29 aprile 2013

Chi sostiene l’onorevole


Tutto quello che c'è da sapere su Vedrò, il think tank di Enrico Letta e Angelino Alfano, insieme dal 2005. È una delle fondazioni e associazioni guidate da politici, che non sono tenute alla trasparenza sulla provenienza dei contributi che ricevono. Qui l'intervista a Duccio Facchini (da radio "Città del Capo").


Enrico e Angelino, insieme
Riccardo Capecchi è il tesoriere (volontario, tiene a precisare) del cosiddetto think-net “Vedrò”. “In realtà è un’associazione nata nel 2005 che coinvolge uomini che operano nel mondo delle istituzioni, dell’impresa, della cultura, che insieme hanno tentato di immaginare il futuro dell’Italia da qui a dieci anni”. Un soggetto sorto su iniziativa, tra gli altri, di Enrico Letta e Angelino Alfano, che ha visto nel tempo il coinvolgimento di noti giornalisti (da Curzio Maltese a Oscar Giannino), politici (da Maurizio Lupi a Matteo Renzi), manager (dall’ad di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti al ministro Corrado Passera, ex ad di Intesa Sanpaolo), imprenditori (dal neo consigliere di amministrazione Rai Luisa Todini al produttore Domenico Procacci). Orientamento trasversale, com’è d’obbligo. 

Per via della natura “liquida” di “Vedrò” non è disponibile alcun bilancio, se non quello relativo alla società a responsabilità limitata d’appoggio, “Italia futuro servizi”, controllata interamente dalla prima. Tra i principali supporters vi sono quelli che Capecchi chiama “soggetti d’impresa che ragionano insieme a noi sulla possibilità di far vivere questo progetto”. Un elenco di massima, privo però dell’ordine di grandezza dei singoli contributi, è possibile ottenerlo scorrendo gli sponsor del rituale evento estivo che si tiene alla centrale Fies di Dro, a Trento. Enel, Eni, Telecom Italia, Vodafone, Sky, Lottomatica, Sisal, Autostrade per l’Italia, Nestlé, Bombardier, Farmindustria e il Gruppo Cremonini. Attori che stringono con il think-net accordi di natura commerciali, registrati alla voce “ricavi” del bilancio 2010 di “Italia futuro servizi” per 397mila euro. Nel caso di Eni, della quale Enrico Letta ha riproposto la privatizzazione, il rapporto si traduce nella sponsorizzazione diretta sul sito internet di “Vedrò”. Contratto commerciale anche in questo caso riservato.
“Noi abbiamo un rapporto complessivo, questa è una delle voci: sul sito abbiamo qualche ‘k’ (corsivo nostro, ndr): non tanto”. 


* dall’inchiesta di Altraeconomia sulle Fondazioni e Associazioni guidate dai politici: 

  http://www.altreconomia.it/site/fr_contenuto_detail.php?intId=3586

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