11 settembre 2016

Parchi e ciclabili metropolitani? I più innovativi sono underground



Secondo l’Osservatorio Città Sostenibili del Politecnico di Torino, gli spazi pubblici (in particolare se verdi) svolgono un ruolo essenziale per la vivibilità delle città, assolvendo a molteplici funzioni di natura ambientale, sociale, ecologica, culturale ed economica che ne fanno una delle componenti fondamentali della sostenibilità urbana.

Ma come si potrebbero ampliare, nelle nostre città e metropoli sempre più cementificate, inquinate e congestionate dal traffico, gli spazi verdi e fruibili pubblicamente dai cittadini? Forse la risposta si trova proprio sotto i nostri piedi.

È quello a cui ha pensato James Ramsey, architetto, designer ed ex ingegnere satellitare alla NASA, quando ha avuto l’idea di convertire una linea metropolitana abbandonata a New York, situata nel Lower East Side, in una fiorente foresta sotterranea di più di 4.000 mq, iniziando a lavorare al Lowline Project


Il progetto – da poco approvato dall’amministrazione cittadina – mira a realizzare entro il 2021 un futuristico parco pubblico sotterraneo dotato di vegetazione naturale. Ciò sarà reso possibile attraverso il convogliamento nel sottosuolo di luce solare alla lunghezza d’onda necessaria per la fotosintesi, utilizzando un innovativo sistema basato sull’utilizzo di cavi in fibra ottica, tubi e specchi. I percorsi pedonali si snoderanno fra pozze d’acqua e ciuffi di vegetazione, fra le quali cresceranno anche fragole, erba cipollina, cipolle, pomodori, e almeno dodici tipi differenti di muschio.

A Londra, invece, un innovativo progetto di recupero e riconversione delle linee dismesse della metropolitana chiamato London Underline (vincitore lo scorso ottobre del prestigioso 2015 London Planning Awards) prevede di trasformare i vecchi tunnel in piste ciclabili e pedonali sotterranee, fiancheggiate da negozi, bar e ristoranti. 



La pavimentazione sarà dotata di particolari e innovativi sensori in grado di convertire l’energia cinetica generata dal calpestio e dall’attrito creato dai pneumatici delle biciclette nell’energia elettrica necessaria ad illuminare l’intero percorso.

Gli ingegneri di Gesler, lo studio di architettura che ha presentato il progetto, fanno notare come, a fronte di 28 minuti di taxi (corrispondenti ad una spesa di 28 sterline), utilizzando i tunnel ciclabili si potrà raggiungere la stessa destinazione in bicicletta in soli 7 minuti, senza spendere un soldo, azzerando le proprie emissioni di CO2 e contribuendo ad alleggerire la congestionata viabilità londinese.

Insomma, la riconversione green delle grandi metropoli come New York e Londra è già iniziata. E sembra viaggiare lungo i binari dismessi delle vecchie linee della metro.


da Alessandra Varotto  il 30 agosto 2016 in Lifestyle|Mobilità|Natura|News  ( da www.ehabitat.it )

 Aree sotterranee di Londra abbandonate nei video 1 e 2 

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