27 maggio 2019

Elezioni: il Re è nudo, qualcuno troverà le mutande ?


di Massimo Marino


Giusto per riflettere sui numeri veri e non sui romanzi scritti dai media, qualche dato sul voto in Italia alle elezioni europee e qualche battuta a caldo che spero mi venga perdonata:


Gli astenuti    In controtendenza rispetto a tutto il resto dell’Europa sono aumentati a quasi 24 milioni di voti (mdv) su quasi 51 milioni di elettori (erano 23,2 nel 214 e circa 16,5 nel 2013 e 2018 ). Mi sembrano la vera inconsapevole quinta colonna della stabilità e della tenuta delle élite, nel bene e nel male l’anomalia italiana. 


La Lega ha ottenuto quasi  9,2 mdv ( ne aveva 1,7 nel 2014 e 5,7 nel 2018). Un successo notevole ma non un’onda populista. Salvini può ringraziare il sistema dei media, in particolare quelli “progressisti” che per mesi gli hanno fatto una involontaria (?) campagna elettorale. Mettendolo in prima pagina ogni volta che faceva pipì o si toglieva una caccola dal naso. In funzione anti 5stelle, il vero e unico nemico. Forse negli ultimi due mesi si sono accorti di aver esagerato ma era tardi. Comunque hanno raggiunto l’obiettivo. Gruber, Fazio, Floris, Panella, Merlino, Giannini, Concita, Vespa, Formigli, Bianchi e il resto della banda adesso possono rilassarsi per lo scampato pericolo. Il loro reddito di sudditanza è salvo. Doveroso per Salvini regalare mazzo di fiori e cioccolatini alla Gruber per ringraziare. Di persona, come promesso venerdì scorso alla Lilli ex parlamentare europea piddina.  


Il M5S ha ottenuto circa 4,6 mdv ( ne aveva 5,8 nel 2014, 8,6 nel 2013 e 10,7 nel 2018). La fase vincente del movimento grillino si è esaurita mancando nell’esperienza di governo molti aspetti del cambiamento promesso, smarrendo la propria collocazione di centro radicale, forse garanzia di baluardo provvisorio verso corruzione e clientelismo che da oggi non avranno più argini. Di Maio è rimasto nudo e non lo invidio. Dopo ore di silenzio dice che cercherà le mutande per coprire le nudità. Ci spero, anche se dubito che le trovi, perché è un bravo ragazzo. Invece di una lunga agonia devastante non sarebbe meglio restituire le chiavi del Palazzo d’inverno prima di essere fatti a pezzi? Ennesima esperienza fallimentare dell’uomo solo al comando, come sostenevo già sei mesi fa. Che ingenui però questi grillini...


Il PD ha ottenuto quasi 6,1 mdv ( varie decine di migliaia in meno del 2018 ). Aveva ottenuti 11,2 mdv nel 2014. Ha perduto anche il Piemonte. Quale successo festeggino non mi è chiaro. Mi chiedo da mesi, immaginando quali siano i dieci principali problemi della società italiana, in che cosa esattamente il PD del postrenziano Zingaretti sia diverso da Salvini. Boh! Neppure sulla questione dei barconi, che è una questione piccola diventata grande, è difficile capire le differenze di fondo fra Minniti e la Lega. Magari me lo spiegherà Pisapia. Malgrado lo stuolo di cuginetti e altri parenti nell’intero sistema dei media ed il più noto e più simpatico fratello del capo ( Montalbano) il PD di Zingaretti non ha preso un voto in più del 2018, anzi quasi 100mila in meno. Un leader di passaggio in attesa di meglio.  


La destra vera (aiuto!). Il neo fascismo in Italia, malgrado l’impegno profuso dai ragazzotti dei centri sociali e qualche capello bianco con l’ulcera nel dargli voce, è semplicemente ignorato dagli italiani. Casa Pound  0,088 mdv, Forza Nuova 0,041 mdv ( 0,5% in totale). I Fratelli d’Italia della Meloni, grandi amici di qualche piega confindustriale, sono più vivaci. Praticamente sono la Guardia Nazionale di Salvini. 


I cespugli.   La Sinistra, +Europa, i Verdi non hanno tradito le previsioni. Hanno buttato 1,9 mdv ( erano 1,7 mdv nel 2014 ) Se si aggiunge PCI, Animalisti, Pirati arrivano a 2,3 mdv. Nelle amministrative magari qualche seggio in più al PD lo regaleranno. Ferrero, Forenza, Bonino, Pizzarotti, Bonelli, Frassoni, Civati,  e non dimentichiamo quelli rimasti negli spogliatoi da De Magistris e la Carofalo, fino alla neopiddina Boldrini, dopo aver aspramente confrontato le dimensioni dei propri ombelichi per due anni non si sono accorti che hanno sbagliato semplicemente secolo. Urge teletrasporto. Sarà la volta che finalmente ce ne liberiamo? Mah! Fuori da battute cattive, sono davvero energie modeste. Forse sarebbero utili in un progetto ma questi non riescono neanche a sognare. Quindi sono di sicuro inutili o meglio una sciagura che ci potremmo proprio evitare. Ad una domanda confesso che non so rispondere: ma perché lo fanno? Perché continuano a infierire sull’Italia?
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Il M5S, che ho votato fino a ieri con convinzione  negli ultimi dieci anni, ha avuto in Beppe Grillo un grande leader, un sognatore che ci ha fatto sognare ma ha terrorizzato chi aveva le chiavi del Palazzo.  Da tre anni, guardato come uno squilibrato, sostengo che non avrebbero mai permesso ai grillini di governare davvero. In qualunque modo e con qualunque mezzo. Questa volta il mezzo si è chiamato Salvini.

Due milioni di poveretti senza reddito, che in gran parte neppure votano perché non sanno cosa vuol dire concedersi il lusso di votare, forse per qualche mese ancora potranno respirare, poi gli spiegheranno che non è il caso. Ma il M5S, ammesso che non non vada in pezzi  rapidamente come è possibile, ha smarrito la strada. E’ scomparso dentro i Ministeri o si è chiuso in piccoli gruppi in molte parti del territorio specie al Nord. Vaga nel buio sbattendo zuccate a destra e a manca. Non ha capito che stare fermo al centro non è la stessa cosa che oscillare come un pendolo. 


Da domani forse serve altro: proporre al centro della scena, ma proprio al centro, fuori dagli incubi delle destre e delle sinistre, una larga alleanza popolare, ecologista, sognatrice e radicale, che sollevi lo sguardo dal proprio ombelico, che non sia ossessionata solo dalle elezioni, che guardi il futuro, aspiri ad essere maggioranza sociale e non gruppuscolo e proponga con realismo una rivoluzione per vivere felici. Non chiedetemi come, so che è difficile ma non c’è altro di più realistico.


Questa notte ho pensato, intensamente, a Greta. Coccolata e insultata. E comunque incompresa e ignorata. Spremuta da tutti per due mesi e già buttata come uno scarto di limone, avanzo di una frettolosa colazione. Lei e milioni di altre Greta non si meritano tutto questo e quello che ci aspetta nei prossimi decenni. È per loro che non possiamo arrenderci. E neppure stare a guardare. La lotta comunque continua.




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