3 luglio 2009

UNA IRREQUIETEZZA BENEDETTA E INARRESTABILE

Paul Hawken ha scritto un libro memorabile in cui espone la dinamica evolutiva dei vari movimenti sia ecologisti che per la giustizia sociale. Ripercorrendo la storia del pensiero (americano) ambientalista e dei movimenti per i diritti civili, giunge ad individuare un movimento perenne più generale che è sotteso a tutti i vari movimenti in azione nelle varie epoche e situazioni. Infine analizza il movimento no global, ne delinea il suo esser formato da reti di movimenti e il suo carattere assolutamente non ideologico.L’universalità di questo movimento dei movimenti (si sta formando dappertutto), la sua capacità di contaminare ogni bacino culturale e persino la sua frammentarietà lo inducono a considerarlo come la risposta immunitaria socio-culturale al degrado ambientale, alla degenerazione economica e alla corruzione sociale. Un movimento che non avendo capi, ideologie e strutture non può magari vincere direttamente niente ma che al contempo è imprendibile e indomabile, riemerge quando vuole, muta di dimensione, forma e obiettivi a seconda delle specifiche situazioni. Cioè, in realtà, ci dice, è il movimento evolutivo dell’umanità, il cui compito non è ristretto nelle credenze specifiche e ristrette di qualsiasi ideologia o organizzazione e il cui obiettivo non si esaurisce mai nelle iniziative specifiche che mette in atto, poiché non intende vincere su una parte ma si pone invece il compito grandioso di ereditare tutto.

Benedetta Irrequietezza, è questo il titolo originale del libro (in inglese Blessed Unrest), è stato tradotto in italiano con invece il titolo di Moltitudine Inarrestabile (Edizioni Ambiente). Entrambi i titoli possono essere considerati validi anche se il titolo originale inglese meglio connota la visione olistica e trascendente sulla quale il testo di Paul Hawken è sviluppato.Il titolo italiano Moltitudine Inarrestabile richiama l’immagine novecentesca del popolo in cammino per la sua emancipazione o liberazione e probabilmente risente della cultura e della retorica rivoluzionaria più tipicamente europea, anzi italiana, un bagaglio culturale ancora in parte ideologico e legato alle passate e fallimentari storie della sinistra italiana.Per questo motivo il libro di Hawken potrebbe non essere realmento compreso o più semplicemente frainteso. Se non ci si libera dagli occhiali ideologici tradizionali infatti, non ci si renderà conto che quando Hawken mette insieme la moltitudine diversissima dei vari movimenti e associazioni che lo compongono, propone una visione di ecologia profonda, uno schema olistico e quindi fonda compiutamente una teoria politica new age. La biografia stessa di Paul Hawken contiene un percorso dagli orti magici della comunità new age di Findhorn alla creazione di una delle prime piccole catene di negozi bio in America, una lunga e approfondita ricerca e pratica dei rapporti tra economia e ambiente, l’esperienza diretta e lo studio teorico di come può essere un commercio alternativo sino al suo libro precedente: Capitalismo Naturale. In esso, riconoscendo come tutto il gioco economico si articoli in realtà sulla dotazione di capitale ambientale (visto anche come sociale)si individua in una economia ecologica l’unica possibilità di reale successo e validità della sfera economica che solo con il recupero della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale può riacquistare una qualsiasi possibile qualità morale……………………
di Maurizio De Gregorio (da www.fiorigialli.it )

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