppe Grillo, una consuetudine già praticata nel passato. Si preannuncia la presenza alle elezioni europee di maggio, si critica Napolitano e si accenna ai principali obiettivi del programma del M5S vedi  qui

Contro il caos Cave in Piemonte: sabato 11 gennaio dalle 9 alle 12 presso l’ex Albergo del Sole a Tronzano Vercellese, epicentro delle cave in Valledora  incontro pubblico promosso da Movimento Valledora, Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte, Coordinamento Difesa Territorio per dire No alla liberalizzazione selvaggia delle Cave voluta dalla bozza di Legge Regionale n. 364 del 24 settembre 2103. Come distruggere un territorio: vedi qui

Ecco cosa fanno le mucche quando vedono un prato per la prima volta. Le mucche non sono lente e noiose; queste 25 mucche sono state rinchiuse per due anni dentro una stalla per essere munte fino alla fine e poi smaltite nei mattatoi… ma guardate invece cosa succede quando il padrone decide di non “smaltire” queste “signore” dall’aria austera e seria….. vedi qui

ECOLETTERA del Gruppo delle Cinque Terre vi segnala ogni 15 giorni interventi, documenti, appuntamenti, rimandando ai siti del gruppo o ad altri link

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