14 marzo 2011

Il latte di Chernobyl

di Aslihan Tumer *

KIEV (Ucraina). Da bambina, il latte davvero non mi piaceva, non importa quanto mia madre cercasse di metterci zucchero o cioccolato. Ancora non mi piace molto. Questo è stato un piccolo problema tra mia madre e me quando sono cresciuta. Oggi sono un'attivista di Greenpeace e sono andata in un remoto villaggio dell'Ucraina. La nostra missione era quella di verificare la contaminazione del latte nell'area. Eravamo a circa 4 ore di auto da Chernobyl e anche qui si può vedere la contaminazione, soprattutto nel latte, un alimento che qui è una parte molto importante della dieta quotidiana.

Sapevamo che era contaminato - ciò era stato documentato subito dopo l'incidente di Chernobyl - ma speravamo di non trovarlo. Non volevamo testare il latte di questi agricoltori di sussistenza e dire loro che stanno avvelenando se stessi e i loro figli. L'accumulo a lungo termine della radioattività nei loro corpi è la ragione per cui molti bambini hanno un inusuale mal di testa, perdono la coscienza, hanno malformazioni alla nascita. Come puoi dire questo a delle persone la cui sussistenza dipende (dal latte)?

C'è voluto solo un giorno per trovare campioni di latte che erano da 5 a 16 volte superiori ai limiti ucraini per i bambini, 30 volte superiore rispetto ai campioni di controllo che avevamo preso a Kiev, dove i mercati sono strettamente regolamentati e controllati con assiduità. Mi chiedevo se anche queste madri insistono perché i loro bambini bevano il latte al mattino.

Quando è stato chiesto loro, hanno detto che conoscevano i problemi della contaminazione nel loro cibo. Alcune ricordano l'incidente di Chernobyl e la paura nel momento in cui credevano che avrebbero potuto morire tutti entro un anno. Non si muore entro un anno, ma le conseguenze di Chernobyl continuano e hanno imparato a convivere con esse, come parte della loro vita.

Presso l'ospedale pediatrico locale ci è stato detto che è sempre peggio. Ogni anno ci sono sempre più bambini con problemi, debolezza ossea, anemia, ecc ... Quelli con problemi più gravi vengono inviati all'ospedale regionale e, se ancora più gravi, direttamente a Kiev.

Ho parlato con uno dei locali che mi ha chiesto i nostri risultati. Le donne erano in fila dove abbiamo posto la nostra stazione portatile che misura l'attività nel latte. Ci hanno portato il loro cibo e ci hanno chiesto di far conoscere loro i nostri risultati. Ho spiegato ad una delle donne quale sia la situazione e del necessario sostegno che deve essere dato a queste comunità, che Chernobyl non è solo la zona di esclusione, c'è una zona molto più ampia colpita.

Lei ha riso della mia ignoranza: "nessuno si cura di noi", ha detto. Non potevo risponderle, non potevo dirle di curarsi.

Una signora ci ha fermato davanti all'ospedale con un bambino di quattro anni. Piangeva e ci ha chiesto se eravamo medici, se potevamo aiutarla. Il suo piccolo Ivan sviene molto spesso. Nessuno le ha realmente spiegato qual è il problema. Ivan ci guardava attraverso le sue grandi mani, che gli coprivano il viso, a parte gli occhi, a causa del freddo. Era un po' timido e non voleva parlare con noi. Non potevo fare nulla per Ivan, non ero in grado aiutare nessuno di loro. Mi sentivo così impotente. Siamo andati lì per trovare la contaminazione nel latte e la abbiamo trovata. Al nostro piccolo team è bastato solo un giorno per scoprire la contaminazione. E' noto ai funzionari dell'Ucraina e alle istituzioni internazionali che queste aree sono ancora molto contaminate, ma scelgono ancora di ignorarlo e di non fare nulla. Pensano che se questo resta lontano dagli occhi dell'opinione pubblica, in un remoto villaggio in Ucraina, non è un problema per loro.

Il mese prossimo sarà il venticinquesimo anniversario di Chernobyl. Ci sono già molti scienziati e funzionari che dicono che le sue conseguenze non sono state troppo cattive e che sono già passate. Si parla addirittura di aprire alcune delle aree precedentemente escluse all''agricoltura, per simboleggiare che è finita e che possiamo dimenticare. Vogliono riaprire il territorio all'agricoltura, per pascolare il bestiame. Chi berrà il latte di queste vacche? Le giovani madri chiederanno ai loro bambini di finire tutto quel latte? Molta di questa gente, voi ed io non la vedremo mai in televisione. Non avranno mai un portavoce professionista. Le loro storie non saranno mai raccontate. Il governo sta lavorando ad una nuova legge per rialzare lo status degli invalidi di Chernobyl, in modo che non otterranno più il poco sostegno che avevano fino ad ora. Sembra come se queste persone che hanno vissuto per 25 anni dopo Chernobyl devono essere contente e che questo dovrebbe essere abbastanza per loro.

Non possiamo dimenticare Chernobyl, che cosa ha fatto e quello che continuerà a fare per molte generazioni a venire. L'incidente di Chernobyl è ciò che ogni centrale nucleare nel mondo è in grado di fare. Quando Chernobyl fu costruita era stata progettata per essere la migliore, quella che non avrebbe mai avuto alcun problema. Conoscete il resto della storia. A centinaia di chilometri di distanza dalla zona di esclusione ci sono bambini che perdono coscienza ogni ora e poi, ancora, se cadono quando sono in sella alla bici sono più sottoposti a rompersi le ossa e gli ci vuole più tempo per recuperare.

* nuclear campaigner di Greenpeace International

Nessun commento:

Posta un commento