21 novembre 2011

Corrado Passera il tuttofare..

Corrado Passera è un banchiere e manager italiano, laureato alla Bocconi. Poco dopo la fine degli studi inizia il suo percorso professionale. Negli anni ’80 intraprende una collaborazione con il gruppo di Carlo De Benedetti che lo vede inizialmente impegnato in CIR, la holding del Gruppo, dove ricopre la carica di Direttore Generale fino al 1990. Nel 1991 diventa direttore generale di Arnoldo Mondadori Editore e, a seguire, del Gruppo Editoriale L'Espresso. All’epoca è anche co-amministratore delegato del Gruppo Olivetti (da settembre 1992 a luglio 1996), periodo durante il quale l’azienda ristruttura drasticamente il settore informatico e si espande nel settore telecomunicazioni con la creazione di Omnitel e Infostrada. Nel 1996 viene nominato amministratore delegato e direttore generale del Banco Ambrosiano Veneto, alla cui guida fra l'altro porta a termine l’unione con Cariplo, uno dei più importanti istituti bancari italiani. Nel 1998 il Governo lo nomina amministratore delegato di Poste Italiane che prevede fra il 1998-2002 il taglio di oltre 20.000 posti di lavoro. Nel 2002 Passera lascia l’incarico alle Poste e viene chiamato a ricoprire la carica di amministratore delegato di Banca Intesa, nata nel 1998 dall'integrazione di Cariplo e Banco Ambrosiano Veneto.

Nel 2006 Corrado Passera è tra gli artefici del processo che porterà all'integrazione tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI dando vita a Intesa Sanpaolo con una abbondante taglio del personale, alcune migliaia di persone, tuttora in corso, come è in corso la valutazione nel top manager della quantificazione del loro premio di produzione discendente dal taglio dei costi del personale, mentre gli accordi sindacali di prepensionamento verrebbero stravolti dalle modifiche pensionistiche in atto. La nuova banca diventa numero uno in Italia per numero di sportelli e ha una forte presenza internazionale focalizzata nell'Europa centro-orientale e nel bacino del Mediterraneo. Nel 2008 è anche advisor dell'operazione di salvataggio Alitalia, anche qui con un consistente taglio di posti di lavoro, che dovrebbe rafforzare il monopolio nel trasporto aereo su molte tratte nazionali. Nello stesso anno fà parte della cordata di imprenditori soci di Cai, presieduta da Roberto Colaninno e Rocco Sabelli, che si uniscono per l'acquisto dell'Alitalia.

Nel nuovo governo è insieme Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti. L'accorpamento dei due importanti ministeri ha portato alcuni osservatori a definirlo "superministro”. È anche membro del Consiglio di Amministrazione dell'Università Bocconi, della Fondazione Teatro alla Scala, Consigliere e membro del Comitato Esecutivo dell'ABI - Associazione Bancaria Italiana, dell'International Executive Board for Europe, Middle East and Africa alla Wharton School, del Consiglio Generale della Fondazione Cini di Venezia, dell'International Business Council del World Economic Forum di Ginevra. E’ stato nominato Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana e Cavaliere del lavoro.

Il neo ministro dello Sviluppo, dichiarava in un'intervista a Panorama: “i termovalorizzatori vanno fatti. Basta con il falso ecologismo, smettiamola con i pregiudizi ideologici, con il luddismo antitecnologico, con la paura per tutto ciò che sa di scientifico. Ogni provincia dovrebbe avere impianti di smaltimento suoi propri. In Lombardia ce ne sono 15 e quello di Brescia è da tanti anni un modello internazionale. È una vergogna intollerabile che la Campania non ne abbia ancora di funzionanti e che l’emergenza sia istituzionalizzata da 14 anni!”. E sul Tav, sempre Passera aveva a dire: “Ma è possibile impiegare decenni per fare un’autostrada o per completare la TAV ?… ”

(mm )

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