18 marzo 2013

L'Europa rilancia il nucleare



Parlamentari europei anti-nucleare, in minoranza. Fonte: Parlamento Europeo (Flickr, modificata da TL)
 Il Parlamento Europeo vuole il nucleare e lo dice a chiare lettere in una risoluzione approvata con 377 voti a favore, 37 astenuti e 195 contrari.


Il 14 marzo scorso il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione sulla tabella di marcia per l’energia 2050, un futuro con l’energia.

Nonostante la lezione di Fukushima e i pericoli dovuti all’elevata sismicità di diversi territori nell’Unione Europea, uno dei punti della risoluzione “riconosce che la crescente importanza dell'elettricità nella futura gamma energetica richiede che tutti i mezzi di produzione di elettricità a basse emissioni di carbonio (tra cui l'efficienza di conversione, le energie rinnovabili, la cattura e lo stoccaggio del carbonio e l'energia nucleare) dovranno essere sfruttati per raggiungere gli obiettivi climatici senza compromettere la competitività e la sicurezza dell'approvvigionamento”. Quindi ben vengano le centrali nucleari e pure lo stoccaggio dell’anidride carbonica nelle viscere della terra.”


Consapevole della resistenza fra i cittadini, il Parlamento Europeo si è anche spinto a invitare “la Commissione a operare affinché migliori l'accettabilità sociale dell'energia nucleare”, quindi a trovare tutte le risorse e le modalità necessarie per convincere i cittadini che il nucleare è utile, pulito e sicuro.


A favore della risoluzione nel parlamento europeo e quindi a favore dello stoccaggio dell’anidride carbonica e del nucleare si sono espressi il PDL, la Lega Nord, Magdi Allam di “Io amo l’Italia”, oltre a Niccolò Rinaldi dell’Italia dei Valori e alla maggior parte del PD (contrari e ribelli alle indicazioni di partito solamente Balzani, Cofferati e Costa) .


16 marzo 2013 -  da  Monia Benini su  testelibere.it

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